Capitolo 24

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 E senti allora,

se pure ti ripetono che puoifermarti a mezza via o in alto mare,che non c'è sosta per noi,ma strada, ancora strada,e che il cammino è sempre da ricominciare.


(Eugenio Montale)  




Roma era sempre bellissima. La sua mano aprì la porta di quella che sarebbe diventata la sua casa. Un appartamento molto confortevole, che poteva pagarsi grazie ai soldi messi da parte in quegli anni, non che avesse abbandonato lo shopping compulsivo, e grazie al suo nuovo stipendio. Diverso, naturalmente da quello di un misero specializzando. Certo, era tutto da sistemare, ovviamente, non c'era molto, a parte la cucina ben fornita e il bagno. Un sospiro uscì dalla sua bocca quando si rese conto delle nuove spese all'orizzonte. Poi, prese delle carte dalla sua borsa e ci buttò un'occhiata veloce. Le era stato proposto di restare alla Columbia, un'ottima opportunità per lei, ma non era quello che voleva. In realtà non aveva le idee chiare nemmeno lei, solo...in quegli anni le era mancata la sua famiglia, nonostante si erano adoperati tutti per andarla a trovare e lei tornare qualche volta a Sacrofano, Washington non era proprio dietro l'angolo!

Voleva poter passare più tempo con sua nonna, con suo fratello e soprattutto voleva rivedere i suoi amici. Quanto le erano mancati! Certo di nuovi ne aveva, ma non erano la stessa cosa. Come si dice, gli Italiani hanno qualcosa che dalle altre parte non comprendono a volte. Le era mancato Paolone con le sue solite battute o i suoi piatti speciali. Lara con la sua parlantina e Silvia, come suo personale grillo parlante. Ovviamente aveva ricevuto consulenze via Skype, sia da Silvia che da Yukino, anche lei era andata a trovarla un paio di volte in quegli anni. Di certo non poteva dire di essere cambiata poi tanto. Era entrata nella fase anta, cosa che un po' la disturbava, e si era fatta ricrescere la frangia, si piaceva di più con i capelli lunghi e la fronte scoperta.

L'istituto non era cambiato poi molto. Mezzasalma era sempre di guardia, l'aveva pure riconosciuta. C'erano dei vasi diversi di piante, qualche poltroncina nuova e...non c'era più l'area Break si trovò a constatare.

"Guarda un po' chi si vede qui!" la voce inconfondibile della sua amica, la fa voltare con un sorriso stampato in faccia "Mi sei mancata amica mia!" le si butta tra le braccia di peso, facendo ridere Alice.

"Ma che ci fai qui?" le chiede lei curiosa.

"Indovina un po'?!" mette le mani sui fianchi e la guarda contenta.

"No!" realizza subito dopo "Ti hanno tenuta?!"

"Ovvio...sono stata la migliore del corso e per farmi vedere c'era bisogno di sbolognare la Negri della Valle, la Lastella e pure te..." la guarda divertita.

"Ma va...lah...lo sapevano tutti già da allora che eri la migliore!"

"Si...come no..." annuisce "...quando hanno spento i fari su di voi...la gloria..." alza un pugno al cielo in segno di vittoria.

"Cos'è ti sei fatta qualcosa prima di venire?!" ridono insieme, per poi guardarsi attorno.

"La riunione è in aula magna...andiamo, non vorrai mica fare tardi il tuo primo giorno di lavoro qui!" l'ammonisce, incamminandosi insieme verso l'aula più grande dell'istituto.

Come di consuetudine, ogni inizio anno, il direttore faceva il suo discorso di apertura.

"E' lei?!" chiede Alice, indicando la donna sul podio.

L'Allieva - Ricordati che ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora