Il lunedì era arrivato troppo in fretta, come sempre. C'era bisogno di alzarsi presto e arrivare puntuale al lavoro. Forse Claudio, il più mattiniero tra i due e il più puntuale, aveva fatto velocizzare anche Alice.
"Sei pronta?!" Claudio si era appoggiato alla porta del bagno, guardando il volto di Alice dal riflesso dello specchio.
"Quasi...un minuto solo!" si stava truccando.
"Non capisco tutto questo bisogno di truccarvi!" Alice ride e lo guarda dallo specchio.
"Per essere più belle e nascondere le imperfezioni" fa spallucce, passandosi un po' di mascara e il gioco era fatto.
"Secondo me non ce n'è bisogno fino ai quarant'anni!" mormora, era convinto di quello che diceva.
"Lo dici solo perché è anche questo che ci fa fare tardi molto spesso" gli fa notare "In più...per andare al lavoro non mi trucco più di tanto, è molto leggero...ricordo alcune ragazze con le quali uscivi che avevano proprio un bel mascherone!" lo punzecchia, sistemando i suoi trucchi e rimettendoli ordinatamente in un cassetto che Claudio le aveva affidato molto generosamente.
"Bisogna vedere se senza sono altrettanto belle"
"E cosa dice di me...dottor Conforti?!" gli si avvicina incuriosita.
"Perché ho la sensazione di entrare in un discorso pericoloso?!"
Alice ride e gli lascia un leggerissimo bacio sulle labbra, per poi entrare in camera, sistemare le sue cose e prendere borsa e cellulare.
"Se ti rispondessi che mi piaci come mamma ti ha fatto?" alza un sopracciglio malizioso.
"Direi che..." lo guarda, anche lei aveva assunto uno sguardo malizioso "...se ti piace vedermi in quel modo...potrei provvedere subito!" propone, portando le mani alla camicetta e sbottonando un solo bottone.
"Non è il caso...non ora..." lui si avvicina per riallacciarle il bottone in fretta e frenando quel gioco al quale erano molto bravi entrambi "...bisogna andare in istituto!" le ricorda, mettendole in mano la borsa e il giacchetto.
"Se lo dici tu" gli fa l'occhiolino ed esce dalla porta di casa. Claudio la segue e cerca di cambiare le immagini che la sua mente gli stava proponendo da quando la sua bella aveva iniziato a slacciarsi la camicetta.
"Pensiamo ai cadaveri va..." mormora a se stesso, mentre chiude la porta a chiave.
A metà mattinata aveva chiamato Calligaris per un caso. Claudio aveva già esaminato il corpo, elencando ogni piccolo dettaglio riguardo al suo stato cadaverico. Alice stava riprendendo la stanza con la videocamera e ascoltava il vicequestore aggiunto parlare con Conforti della vittima e delle possibili cause della morte. La risposta di Claudio, ovviamente, era: posso darti informazioni certe solo dopo l'autopsia!
Non appena Alice mise la telecamera nella custodia, il suo cellulare inizia a suonare.
"Pronto?!" legge il nome sul display e sorride "Ti avevo detto che vi avrei raggiunto al locale appena finito!" dice, mentre dall'altro lato si sente una voce squillante parlare anche troppo velocemente.
"Lara...rallenta, che succede?!" gli occhi di Alice sgranano non appena sente quello che l'amica aveva da dirle "Sto arrivando...tu...fermalo!! Legalo alla sedia, fa quello che ti pare...ma fermalo!!" le ordina, mentre chiude la comunicazione e guarda Claudio.
"Puoi accompagnarmi al locale?!"
"Che succede?!" si preoccupa.
"Quello scemo di mio fratello è finito in mezzo ad una rissa!" risponde preoccupata, facendolo annuire.
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L'Allieva - Ricordati che ti amo
FanficLe labbra gli tremavano. Si avvicinò il più possibile, le accarezzò il volto, la pelle morbida, poi il braccio scoperto fino a raggiungere la sua mano. "Torna da me...ti prego!" la stringe tra le sue, appoggiandoci la sua fronte e chiudendo gli occ...