8 - riunione

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Come previsto, la nottata seguente, al nostro ingresso a palazzo il brusio che ci accolse era tanto e ampio. Gli argomenti discussi erano molti, la scenata al ballo, le nostre strane caratteristiche, i miei figli, il nostro rapporto a tre, pettegolezzi su eventuali relazioni tra me e le mie guardie, su me e Darius, sulle nostre proprietà, le sotri della rossa, di suo padre e del loro casato. In pratica su un po' di tutto.

"Irritante" sostenni in un bisbiglio mentre salivamo la prima rampa di scale che ci avrebbe portati al primo piano. La nostra meta era una piccola stanza, che ospitava solo un lungo tavolo in legno circondato da sedie. La stanza per le riunioni private. "Inevitabile" mi sussurrò con lo stesso tono Kirian. Aveva ragione, avevamo fornito a quei nobili l'equivalente di un anno di pettegolezzi in una notte e per dei cortigiani, spettegolare era un importante parte della vita, fondamentale. "Si, inevitabile, ma è comunque irritante. Sentite quello che dicono alcuni?" domandai sconcertata "Quando mai sarebbero venuti a farmi visita?" chiesi riferendomi ad alcune persone che sentimmo spettegolare su delle presunte visite mai avvenute. A quanto pareva era venuta fuori anche la storia dell'irruzione di Darius, dell'anziano Binto e dei soldati nella nostra camera da letto e giravano vari particolari su quello che stavamo facendo in quel momento. Sicuramente uno di quegli ospiti impovvisi aveva raccontato qualcosa a qualcuno e ovviamente la voce si era sparsa in tutta la corte. I miei consorti mi fissarono, erano irritati esattamente come me, non dicemmo altro, continuammo a camminare.

La stanza per le riunioni private era spoglia, quattro pareti di pietra viva, un lungo tavolo di legno visibilmente antico, dodici sedie. Due erano state aggiunte per me e Tyr. Mi fu permesso di far entrare una sola delle mie guardie. Kirian dovette lasciarci per accomodarsi al suo posto, dall'altra parte del tavolo. Nessuno rideva, nessuno aveva una qualsiasi espressione facciale riconoscibile. E quando la riunione ebbe inizio compresi perché, tra gli anziani solo in pochi, solo tre, non volevano affrontare un processo per tradimento. Dopo mezzora di discussione nessuno era più freddo e razionale, gli animi si erano scaldati, o per meglio dire Erios aveva scaldato gli animi, era infervorato, come i preti medievali dovevano esserlo stato alle soglie dell'anno mille, ma lui non gridava frasi come 'pentitevi e sarete salvati', lui voleva vedere scorrere il sangue e non solo della giovane, ma anche del padre. Binto era infervorato decisamente come l'altro anziano, solo che lui non voleva affrontare un processo. Cominciai a vedere le prime espressioni, non tutti erano convinti che quel processo si sarebbe dovuto tenere, ma nonostante ciò appoggiavano Erios, il che era pericoloso. Pericoloso per la ragazza, per suo padre e per noi. Erios non era nostro amico, anzi, nutriva sentimenti decisamente negativi nei nostri confronti.

Rimasi sconcertata da tutto quello, perché nei ricordi di Kirian non avevo trovato nulla del genere. Ne ero sicura, non era mai successo nulla del genere prima. Io rimasi in silenzio, ferma, con una mano stretta a quella di Tyr per trovare un po' di conforto. Le cose non migliorarono, più andava avanti la riunione più il discorso si faceva acceso. Ad un'ora dall'inizio della seduta gli anziani si gridavano addosso l'un l'altro ed alcuni di loro non sapevano neanche bene da che parte stare, attaccavano un po' tutti. Poi scese il silenzio. Dieci teste si voltarono verso di me ed io sperai con tutta me stessa di non aver sentito ciò che avevo sentito perché Orif aveva appena affermato che tutti dovevano ascoltare ciò che ne pensava della situazione la parte lesa, io. Dieci teste si voltarono a fissarmi, Tyr mi batté un colpetto sulla mano per farmi coraggio ed io fui costretta a parlare "Io non credo che sia necessario processarla per tradimento, lei non ha sobillato gli uomini e le donne ad armarsi e marciare contro il clan, gli anziano o il casato reale. Ha solo messo gli occhi sull'uomo sbagliato e poi ha insultato la femmina sbagliata nel momento sbagliato. Un'accusa di tradimento mi sembra eccessiva per una scenata di gelosia" affermai. Scoppiò il caos più totale. Quasi mi aspettai che alcuni degli anziani mi balzassero addosso, mentre altri saltassero alla gola dei loro colleghi. Un'unica voce riuscì a sovrastare le altre e a provocare il silenzio generale, l'anziano Erios cominciò ad urlarmi contro un ammasso di insulti che man mano che avanzavano fecero tacere tutti, non riuscii a capire esattamente tutte le parole di tutto il discorso, ma ne compresi il senso e sentii perfettamente le ultime frasi "...come se importasse qualcosa quello che pensi" esclamò con tutta la rabbia che aveva dentro "Come se il parere di una sgualdrinella, messa lì per far vedere che ancora resta qualcosa di quel casato, che più che da persone sembra appartenere ad animali rabbiosi, fosse anche minimamente rilevante." fece una pausa per recuperare aria poi continuò "Ma si, inginocchiamoci tutti ai suoi piedi, così magari avremo il suo bel corpo e potremo farcene qualcosa di questa stupida inutile femmina che sembra avere come unica qualità quella di aprire le gambe e domare le bestie rabbiose e gli scarti dei casati" tutti rimasero assolutamente in silenzio per dei lunghi, lunghissimi istanti poi accadde di tutto. Io, Tyr, Kirian e Grigori partimmo all'attacco. Darius, che era il più vicino, con l'aiuto di Marcus riuscì a bloccare Kirian. Burdor e Kira afferrarono il generale appena in tempo, Orif si parò davanti a Grigori, e con un placcaggio da maestro lo spinse a terra e lo bloccò con il suo stesso corpo. L'unico problema rimasi io, perché non c'era rimasto nessuno che potesse fermarmi, in un istante avevo afferrato per il collo l'anziano, lo avevo spinto all'indietro, ed ora gli ero a cavalcioni addosso, con le zanne snudate e pronta a strappargli la trachea con un morso, ma ero ancora abbastanza lucida, così non lo feci. Gli ringhiai contro "Se proprio vuoi assistere ad una condanna per tradimento, perché non assisti alla tua?" chiesi decisamente favorevole all'idea "Mi hai insultato, hai insultato una Lady, hai insultato il mio casato e con esso il capo del concilio ed il concilio stesso. Hai insultato il mio compagno e con lui la casata reale. Quindi, se sei così ansioso di condannare qualcuno per tradimento, puoi cominciare da te stesso" sentii delle braccia che mi afferravano e mi allontanavano dall'anziano, non opposi resistenza, lasciai che quella stretta gentile mi sollevasse e mi allontanasse. Compresi che la persona che aveva provveduto a mettere al sicuro l'anziano steso sul pavimento era Ediri, riconobbi l'intenso odore di erbe che lo circondavano, era un curatore ed esperto di veleni e nessuno più di lui studiava e conosceva gli effetti delle piante. Scese un silenzio pesante nel quale avemmo il tempo di calmarci, io fui la prima a riprendermi, probabilmente perché l'orgoglio maschile ed il senso di protezione dei miei consorti non li aiutavano, così come Grigori non era da meno, tranne per il fatto che la sua aggressività naturale ed il suo orgoglio di guerriero erano astronomici e l'anziano li aveva offesi entrambi. Mi sistemai la gonna dell'abito, la lisciai per eliminare le pieghe "Lei dovrebbe davvero imparare a comportarsi" accusai "A quanto mi è stato dato di capire da alcune esperienze dirette, coloro che non hanno ancora imparato l'educazione siete voi. Non avete imparato il rispetto e il modo di comportarsi civilmente. Come ho già fatto presente a Darius l'anno passato dovreste creare dei corsi di buone maniere" affermai "Nessuno, tra gli animali del mio casato, o tra le bestie che addomestico si permetterebbe mai di fare quello che fate voi e non mi riferisco a tutti i presenti ma solo ad alcuni e ad altri che non sono qui presenti. Nessuno dei miei animali, così come li hai definiti, si permetterebbe di picchiare e violentare donne e bambini, o di lavarsene le mani del loro destino. Nessuno dei miei animali si permetterebbe di accusare di tradimento una ragazza solo per una scenata di gelosia, nessuno tra noi si permetterebbe di accusare pubblicamente una Lady di essere una bugiarda solo per poterne sminuire il casato ottenendo il risultato opposto. E per la cronaca, voglio informarti che da quando sono stata trasformata sono andata a letto solo con tre uomini, i miei consorti e prima di allora con un'altra persona e per delle ottime ragioni inerenti la mia stessa sopravvivenza" sottolineai. Mi rimisi a sedere guardai tutti gli anziani presenti "Allora, quando avverrà il processo a carico dell'anziano Erios?" chiesi con tutta la curiosità che avevo in corpo. Anche i miei consorti e la mia guardia parvero calmarsi e furono lasciati liberi dalle braccia che ancora li trattenevano. Grigori tornò al suo posto, alle mie spalle, lo sentivo teso e pronto a scattare, era inferocito. Anche i miei consorti tornarono al loro posto, si accomodarono con espressioni buie, gli altri li imitarono in silenzio, il secondo più giovane tra gli anziani si alzò da terra, si mise in piedi e protestò "Voi non potete, io sono un anziano" lo fulminai con un'occhiata "Voi siete un uomo, che ha apertamente offeso un casato legato e doppio filo a quello reale e al concilio. La ragazza che voi premete tanto per far condannare ha offeso me come persona, mi ha giudicata non idonea a rimanere accanto al mio consorte, ma voi mi avete giudicato come Lady, come persona e come madre, ciò significa che avete offeso i miei consorti come persone, per la loro posizione e per le loro origini, avete offeso l'erede come persona, la sua posizione e le sue origini. Il vostro affronto e molto peggiore di quello della donna, quindi se lei verrà giudicata tanto severamente per qualcosa di tanto piccolo voi dovrete essere processato e giudicato con la stessa severità, solo che il vostro crimine è più grande." affermai, tutti tacevano, nessuno osava obbiettare, perché tutti sapevano che avevo ragione se avessimo processato la ragazza anche all'anziano sarebbe toccata la stessa sorte "Avete in mente qualche punizione alternativa?" volle sapere Binto che aveva sperato di porre quella domanda alla sala dal momento stesso in cui si era parlato della possibilità di un processo. La sala tacque. Nessuno sapeva cosa fare. Io alzai lo sguardo, esaminai i presenti e mi fermai su Erios. Lui mi guardava con sguardo carico d'odio e questo mi fece venire in mente che sarebbe stato bello immergerlo completamente nella cosa che più odiava e lasciarlo a marcire nella sua stessa bile. Quel pensiero poco lusinghiero mi fu d'aiuto "Forse ho un'idea" annunciai. Tutti mi fissarono speranzosi, perché avevano bisogno di un'idea per evitare lo scandalo. Le conseguenze a carico di un anziano, che denigra il concilio dei nove e l'intera istituzione del clan sarebbe stato un vero suicidio politico per il concilio stesso ed il casato reale, quindi ora tutti gli anziani avevano bisogno che un processo non avvenisse, perché né io, né altri tra i presenti avrebbero permesso che ce ne fosse uno solo. "La bandiamo dal casato" annunciai, davanti ad occhi sconvolti che mi fissavano "Le togliamo tutti i privilegi legati a chi ha dei colori sulla pelle, in pratica diventerà una senza casato" mi fissarono tutti sconcertati "E con questo cosa otterresti?" volle sapere Amalia "Pensateci, lei ha cercato di avviare un corteggiamento con Tyr e qualche volta anche con Kirian perché mirava ad una posizione sociale più elevata. Noi le toglieremo in eterno questa possibilità, inoltre i senza casato non hanno molte scelte, devono lavorare per guadagnarsi il diritto alla protezione del clan e dei casati che servono" Amalia cominciò a capire la vera punizione e con lei la compresero anche altri, continuai a spiegare a beneficio di coloro che non lo capivano "Lei si ritroverà ad avere solo due scelte come senza casato, mettersi a servizio del mio casato, l'unico che accoglie un illimitato numero di senza casato, oppure andare a lavorare per quei nobili rimasti senza personale, quelli a cui piacciono i giochetti sadici e violentare le ragazze. Le daremo questa scelta. Lavorare, dover affidare la sua protezione a noi, che le metteremo costantemente davanti agli occhi ciò che non può avere o una morte lenta e dolorosa causata dalle sevizie di un nobile sadico" restarono tutti in silenzio, pensando e riflettendo sulla mia proposta "Non so se è il caso" mormorò Kira, non le piaceva affatto la possibilità di dare un'altra donna in mano a quei nobili. "Kira, io sto offrendo a quella donna molto più di quello che è stato offerto a molti per decenni. Le sto offrendo la possibilità di vivere bene con noi, le sto offrendo le stesse condizioni che rispettano più di cento senza casato che si sono rifugiati da noi. Se lei non vorrà accettare noi, a causa del suo orgoglio ferito, allora dovrà fare quello che hanno fatto centinaia di senza casato prima di lei, cercare un lavoro altrove e mi dispiace dirlo, ma ormai nessun nobile per bene prende più a servizio altro personale, perché non può permetterselo. Gli unici a richiedere personale sono quei nobili il cui personale è scappato." scese il silenzio. Ci fu poco altro da discutere, solo pochi dettagli, ma alla fine la mia idea fu l'unica accettabile, nessuno voleva rischiare di avanzare pene fisiche per paura che decidessi di punire altrimenti anche Erios. La sentenza venne emessa circa un'ora dopo, alla presenza di chiunque volesse assistere.

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