Alice's pov
Il mondo intorno a me è attutito.
I suoni, i colori, i sapori.
Tutto mi giunge da lontano, in ritardo, con flemmatica indifferenza.
Anche la sua voce soave che mi richiama alla realtà, bisbigliando nelle mie orecchie.
"Siamo quasi arrivati"
Mugugno mentre stento ad afferrare quelle poche parole messe in fila per comporre una frase significativa.
"Alice ..."
Claudio.
È sicuramente Claudio. Ma perché sembra che mi chiami da chilometri di distanza?
"Alice, svegliati" ripete con più convinzione "Siamo arrivati!"
La mia testa ciondolante cede, ricevendo in cambio un fastidioso colpo al collo nell'esatto momento in cui qualcuno frena poco gentilmente.
Mi ci vuole qualche istante per capire, poi tutto torna al suo posto.
Sono sul taxi, le palpebre abbassate e pesanti, i pensieri confusi e la lucidità decisamente annebbiata ma non a tal punto da non riconoscere il marciapiede di casa mia.
"Ti sei addormentata" constata lui, mentre mi rendo conto di averlo usato come cuscino per l'intero viaggio.
Annuisco mentre mi passo una mano sul viso per scostare un ciuffo scompigliato di capelli.
"Vai" mi esorta ad uscire "C'è il tuo letto caldo che ti attende. Ne hai bisogno"
Il suo viso è immerso nella penombra, solo fiocamente rischiarato dalla luce dei lampioni in strada, e le ombre sembrano danzare sui suoi lineamenti in una surreale partita a nascondino.
"Resta" sussurro ad un passo dalla sua bocca, le labbra carnose perfettamente dispiegate in un accenno di sorriso.
Lui sembra non capire e cerca di fugare qualche dubbio facendo scorrere i suoi occhi magnetici sul mio viso, nella speranza che le mie espressioni facciali mi tradiscano fornendogli indizi utili.
"Resta con me stanotte" specifico senza smettere di guardarlo "Sali"
Dimmi di sì, Claudio.
"Non so se sia la cosa più saggia ..." ammette, leggermente a disagio, mentre abbassa lo sguardo.
Non so perché ma mi sembra che stia cercando di andarci con cautela, come se avesse paura di affrettare le cose.
Ma affrettare cosa?
Mi hai regalato un anello di fidanzamento, Claudio!
Di che cosa ti preoccupi ora?
Forse pensava di partire, credeva che non ci saremmo più rivisti e che non avremmo mai avuto modo di affrontare questo discorso faccia a faccia. Forse per questo me lo ha regalato, altrimenti non l'avrebbe mai fatto.
Mi tornano in mente le parole che mi aveva sussurrato durante quello strano ballo in Istituto ed ora il suo discorso sconclusionato inizia a prendere forma e ad avere un senso.
Hai fatto bene a riavvicinarti a lui, sai?
Arthur.
Davvero credeva che mi fossi riappacificata con lui a tal punto?
Davvero pensavi che avrei scelto lui invece che te?
"Il cambio già ce l'hai" ironizzo indicando la valigia abbandonata ai piedi del sedile, cercando di convincerlo a salire "In più domani ci toccherà tornare presto in Istituto, abbiamo entrambi bisogno di dormire e poi ..."
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L'allieva 3 - Il tempo di un battito
Fanfiction"Hai fatto bene a riavvicinarti a lui, sai?" l'allontano leggermente da me, quel tanto che basta affinché lei possa voltarsi a guardarlo e capire a chi io mi riferisca. Come se ce ne fosse il caso. "Vedrai che farete un sacco di marmocchi e ti acco...