Capitolo 15

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Alice's pov

Il mattino seguente segna il mio ufficiale rientro in Istituto.

Calligaris è stato categorico sul voler introdurre un suo agente fidato all'interno della struttura, per essere più tranquilli.

Sono alla base della scalinata che mi porta dritta alla mia seconda casa, con CC al mio fianco che mi fissa, cercando di capire se anche quelle scale m'infondano lo stesso timore di tutte le altre.

È una bella giornata, di quelle in cui splende un sole incredibile, facendo brillare gli scalini in marmo con mille riflessi di luce.

Sarà la luce, l'essere all'aria aperta oppure la semplice presenza di Claudio ma mi sento serena, come se non potesse succedermi nulla, almeno credo.

Una voce in lontananza ci richiama facendoci voltare: "Claudio, Alice"

Andrea Manes si avvicina in tutto il suo solito splendore, messo in risalto da un vestito grigio che si sposa perfettamente con i suoi occhi e la chioma castana magistralmente pettinata in una fluente coda di cavallo.

Sembra appena uscita dalla pubblicità di un profumo, tanto ne si avverte attorno a lei, ma senza risultare stucchevole.

"Ben tornata, Alice" mi saluta con un ampio sorriso, posando una mano sulla mia spalla in una carezza amichevole "Sono contenta di vederti così in forma"

"Grazie" dico mentre lei si rivolge al mio accompagnatore.

"Claudio, ho un incontro con Calligaris fra cinque minuti esatti" annuncia osservando l'orologio da polso "Ha detto che vuole parlarmi di qualche questione dell'indagine e sulla tutela della nostra Alice in Istituto. Credo sia bene che partecipi anche tu, sono sicura che sia qualcosa che ti interessi da vicino"

Lui annuisce senza dire nulla mentre lei ci supera con uno sprint che potrebbe far invidia ad un'atleta, senza contare i tacchi a spillo su cui si destreggia con disinvoltura.

È insopportabile.

Odio tutto ciò che rappresenta: bella, brava, spigliata, in carriera e pure affabile.

È peggio di Ambra, cento volte peggio.

"Tutto bene?" mi chiede Claudio quando mi vede ferma a metà strada, lo sguardo ancora puntato sulla porta che si è ormai chiusa alle spalle della nuova direttrice.

"Sì" mi affretto a dire anche se in realtà sto invidiando con tutta me stessa quelle gambe lunghe quanto un'autostrada e quel fisico statuario che si ritrova.

"Allora muoviamoci" mi esorta "Voglio andare a sentire che cosa Roberto abbia da dire di così importante ad Andrea"

Andrea.

Odio anche il suo nome. Ed il modo in cui pronuncia quello del mio mentore.

Vedo Claudio guardarsi in giro, come a voler controllare che non ci sia anima viva, poi protende il braccio verso di me e la sua mano cerca la mia.

L'afferro, evitando di farmi beccare sovrappensiero, e lui mi sprona a salire tenendomi stretta a lui.

Quando entriamo nell'atrio quella presa si scioglie, ritrovandoci davanti a Calligaris ed a uno nuovo agente di pattuglia.

Per fortuna ho evitato Bizzaglia questa volta.

"Dottoressa, che piacere rivederla" mi saluta Roberto con tono amichevole ed un sorriso ampio sotto i suoi ormai iconici baffetti "Conforti, stavo giusto per salire nell'ufficio della direttrice, ti unisci anche tu?"

L'allieva 3 - Il tempo di un battitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora