Alice's pov
Abbiamo appena messo piede nel suo appartamento quando lui mi posa le mani sulle spalle e fa scivolare lentamente la giacchetta che indosso, per appoggiarla sulla scrivania elegante posta nell'ingresso.
Abbandono anche la mia borsa mentre mi fa voltare verso di lui e mi cattura le labbra in un bacio vorticoso.
Non c'è dolcezza nel suo tocco e so perfettamente dove tutto questo ci condurrà. Ma non posso negare che è esattamente ciò che voglio.
Rispondo al bacio e stringo i suoi capelli fra le dita mentre il fiato inizia a mancarmi ma la sua lingua non sembra intenzionata a smettere di giocare con la mia tanto presto.
Quando si stacca mi tortura le guance, riempiendole di baci a bocca aperta, come a voler imprimere l'interezza delle sue labbra sulla mia pelle.
"La carbonara" mi rammenta poi all'improvviso, dal nulla "Prima o ..."
Reclino la testa per dargli ampio accesso al collo, lì dove non si fa attendere a lungo, e mi ritrovo a pensare che non ci sia niente che lui sappia fare meglio che farmi perdere il controllo.
È addirittura più bravo in questo che nel suo lavoro.
E Conforti nella medicina legale non lo batte quasi nessuno.
"Claudio ..." richiamo la sua attenzione e lui torna a guardarmi negli occhi, attendendo una risposta alla sua domanda ma io mi avvento sul profilo della sua mandibola, lì dove la barba mi punzecchia le labbra, e lascio qualche bacio qua e là per poi giocare con il lobo dell'orecchio fra i denti, mordendolo con gentilezza.
"Al...ice" biascica mentre trattiene il respiro e chiude gli occhi "se continui così penso che non mi lasci molta scelta"
Sorrido mentre lui non può vedermi.
"Sei tu che vuoi la carbonara perché se fosse solo per me ..." s'interrompe mentre i nostri sguardi tornano ad agganciarsi in un contatto infinito.
"Se fosse solo per te?" lo incalzo.
"Lo sai perfettamente" mi riprende severo, per poi cedere davanti alla mia finta espressione innocente.
"Ti voglio, Alice" sospira pesantemente "Tanto"
Il suo viso contro il mio, il suo naso che mi sfiora la guancia e la sua bocca socchiusa che respira affannosamente mentre io resto in silenzio e le sue parole si trasformano in brividi e scariche elettriche sulla mia pelle.
Come a voler dare maggiore enfasi a quelle parole afferra la zip del vestito ed inizia a trascinarla verso il basso, aprendola per poco meno di un terzo: "Non immagini neanche l'effetto che mi fai"
Si inumidisce le labbra con la lingua, in un movimento involontario, ma che attira i miei occhi verso la sua bocca come la più potente di tutte le calamite.
"Allora spiegamelo" mi nascondo contro il suo petto lasciando che lui riprenda a far scivolare la cerniera.
Vorrebbe dire qualcosa ma poi decide di passare ai fatti.
Mi divora le labbra mentre le sue mani mi bloccano contro il suo corpo, stringendomi i fianchi con decisione.
Se dovessi descrivere l'effetto che lui mi fa, sarebbe quello di una bottiglia di vino per un alcolizzato.
Rosso, corposo, amabile ed allappante. Ma soprattutto irresistibile.
Mi mordo il labbro inferiore mentre sorreggo il suo sguardo e cerco di regolarizzare il respiro: "In via del tutto eccezionale e soltanto per questa sera" specifico con un po' di fatica "puoi fare di me tutto ciò che vuoi ... prima o dopo la carbonara ... o in entrambi i casi"
![](https://img.wattpad.com/cover/177680752-288-k283337.jpg)
STAI LEGGENDO
L'allieva 3 - Il tempo di un battito
Fanfiction"Hai fatto bene a riavvicinarti a lui, sai?" l'allontano leggermente da me, quel tanto che basta affinché lei possa voltarsi a guardarlo e capire a chi io mi riferisca. Come se ce ne fosse il caso. "Vedrai che farete un sacco di marmocchi e ti acco...