3 mesi dopo...
Alice's pov
Fisso la sua immagine riflessa nella specchiera, oltre i riccioli scuri e folti.
I suoi occhi, smarriti ed incapaci di restare fermi, tradiscono la tensione che ormai da giorni ci tiene tutti prigionieri.
È elegantissimo nel suo completo blu notte, che gli cade a pennello rendendo fiera la nonna dei suoi ritocchi dell'ultimo minuto: "L'ho sempre detto che quella sarta era un'incapace" blatera Amalia, in preda ad un delirio mistico di notevole entità "Giusto due ritocchini andavano fatti, e che ci voleva?"
"Mamma per favore, potresti smetterla di lamentarti della sarta dell'atelier?" la rimprovera Susanna, agitata quanto e più di lei.
"Con tutto quello che l'abbiamo pagata..." s'intromette papà, dando man forte alla nonna.
"Alice, Alice, ti prego!" la voce implorante di Marco cerca di sovrastare il chiacchiericcio continuo e fastidioso in sottofondo, le mani giunte a mo' di preghiera "Falli smettere, per favore..."
È stata proprio la disperazione di mio fratello a convincermi a passare la notte precedente il matrimonio qui a Sacrofano, insieme a lui, non senza un certo disappunto da parte di Claudio.
Alice, la notte separata la devono fare gli sposi non gli invitati alle nozze!
Per una volta però, il rapporto fraterno ha vinto sui tentativi sensuali e molto persuasivi di CC, tutti volti a farmi restare a casa.
So già che mi farà pagare lo scotto per questa decisione ma adesso non voglio pensarci; anche perché, conoscendolo, il prezzo potrebbe risultare piuttosto piacevole ed appagante.
"Tutti fuori per favore!" sentenzio cercando di far uscire dalla stanza di Marco i componenti della famiglia, per poter godere della dovuta tranquillità di cui dovrebbe poter godere un futuro sposo.
"Grazie" mi sussurra sedendosi sul letto mentre si massaggia le tempie quando la famiglia Allevi è ormai scesa al piano inferiore per controllare che tutto fosse perfettamente in ordine, visto l'arrivo imminente degli invitati e del fotografo.
Mi inginocchio davanti a lui, cercando un contatto con i suoi occhi.
"Marco, sta' tranquillo" cerco di consolarlo senza risultato.
"Vorrei vedere te, sorellona, fossi al posto mio" ribatte senza darci troppo peso "Non sai che ansia..."
Forse non la conoscerò mai questa ansia, considerando la refrattarietà di chi dovrebbe sposarmi all'istituzione del matrimonio.
"Alice..." mi richiama notando il mio sguardo pensieroso "Guarda che prima o poi succederà... ne sono sicuro"
Gli sorrido sebbene non ne sia poi così convinta.
"E poi, anche non dovesse succedere, non significa che ti voglia meno bene" aggiunge, un sorriso malizioso a decorargli il volto "Ho inavvertitamente ascoltato parte della vostra telefonata di ieri sera e credimi, si capiva benissimo quanto ti volesse"
"Marcooooo! Ma possibile che nessuno qua dentro riesca a farsi gli affari suoi?"
Torno in piedi mentre cerco i tacchi che non so dove ho lasciato, lisciandomi la gonna in tulle del mio vestito da testimone.
L'ho scelto insieme a Silvia e l'ho tenuto qui a Sacrofano fino ad oggi, impedendo a CC di vederlo, manco fossi io la sposa.
La parte superiore, semitrasparente e senza maniche, si restringe legandosi intorno al collo e lasciando scoperte le spalle e buona parte delle scapole, celando un corpetto con scollatura a cuore.
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L'allieva 3 - Il tempo di un battito
Fanfiction"Hai fatto bene a riavvicinarti a lui, sai?" l'allontano leggermente da me, quel tanto che basta affinché lei possa voltarsi a guardarlo e capire a chi io mi riferisca. Come se ce ne fosse il caso. "Vedrai che farete un sacco di marmocchi e ti acco...