Capitolo 32

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Posiziono sul tavolo due ciotole di ramen ancora caldo e mi siedo davanti a Kakashi con un sorriso dolce.

«Oh, ahem, credo che i miei vestiti siano rimasti qui da quella volta.» esclama all'improvviso alzando l'indice.

«In effetti direi di sì. Li ho lavati tempo fa, devono essere in camera mia.» rispondo.

«Beh, li prenderemo dopo. Buon appetito.»

«Buon appetito anche a te.»

Kakashi si abbassa la maschera e mi sorride con dolcezza.

«Ti ho già detto quanto sei incredibilmente carina con la fascia sull'occhio?» mi chiede con il solito sorrisetto beffardo.

«Giusto una ventina di volte.» replico paziente.

«Beh, è la verità. Ti dona un'aria misteriosa che si addice perfettamente al tuo carattere.»

«Ehm, grazie?» domando pettinandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Sento il cuore battere più velocemente. Perché tutte le volte che mi dice che sono carina non posso fare a meno di sentirmi così?

«E quando arrossisci sei davvero adorabile, tanto che vorrei stringerti forte a me, assaporare quelle labbra rosa chiaro, scorrere le mani sulla tua pelle nuda... Nemmeno la fantasia più perversa di Jiraiya può avvicinarsi a ciò che desidero farti.» commenta con il suo sguardo più penetrante.

Nascondo il viso alla luce. So che le mie gote si sono appena imporporate.

«Mangiamo, prima che si raffreddi.» lo esorto con freddezza.

«Oh, certo. Hai ragione.»

Afferro le bacchette e mi dedico al mio piatto mentre i miei pensieri vagano su ciò che sono venuta a scoprire su Orochimaru. Non mi ha mai detto nulla dell'organizzazione Alba... Mi chiedo cos'altro mi tenesse nascosto. Alla fine non mi ha trattata tanto diversamente da come ha fatto il Terzo Hokage.

«Scusa se mi intrometto in un momento di riflessione così profonda, ma posso farti una domanda?» esclama a un certo punto Kakashi.

«Certo, chiedi pure.»

«Chi ha infranto il sigillo che teneva sotto controllo i tuoi poteri?»

Abbasso lo sguardo e deglutisco. Afferro il mio bicchiere, colmo d'acqua fino al bordo, e lo trangugio senza nemmeno respirare.

«È stato Orochimaru.»

«Capisco. Dovevo aspettarmi che fosse in grado di neutralizzare una tecnica così potente.» mormora posando un attimo. le bacchette.

«Sbaglio o questo doveva essere un pranzo romantico?» domando posandomi un dito fra le labbra in maniera piuttosto provocante.

Lui chiude l'occhio e prova a calmarsi.

«Rendiamolo tale, allora.» risponde.

Afferra il colletto della maglia nera che ha indossato in occasione del funerale dell'Hokage e lo scosta leggermente verso il basso, fornendomi una buona visuale della parte alta del suo torace e della sua spalla.

«Hai del sake? Renderebbe il tutto molto più interessante.» chiede.

«Del sake? Mi sembrava di aver sottolineato come questa casa sia vuota da anni. E poi, quando devo mangiare preferisco uscire e andare al ristorante.» replico paziente.

«Mmh... Questo pranzo non sarà poi così romantico. Rimedieremo stasera con la cena.»

Scoppio in una leggera risatina e annuisco.

«Per le otto?» chiedo.

«Nove, direi. Voglio che tu faccia faticare il ragazzino. Deve crollare a terra e supplicarti di essere pietosa.» ribatte.

«Non starai esagerando?»

«Oh, per niente. Quando Itachi arriverà qui non credo proprio che vorrà essere pietoso, per questo voglio che nemmeno tu lo sia.»

Sasuke incrocia le braccia e sospira annoiato.

«Per quale motivo mi ha convocato? Credevo che solo il maestro Kakashi riuscisse a fare quel tipo di richiamo, ora che lei ha perso l'uso dello sharingan.»

«Non dimenticare che appartengo al clan Koi. Le mie abilità non si limitano all'uso dello sharingan dell'anima. Conosco molte più tecniche di quanto tu creda.» rispondo paziente.

«Beh, per quale motivo sono qui?» ribatte guardandosi intorno con sospetto.

«La foresta ci offre la possibilità di allenarci senza farci notare. Sono qui per insegnarti delle nuove tecniche di difesa. Kakashi vuole che tu riesca a cavartela da solo anche in caso di pericolo. Potrebbero capitare degli imprevisti, in futuro.» spiego.

«Capisco. Quindi ha in mente un nuovo programma di allenamento? E Sakura e Naruto? Loro cosa faranno?»

«Sakura è a casa. Sarà meglio che si riposi un po'. Di Naruto si occuperà un mio vecchio amico, un certo Jiraiya.»

«Jiraiya?»

«Uno dei quattro ninja leggendari. È stato mio maestro, tempo fa.» spiego.

«Ninja leggendari? Come lei e Orochimaru?»

«Esatto. Ma ora non perdiamo altro tempo. Voglio insegnarti la tecnica dell'ombra silenziosa. Ti aiuterà a difenderti e ad attaccare senza farti notare dal tuo avversario.»

«Ombra silenziosa, ha detto?»

«Già. Ora ti faccio vedere come evocarla, d'accordo?»

«Un momento. Se lei è qui con me e Naruto è con questo Jiraiya, cosa farà il maestro Kakashi?»

Sospiro paziente.

«Non sono affari tuoi, ragazzino. D'ora in poi sarò io la tua insegnante.»

«Fantastico.» commenta con un tono totalmente privo di entusiasmo.

«Ora vedi di impegnarti.» replico con uno sguardo pungente. «O vuoi forse piegarti di nuovo davanti a Itachi?»

La mia provocazione gli fa stringere i denti.

«Cosa stiamo aspettando?» domanda impaziente con un nuovo accenno di determinazione negli occhi.

Spazio autrice

Ehilà! Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Ci sentiamo al prossimo aggiornamento!

Votate e commentate *^*

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