Capitolo 25

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Rimaniamo lì immobili per qualche minuto, poi Kakashi emette un sospiro annoiato e si stiracchia.

«Mi sembra che sia passata un'eternità.» commenta incrociando le gambe.

«Manca ancora un po', lo sai, vero? O vuoi arrenderti?» lo punzecchio con un sorrisetto compiaciuto.

«Sei completamente fuori strada. So che ne passerà una.»

«Beh, convinto tu...» replico iniziando a dondolarmi da una parte all'altra.

Attendiamo ancora, fermi immobili per l'impazienza e il nervosismo, senza mai staccare gli occhi dalle tre stelle sopra le nostre teste.

«Credi che Sasuke riuscirà a battere Gaara?» mi chiede a un certo punto, forse troppo annoiato per continuare il nostro giochino.

«Senza alcun dubbio. È molto forte, forse il più forte Uchiha di sempre.»

«Più di Itachi?»

Al nome stringo i denti.

Itachi Uchiha. Speravo di non sentirlo nominare mai più dopo ciò che è successo.

«Non saprei. Ho bisogno di più tempo prima di dire una cosa del genere.»

«Mmh...» mugola pensieroso.

D'un tratto una scia bianca e splendente attraversa il cielo da parte a parte, tagliando in due metà perfette la cintura di Orione. Scaglio un'occhiata istintiva alla clessidra. I dieci minuti sono già trascorsi. Per un attimo ho rischiato di perdere.

«Te l'avevo detto. Ho vinto.» esclama entusiasta Kakashi mettendosi a sedere.

«Spiacente. Fuori tempo.» replico con un sorrisetto meschino.

«Come!? Fuori tempo?» esclama afferrando l'oggetto e avvicinandolo al viso per darci un'occhiata più puntigliosa.

«Non è giusto. Sapevo che sarebbe passata.»

«Le promesse sono promesse.» dico posandogli una mano tra i capelli e scuotendolo con affetto.

«Ora inizia a leggere.» gli chiedo indicandogli il libro.

Kakashi sospira.

«Le promesse sono promesse.» ripete paziente. «Dall'inizio?»

«Capitolo cinque. Sei arrivato lì, no?»

«E va bene.» si arrende infine.

Lo vedo scorrere con gli occhi le prime righe, come per accertarsi che il contenuto non sia troppo esplicito. Si passa un dito all'orlo della maschera come se gli fosse venuta un'improvvisa ondata di calore.

«Mmh.» mormora insicuro.

«Qualcosa non va? Troppo esplicito anche per te?» lo prendo in giro battendo gli occhi.

«N-No – ehm, dov'eravamo rimasti?» balbetta per poi schiarirsi la voce.

«Kau la sovrastò con un rapido movimento dei fianchi. La sua erezione premette contro il suo inguine tremante d'eccitazione. Il respiro della ragazza dai capelli bianchi si fece rapido ed erratico.
"Ti voglio." gli disse afferrandolo per le spalle e portandolo verso di sé per un bacio intriso di desiderio e passione.
Il contatto tra le loro labbra fece battere più intensamente i loro cuori. Kau le prese le ginocchia e aiutò Yukina a divaricare e flettere le gambe. Si allontanò dal suo viso e la guardò più intensamente nelle iridi azzurre.
"Cos'è che vuoi, Yukina?" le chiese con un sorrisetto sghembo che la fece trasalire.
"Te, voglio te." replicò lei tentando disperatamente di aumentare la frizione tra i loro corpi con una spinta dei fianchi.
"Cosa vuoi che faccia?"
"Oh, diamine, sai cosa voglio, fallo e basta!"
Kau cercò di occultare la risata vittoriosa che gli provocò quel lamento convulso. Le strinse i fianchi con decisione, si abbassò a torturarle il collo con baci dolci e pieni di possessività e poi la penetrò con una forte spinta improvvisa.
Yukina inarcò la schiena all'indietro, il suo corpo tremava dal piacere. Gemette più volte il suo nome, la testa le girava vorticosamente mentre la sua cavità si contraeva in spasmi sempre più frequenti.
"Kau!"
"Ne vuoi ancora, Yukina?" le chiese di rimando iniziando a muoversi sempre più velocemente.»

Kakashi si interrompe e prende un respiro profondo. Ormai la maschera non riesce più a coprire gli effetti che gli provoca la lettura di quel passaggio. La sua faccia è a dir poco paonazza. Il suo sguardo cade a terra per l'imbarazzo.

«Perché ti sei fermato?» gli chiedo avvicinandomi di soppiatto.

«Questo libro è un continuato di sesso dal primo capitolo fino alla fine.» commenta sottovoce.

«E la cosa ti dà fastidio? Credevo che fosse esattamente il tuo libro ideale.» lo prendo in giro arricciandomi una ciocca di capelli attorno all'indice.

«E lo è. Diciamo che non pensavo che leggerlo in compagnia avrebbe provocato un effetto tanto diverso.» spiega.

«Non mi sembravi così a disagio quella volta all'ospedale. Eppure la scena era di pari grado, mi sembra di ricordare. C'è forse qualcosa di diverso?»

«Beh...» mormora chiudendo il libro.

Senza che me ne renda conto lo ritrovo a cavalcioni su di me, con le ginocchia ai lati della mia vita. Le sue mani affondano nel terreno accanto alle mie spalle e mi obbligano a stare distesa supina.

«Cosa fai?» chiedo con il cuore in gola.

«La situazione è diversa perché non c'era come protagonista una bellissima ragazza dai capelli bianchi e dagli occhi azzurri.» mi dice misterioso.

«E questo cosa...?»

«Non lo capisci?» chiede accarezzandomi la guancia con un ghigno divertito.

Schiudo leggermente le labbra per replicare quando sento la sua maschera premere vogliosa contro la mia bocca. Spalanco gli occhi.

«Questo, Akira. Significa questo.» risponde togliendosi completamente l'indumento per azzerare nuovamente la distanza tra di noi.

Kakashi muove lentamente le labbra sulle mie, passando di tanto in tanto la punta della lingua nello spazio che ci divide. Porto istintivamente le mani sulla sua schiena e lo accarezzo con dolcezza.

Si stacca un attimo dopo e mi fissa senza una particolare emozione.

«Dovevo farlo, prima o poi.»

Poso la fronte contro la sua e mi metto a ridere.

«E io che pensavo di essere la stupida ragazzina che perde la testa per un nonnulla.» commento avvolgendolo in un abbraccio.

«Allora sono riuscito nel mio intento.» afferma lasciandomi una scia di baci più teneri e casti sulla punta del naso.

Ci guardiamo negli occhi per un tempo che sembra infinito.

«Ah! Finalmente! Ce n'è voluto di tempo per farvi cedere!» esclama una voce familiare tra i cespugli.

Kakashi scatta in piedi e sguaina il kunai con la letalità di un assassino. Io mi alzo nuovamente a sedere e gli faccio cenno di stare tranquillo.

«Da quanto ci osservavi, Jiraiya?»

L'individuo in questione fuoriesce dal nascondiglio e ci rivolge un sorriso maestoso. Kakashi sospira.

«Già, da quanto eri lì?»

«Da quando ho sentito le magiche parole del mio libro. Era ora che il vostro gioco di provocazioni finisse, stavo iniziando a perdere le speranze. Ci si vede!» ci saluta sparendo in una nuvola di polvere.

Kakashi si gira verso di me e si sistema la maschera al solito posto.

«Segreto?» mi domanda con un gesto della mano.

«Sì, segreto.» rispondo con lo stesso movimento.

Spazio autrice

Ed ecco che finalmente Akira e Kakashi iniziano a cedere *^*

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