Capitolo 62

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Esco dalla doccia e mi avvolgo nel solito accappatoio bianco. Mi passo un piccolo asciugamano tra i capelli e poi torno nella mia stanza, dove ritrovo una compagnia molto familiare.

Kakashi è seduto a gambe incrociate sul mio letto e si sta intrattenendo con la lettura. Avrei dovuto aspettarmelo.

«Ciao. Quale sorpresa. Sei stato veloce.» commento paziente.

«Oh, ciao.» mi saluta posando il libro al suo fianco.

«Ti ho comprato un completo. Ecco, dovrebbe andarti bene.» commenta porgendomi la scatola bianca che fino a un attimo fa era posata sopra il mio comò.

Sollevo un sopracciglio e la afferro con un sopracciglio sollevato.

«Da quando mi compri della biancheria intima?»

«Da oggi, visto che quando non c'eri ho sistemato i tuoi cassetti.»

«Cosa vuol dire che hai sistemato i miei cassetti?» sillabo riducendo gli occhi a fessure.

Kakashi si mette a ridacchiare spiacente e poi mi batte una mano sulla spalla.

«Diciamo che ora sono un po' vuoti. Ho fatto un po' di donazioni ai meno abbienti. Sai, non è stato difficile trovare qualcuno interessato, dopotutto erano di ottima marca.»

«Kakashi.» dico abbassando il capo.

«Mh?»

«Hai la minima idea di quanti soldi io abbia speso per quei completi?»

«A dire il vero non ne ho idea, ma quello che mi interessa è che ora sarai costretta ad indossare quello che ti prendo io. Ah, e ho preso anche un kimono molto carino. L'ho portato dalla vecchia sarta qui giù perché aggiungesse un piccolo dettaglio. Te lo porto domani, d'accordo?»

Spalanco gli occhi e lo guardo truce.

«Tu la pagherai, caro mio. Eccome se la pagherai.» mormoro tra i denti.

«Ehi, ehi, l'ho fatto perché a una donna come te non si addicono degli indumenti troppo seri e dall'aria sin troppo raffinata. Cavolo, Akira, sei un ninja, hai bisogno di cose più semplici e pratiche. Un giorno mi ringrazierai.»

Alzo gli occhi furiosa e torno in bagno con la scatola ancora tra le mani. Bene. Sto via un paio di giorni e un pazzo psicopatico si mette a dare via la mia roba. Devo vendicarmi. Devo assolutamente vendicarmi. E ho già una mezza idea di come fare.

Mentre seguo Kakashi lungo i corridoi dello stanzone non posso fare a meno di nascondere il viso tra i capelli. Non solo ha voluto prendermi un completo intimo, ora vuole addirittura che prenda parte a questa follia.

Dopo aver girato per ore le mie braccia sono piene di appendiabiti e mollette. Avrò con me come minimo venti tipi diversi di reggiseni e slip abbinati. Sospiro a disagio.

«Direi che ci siamo. Avanti, andiamo a pagare il conto.» mi incita con una spintarella sulla schiena.

Abbasso gli occhi e faccio come mi chiede. Oppormi non ha senso per due motivi. Uno, anche se gli dicessi di no lo farebbe lo stesso; due, adesso che ha fatto sparire la mia vecchia biancheria non ho nient'altro da mettere.

La ragazza seduta alla cassa rivolge un grande sorriso a Kakashi.

«Oh, allora è lei la sua fidanzata. Sono felice che sia riuscito a portarla qui, alla fine.» commenta lei.

«Mh, la mia quasi-fidanzata.» specifica lui alzando il dito verso il soffitto.

La ragazza si mette a ridere e poi mi aiuta a liberarmi dagli impedimenti.

«Non sono la tua fidanzata, chiaro?» mormoro paziente.

«Non ancora.» insiste lui con uno sguardo provocatorio.

La commessa si mette a ridere.

«Siete molto carini.» sussurra iniziando a segnare i prezzi dei vari completi.

«La ringrazio, anche se la bellezza non è l'unica qualità di Akira. Vede, quelle bellissime labbra...»

Kakashi non riesce nemmeno a finire la frase che ha appena iniziato perché gli pianto un gomito fra le costole.

«Akira!» mi richiama con un gemito di dolore.

«Stai zitto...» mormoro a disagio girando il viso dall'altra parte.

«Oh, finalmente! Quel piccolo rossore sulle tue guance. Mi era mancato, sai?»

Incrocio le braccia e sospiro. Ha fatto tutto questo solo per farmi arrossire?

Quando faccio ritorno a casa uso una moltiplicazione del corpo per sistemare ogni capo d'abbigliamento al suo posto. Non solo mi ha accompagnata a prendere l'intimo, Kakashi mi ha addirittura obbligata a rifarmi il guardaroba con magliette, camicie, pantaloni, gonne e kimono eleganti. Mancava solamente che mi chiedesse di truccarmi!

Non so cosa gli sia preso, ma ho cercato di non fargli domande mentre eravamo in pubblico. Le risposte che avrei ricevuto probabilmente sarebbero risultate troppo compromettenti per i miei gusti.

«Ora si ragiona.» afferma soddisfatto gettandosi sul mio divano senza nemmeno chiedermi il permesso.

«Soddisfatto?» chiedo esausta scivolando sulla poltrona davanti a lui.

«Molto.» conferma con un cenno del capo.

«È tardi.» osservo notando l'orologio a parete.

Kakashi segue il mio sguardo e poi ammicca.

«Ti va di cenare insieme?»

«Perché no.»

Lo vedo sorridere sotto la maschera.

«Spero anche in un dopocena.»

«Te lo concedo solo perché non mi hai fatto spendere nemmeno un centesimo.» replico altezzosa.

Lui si mette a ridere.

«Sei davvero bellissima, lo sai? Avanti, mettiti quel kimono violetto. Sono sicuro che ti starà alla perfezione. Ti aspetto qui.»

Io sospiro e poi mi alzo. Che male c'è? È solo un vestito, no?

Mi dirigo verso la mia camera. La mia copia ha già terminato il suo compito.

Spazio autrice

Ragazzi scusatemi se metto il capitolo solo adesso ma non sto bene e ho preso in mano il telefono solo adesso.

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