«Signorina Akira, scusi se la interrompo.» esclama a un certo punto Sasuke.
«Dimmi pure.» rispondo infilando il libro in tasca.
Lo vedo asciugarsi la fronte e poi tirarsi in piedi a fatica.
«Lei conosceva mio fratello Itachi, non è così?» mi domanda serio.
«Sì, e molto bene. Devi sapere che Itachi passava la maggior parte del tempo assieme a mio fratello Keika. Lo considerava un suo pari per via del suo sharingan dell'anima.»
Sasuke spalanca gli occhi e stringe i pugni.
«E suo fratello era davvero così forte?»
«Ci puoi giurare. È stato lui a insegnarmi la maggior parte delle cose che so fare adesso. E poi è tutto merito suo se ho imparato a controllare il mio sharingan. Quand'ero più piccola finivo per provocare danni a tutto ciò che mi circondava. Non riuscivo a limitare il potere che ne scaturiva.»
«E lei non interagiva con Itachi?» insiste incuriosito.
«Di rado. Era come se Itachi temesse che lo potessi separare da Keika.»
Scendo dal ramo con un balzo e mi posiziono di fronte a Sasuke.
«Il giorno in cui ha giustiziato tutto il clan io e Keika eravamo in missione. Sono venuta a sapere solo in seguito cos'era successo.»
«E quando l'ha scoperto cos'ha fatto?»
«Al mio ritorno ho subito chiesto all'Hokage di diventare tua custode, ma invece di avvicinarci lui ha deciso di separarci definitivamente. E prima che potessi rendermi conto della situazione ha voluto potenziare il sigillo che mi teneva sotto controllo. È per questo che prima che Orochimaru lo infrangesse ricordavo molto poco di questo lato del mio passato.»
«Capisco. Non dev'essere stato facile.»
«Per nulla.» concludo posandomi una mano sul coprifronte. «Quanto chakra ti rimane ancora?»
«Ormai l'ho esaurito.»
«Tempo fa ho provato a insegnarti lo scudo di cristallo, ricordi?»
«Sì, lo ricordo. E questo cosa c'entra adesso?»
«Da domani voglio che ti eserciti su quella tecnica. Te l'avevo già detto, ma non ho paura di ripetertelo. È uno dei pochi scudi in grado di proteggerti dallo sharingan ipnotico. È di fondamentale importanza che tu riesca ad eseguirlo.»
Sasuke aggrotta la fronte e poi annuisce.
«Ho capito.»
Punto lo sguardo verso il sole, il quale si trova già al limitare del nostro campo visivo. Il pomeriggio è trascorso in un battito di ciglia.
«Ottimo. Ora va' a casa a riposarti.»
«D'accordo. A domani.»
⋆
Quando entro nella solita locanda sento una mano posarsi sulla mia spalla.
«Ciao. Ce ne hai messo di tempo, stasera. Pensavo di averti detto alle nove, non alle dieci e quaranta. Persino io sono stato più puntuale di te.» commenta Kakashi.
«Perdonami. Ho voluto allenarmi un po'. Ora che non dispongo più dello sharingan apprendere le tecniche è un processo che richiede molto più tempo.» replico con un inchino.
Kakashi scuote la testa paziente.
«Immaginavo. Ti andrebbe bene lo stesso se prendessimo solamente da bere?»
«Non c'è problema. E poi, avranno già chiuso la cucina da tempo.» rispondo spiacente.
«È quello che penso anch'io.» ammette.
Ci sediamo al bancone e ordiniamo due bicchieri di sake.
«Mi stavo dimenticando... Il segno maledetto ti ha più dato problemi?»
Poso istintivamente una mano sulla spalla e scuoto la testa.
«No. È come se stesse dormendo.»
«Mmh. Io non mi illuderei. Non esagerare con gli allenamenti. Potresti farti male.» mi chiede con uno sguardo preoccupato.
«Sta' tranquillo. So quando devo fermarmi.» rispondo con un tono dolce.
Il cameriere ci serve due calici pieni fino all'orlo di sake e ci sorride con entusiasmo.
«Ecco a voi, signori.»
«La ringrazio.» replica Kakashi afferrando l'asticella della sua coppa.
Mentre il signore che ci ha appena consegnato le ordinazioni scompare dietro la tendina della cucina Kakashi si abbassa la maschera e prende un sorso.
«Molto buono. Forse è il migliore che io abbia mai bevuto qui in città.» commenta entusiasta.
Seguo i suoi gesti e lo assaggio a mia volta. Non appena sento il liquido scendere lungo la gola le mie guance si fanno improvvisamente più calde.
«È molto forte.» affermo a voce bassa.
«Non sapevo che avessi difficoltà a reggere gli alcolici.» mi stuzzica con un occhiolino.
«Non ho difficoltà a reggere gli alcolici. Semplicemente non sono abituata a quelli forti.» replico offesa.
«Vuoi dirmi che questo ti sembra forte?»
«Smettila.»
Lui scoppia in una risata leggera e poi lascia cadere il calice vuoto sul bancone.
«Spero di non averti offesa.»
«Non sono offesa.» rispondo trangugiando ciò che rimane del mio bicchiere.
«Bene. Credo sia arrivato il momento di andare.» conclude lui posando una banconota sotto la base della mia coppa.
«Ti va di fare un giro?» propone poi con un tono più delicato.
Mi scrollo via l'aria di indignazione e annuisco.
«Dove vuoi andare?» chiedo.
«Pensavo a un bel bagno caldo sotto la luna piena.» risponde con un'espressione sognante.
«Sei sempre il solito.» mormoro rassegnata.
«Mh? Vuoi fare qualcos'altro?»
«No, andrà benissimo così. Forza, andiamo.» replico con un cenno della mano.
Una volta usciti Kakashi mi prende una mano e imita un sorriso. Sento il cuore battere più intensamente.
«Sei carina quando arrossisci.» commenta sottovoce.
«Oh, piantala.» lo esorto alzando l'occhio al cielo.
«È divertente.»
«No, non lo è.»
«Oh, invece sì che lo è, te l'assicuro.»
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Spazio autrice
Oggi ho scelto un orario decisamente più umano per aggiornare XD
Il prossimo capitolo ci saranno scene carine *^*
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Ricordi ‣ Kakashi Hatake
FanficAkira è una giovane kunoichi dalle abilità incredibili il cui passato risulta totalmente sconosciuto. Dopo aver abbandonato il villaggio della Foglia per trasferirsi in quello del suono, Orochimaru le chiede di tornare al suo luogo di nascita per as...