Capitolo 51

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Mi siedo sullo sgabello posto accanto al letto di Sasuke. Lui mi rivolge un lungo sguardo silenzioso.

«Conosco quegli occhi.» affermo seria. «So che stai pensando a Itachi.»

«E allora sa anche come mi sento.» mi sfida con rabbia.

«Sì. E posso dirti che anch'io un po' di tempo fa mi sentivo così. Ricordi le prove di selezione, giusto?»

«Non posso dimenticare ciò che ha fatto quel giorno. E ricordo anche la fortissima invidia che ho provato nei suoi confronti. A differenza mia, lei è riuscita a sfogare la sua sete di vendetta.» commenta stringendo i pugni sopra le coperte.

«Stai considerando l'idea di tradire Konoha e di gettarti ai piedi di Orochimaru, non è così?»

I suoi occhi si spalancano. Ho indovinato.

«Osserva.» gli dico mostrandogli il segno maledetto. «Questo è ciò che si ottiene ad essergli fedeli. Un maledettissimo incantesimo che ti prosciuga la vita. C'è chi lo considera una fortuna, il riconoscimento del proprio valore. Ma io non mi lascio piegare da quel falso potere. Il tuo segno non è come il mio, Sasuke, ma potrebbe diventarlo. Guardati le spalle dalle sue promesse.»

«Quindi ora si vuole vendicare anche di lui?»

«Ciò che sento nei suoi confronti non ha nulla a che fare con la vendetta. Orochimaru rimane il mio maestro, che a me piaccia o meno. Io non posso pensare di fargli del male.»

«Lei non può...»

«Orochimaru non può darti quello che cerchi.» concludo incrociando le braccia. «Sa certamente come affascinare e tentare le giovani menti, ma ormai su di me non ha più effetto. Se andrai da lui non otterrai niente, Sasuke.»

«E cosa dovrei fare, allora? Non posso accettare di essere inferiore a quel ninja da strapazzo di Naruto! E mio fratello...!» grida scagliando via le coperte in un impeto di rabbia.

«Puoi venire con me, allenarti, migliorare sempre più. Ti insegnerò tutte le arti che conosco.» gli propongo porgendogli una mano.

«Ma lei!»

«Sasuke.» lo interrompo con uno sguardo truce. «Se decidi di seguire il mio maestro prima o poi sarai costretto a batterti con me.»

«Battermi... Con lei?»

«Esatto. Sarai considerato un ninja traditore e io non esiterò a ucciderti.»

Lo vedo abbassare lo sguardo.

«E poi, c'è un'altra cosa che non sai. Una volta accettata la proposta di Orochimaru per accogliere il suo potere sarai costretto a morire.»

«A morire? E perché lei allora non è già morta?» domanda sconvolto.

«Io non ho mai cercato il suo potere. Come ti ho già detto, il segno che mi ha impresso ha un altro significato.» rispondo.

«Dovrò morire...» ripete stringendo le braccia al petto.

«Qualunque sia la tua decisione, io non sarò qui per fermarti. Ora sai tutto ciò che devi sapere. A te la scelta.»

Sto per uscire dalla stanza quando lo sento scivolare giù dal letto e correre verso di me. La sua fronte si posa contro la mia schiena e le sue dita afferrano la mia giacca grigia come la cenere.

«La prego.» dice tirandomi verso di lui. «Mi dica cosa devo fare.»

Rilasso il volto, colta da un'improvvisa dolcezza. Mi volto verso di lui e lo abbraccio.

«Non avere paura, Sasuke. Fa' quello che devi.»

Lo allontano e mi abbasso a scompigliargli i capelli.

«Sei proprio uno sciocco quando fai così.» lo rimprovero sottovoce scostandogli la fronte con un colpetto dell'indice. «Sai, per quanto mi secchi ammetterlo tu mi assomigli parecchio, ragazzino.»

Mi siedo accanto a Gai e Kakashi e rivolgo loro un'espressione pensierosa. Ormai sono certa che Sasuke sceglierà di andarsene e seguire il mio maestro. Stringo i pugni.

«Allora?» chiede preoccupato Kakashi.

«È come me. Un vendicatore con la sete di sangue. Non vede l'ora di avventarsi su Itachi.» commento fredda.

«Lo temevo.» afferma lui con uno sguardo serio.

«Mi state dicendo che pensate che Sasuke lascerà il villaggio?» chiede Gai.

«Ne sono certa. È inutile insistere. Farebbe qualsiasi cosa pur di raggiungere il suo obiettivo.»

Kakashi scuote la testa e batte un pugno sul tavolo.

«Proverò io, allora.» propone alzandosi in piedi. «Vado a parlargli.»

«Buona fortuna.» lo saluta Gai.

Io sospiro e poi chiamo il cameriere con un cenno del braccio.

«Un piatto di ramen e una brocca di sake. Ho bisogno di tirarmi su dopo lo sforzo degli ultimi giorni.» ordino.

«Certo. Le porto subito da bere.» risponde il cameriere allontanandosi verso i colleghi cuochi.

«A proposito, com'è andata la tua missione?» chiede Gai.

«Non come speravo. Sono dovuta scendere a compromessi con Kabuto pur di portare a Tsunade i libri che mi aveva chiesto.»

Gai abbassa lo sguardo.

«Devo ringraziarti. I libri che hai recuperato serviranno all'Hokage per l'intervento di Rock Lee.»

«Non devi ringraziarmi. Devi solo pregare che quel ragazzo ce la faccia. Il pensiero di aver consegnato a Kabuto un'arma mortale per nulla mi tormenta.»

«Ce la farà.» replica fiducioso.

Il mio piatto di ramen arriva poco dopo. Stacco le bacchette e inizio a mangiare in silenzio.

Sasuke... Vorrei averti conosciuto prima. Molte cose sarebbero andate diversamente. Adesso è troppo tardi. Le tenebre hanno già preso il possesso del tuo cuore.

Spazio autrice

Sono stata fuori in barca e ho preso tantissima pioggia, sono completamente fradicia XD

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