Al termine dei primi incontri lo stadio si riempie di voci, pettegolezzi e sussurri. È finalmente arrivato il turno di Sasuke e di Gaara, lo studente del villaggio della Sabbia a cui l'Hokage mi ha detto di prestare particolare attenzione.
«La sfida avrà inizio tra venti minuti.» dichiaro osservando l'esatta posizione del sole.
Sasuke e Kakashi dovrebbero arrivare tra poco, ma sarà comunque meglio dar loro un margine di tempo. Incrocio le braccia e mi metto a scrutare i volti degli spettatori. Molti di essi sono sconosciuti, altri invece risultano essere più familiari. Su una gradinata, in particolare, sono seduti Sakura, Ino e altri giovani genin piuttosto promettenti di cui ho sentito parlare.
E poi ci sono anche il maestro Gai e Rock Lee. Stanno in piedi l'uno a fianco all'altro nel piccolo corridoio che separa le varie zone della platea e sembrano essere impegnati in una delle solite conversazioni da amiconi.
Poso la schiena contro la parete interna dello stadio e chiudo gli occhi, rivedendo la mia intera vita scorrere davanti a me. Deglutisco. Mio padre è stato ucciso dal Terzo Hokage. Io sono qui per vendicarlo. Non devo pensare ad altro.
«Ehilà, Akira.» mi saluta a un certo punto una voce gioiosa.
Quando apro gli occhi sul campo di battaglia si sono materializzati Kakashi e Sasuke. Controllo nuovamente il sole sopra di me. Una volta tanto sono riusciti ad arrivare in perfetto orario.
«Siamo ancora in gara?» aggiunge Kakashi.
«In anticipo di una decina di minuti. Credevo ci avresti messo di più. Mi hai sorpresa.»
«Beh, buono a sapersi.» conclude sollevato. «Ci vediamo dopo, allora. Buona fortuna.»
Annuisco. Sasuke mi guarda con sicurezza e poi mi sorride.
«Ma dov'era andata a finire, signorina Akira? Il maestro Kakashi era preoccupato. Ieri l'ha cercata nella foresta per tutto il giorno.» mi chiede con una punta di arroganza.
«Avevo da fare.» replico evasiva.
«Scendi, Gaara. Voglio dare il via all'incontro.» chiedo al ragazzino dai capelli rossi che si trova ancora sul terrazzo assieme ai compagni di squadra.
«Sa, ora riesco a padroneggiarla molto meglio.» continua Sasuke.
«E il segno?»
«È come se non ci fosse. La devo ringraziare dal profondo del cuore per quello che ha fatto.»
Ammicco.
«Perfetto. E ora godiamoci i frutti del tuo allenamento. Spero di non aver sprecato tanto tempo e fatica per nulla.» lo provoco con un risolino.
«Non si preoccupi, la mia sconfitta non è contemplata.»
⋆
Una scossa fa vibrare l'intera arena a partire dalle fondamenta. Mi guardo intorno per controllare a cosa sia dovuta, ma prima che me ne possa accorgere in campo sono già scesi il maestro e i compagni di squadra di Gaara. È il segnale che stavo aspettando.
Temari prende sotto braccio il ragazzino dai capelli rossi, ancora sanguinante per il colpo che Sasuke gli ha inferto poco fa grazie ai Mille Falchi, mentre Kankuro si prepara a combattere contro chiunque voglia scendere a contrastarli.
«La missione è iniziata.» mi dice con determinazione.
Grazie a un colpo del suo ventaglio Temari scavalca le barriere dello stadio e inizia a scappare verso il fitto della foresta per proteggere Gaara dalla furia omicida di Sasuke.
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Ricordi ‣ Kakashi Hatake
FanfictionAkira è una giovane kunoichi dalle abilità incredibili il cui passato risulta totalmente sconosciuto. Dopo aver abbandonato il villaggio della Foglia per trasferirsi in quello del suono, Orochimaru le chiede di tornare al suo luogo di nascita per as...