Capitolo 88

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Dopo aver salutato tutti gli invitati io e Kakashi ci riuniamo da soli sotto un piccolo gazebo in pietra costruito molto prima che io nascessi da mio nonno.

«Non posso credere che tutto questo stia davvero accadendo.» commento posando le mani sulla balaustra.

I miei occhi vagano sul bellissimo panorama sotto di noi.

«Alla fine Orochimaru non è venuto.» commenta lui con un tono piano.

«Non importa. Sarà impegnato in una delle sue ricerche. Magari un giorno o l'altro scoprirà il segreto della vita eterna.» ironizzo con un sorriso dolce.

Lui mi cinge le spalle con il braccio e mi lascia un bacio delicato sulla fronte.

«Ti aspetto insieme agli altri per i saluti finali.» mi sussurra poi voltandomi le spalle.

Annuisco e lo osservo di sottecchi mentre si allontana. Porto le mani al cuore e mi teletrasporto fuori dal villaggio nel punto prestabilito per l'incontro con Itachi.

Attendo in silenzio finché non avverto il rumore di un paio di sandali tra la sterpaglia.

«Alla fine sei venuto.» commento sottovoce.

I suoi occhi rossi mi scrutano da distante per un momento.

«Kisame aveva un impegno.» mormora fermandosi davanti a me e squadrandomi con attenzione. «Dev'essere stata una cerimonia indimenticabile.»

«Non credere. È stata una tradizionale cerimonia tra amici.» rispondo.

«Meglio così. In fondo ti invidio.» replica con un'espressione più triste.

«Per quale motivo?»

Il suo sguardo si posa sull'anello che porto al dito.

«Vedi, tu hai la possibilità di rimettere in piedi il tuo clan. Da oggi in poi il clan Koi potrà rinascere grazie al tuo contributo. Io, invece...»

Itachi si porta una mano al viso e si strofina gli occhi con un fazzoletto bianco. Quando me lo porge noto che è completamente zuppo di sangue.

«...Temo che non vivrò a lungo. La mia salute va peggiorando.»

Dischiudo leggermente le labbra e mi avvicino.

«Posso...?» balbetto insicura.

«Sarebbe inutile. Nemmeno il miglior ninja medico di tutto il mondo potrebbe aiutarmi.»

Stringo i denti.

«Mi spiace di non averti capito prima. Fino a pochi mesi fa ti volevo morto, sai? Credevo di sapere tutto, quando in realtà non sapevo proprio nulla di te.» scherzo per provare a distoglierlo dal dolore che deve sentire in questo momento.

«È naturale che mi volessi morto.» dice lui. «Ero quasi riuscito a portarti via tuo fratello.»

Un sorriso sciocco mi taglia le labbra al ricordo di Keika.

«Devo esserti sembrata una sorellina gelosa.»

«Avevi le tue ragioni. Eravate soli. Gli unici rimasti del vostro clan.»

Annuisco. «Tuo fratello, invece...»

«Sasuke non mi capirà mai fino in fondo.» mi interrompe con durezza. «Scommetto che non è nemmeno venuto alla cerimonia.»

Scuoto la testa.

«Né lui, né Orochimaru.»

«Già, dovevo aspettarmelo.» risponde con un cenno.

«Allora ci dobbiamo salutare. Vivi senza rimpianti, Akira.»

«Anche tu, Itachi.»

Dopo un breve inchino, Itachi sparisce in una nuvola di fumo. Io seguo il suo esempio e mi ritrovo di fronte alla porta che mi divide dal salone in cui sono riuniti tutti gli invitati.

Avanti, Akira, un ultimo sforzo e poi potrai finalmente riposare. Mancano solamente gli ultimi amici.

La sera io e Kakashi ci ritroviamo sulla balaustra panoramica sopra la testa del Terzo Hokage. Rimaniamo in silenzio l'uno a fianco all'altra a guardare le stelle e la luna sopra di noi mentre il vento ci accarezza i capelli.

«Sono felice.» sussurro con un sorriso.

«Anch'io.» mi risponde stringendomi a lui.

Lo avvolgo in un abbraccio pieno d'affetto e poso la testa sulla sua spalla. Sento una delle sue mani intrufolarsi sotto alla mia maglietta e accarezzare la mia pancia con delicatezza.

«Da qui ha inizio la nuova storia del clan Koi.» mormora sfiorandomi la fronte con le labbra.

«Tutto grazie a te.» rispondo allontanandomi un po' per guardarlo dritto negli occhi.

Sollevo un braccio e intrufolo l'indice sotto alla sua maschera per poi abbassarla e posare le labbra sulle sue.

Lui risponde inclinando la testa a lato e cercandomi con la lingua. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dal calore del suo corpo. È davvero bellissimo.

Separo leggermente le labbra e lo lascio esplorare a fondo la mia bocca con un breve mugolio che sembra spingerlo ad usare più forza e violenza.

Mi ritrovo a sorridere nel bel mezzo del bacio. Vorrei che questo istante durasse in eterno, anche se in fondo so che non sarà così.

Ci lasciamo dopo qualche istante di lotta e restiamo a guardarci mentre cerchiamo di riprendere fiato.

«Ti amo.» sussurra baciandomi la fronte e nascondendosi nuovamente dietro alla maschera nera.

«Ti amo.» rispondo accarezzandogli le guance coperte.

Lo vedo sorridere.

«Sono felice di sentirtelo dire. È un evento molto raro, sai?»

Gli tiro un pugno in amicizia sul torace e mi metto a ridere.

«Idiota.» mormoro leggermente in imbarazzo.

Dopo quel breve scambio di battute ci posizioniamo esattamente come prima, con la schiena rivolta verso il monte e i gomiti sulla balaustra.

«Sai che non rimarrò qui per sempre.» mormoro con un tono più triste e assente.

«Lo so. So che un giorno te ne andrai.»

«E allora perché hai voluto starmi accanto lo stesso? Soffrirai.» dico girando leggermente la testa verso di lui.

«Akira.» mi chiama prendendomi una mano. «Sei l'unica che mi è rimasta. Passato, presente, futuro... Tu sei sempre stata qui. Nel mio cuore, nella mia mente... Nei miei... Ricordi*

Sorrido tristemente e alzo gli occhi verso la luna piena.

«Nei tuoi ricordi, eh?» chiedo con un pizzico di malizia. «Detto così sembra quasi che io sia un incubo.»

«Forse, ma sei senz'altro il migliore incubo che io abbia mai avuto.»

[*con riferimento al titolo della storia]

Spazio autrice

Ciao a tutti! Intanto vi ringrazio per le 100 visualizzazioni del capitolo 2 *^*

Potete crederci che domani pubblicherò il capitolo finale? D:

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