Capitolo 64

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«Allora? Cos'è che volevi chiedermi?» gli domando curiosa.

Poso le mani sotto al mento e lo guardo intensamente, provocandogli un leggero brivido che non riesce a nascondere. Lui scuote la testa e inizia a passarsi il bicchiere tra le mani con nervosismo.

«Te lo dirò dopo.» promette poco dopo con un'espressione di sfida.

Sospiro e incrocio le braccia.

«Tu sai davvero come farmi arrabbiare.»

«È la mia specialità.» replica con un occhiolino.

Raddrizzo la schiena contro la sedia. Sarà una serata molto lunga.

«Signori.» esclama il cameriere versando a entrambi un bicchiere di vino rosso.

Kakashi lo osserva e dopo avergli fatto un cenno con la mano lo ringrazia con un sorriso appena accennato sotto la maschera.

«Quando i signori sono pronti per ordinare...»

«Ci dia ancora un paio di minuti.» intervengo con un tono pacato.

«Certo. Prendetevi pure tutto il tempo di cui avete bisogno.»

La serata passa rapidamente tra i pettegolezzi su ciò che è successo a Konoha durante la mia assenza e sui progetti di Tsunade per il futuro. Kakashi sembra molto tranquillo, forse addirittura troppo, e a dire la verità non credevo che dietro a quel suo spesso muro di difesa si nascondesse una persona tanto dolce e allegra. Forse tutta la sofferenza provata in passato l'ha spinto a cambiare e a cercare di vedere la vita sotto un'altra prospettiva.

Il cameriere torna al nostro tavolo per riferirci a quanto ammonta il conto, ma quando sto per allungare la mano verso il mio portafogli qualcosa mi trattiene. Abbasso gli occhi colpita e scopro che al mio indice è legato un filo splendente percorso dal chakra di Kakashi.

Sollevo un sopracciglio. Perché mi sta bloccando con una tecnica ninja proprio in questo momento? Vuole... Che non sia io a pagare? Questo è molto strano.

Gli scaglio una rapida occhiata di conferma e lui annuisce.

«Ecco.» risponde prontamente al cameriere porgendogli gran parte del denaro di cui dispone.

L'altro sparisce rapidamente in direzione del bancone dell'accoglienza e torna poco dopo con il resto. Kakashi lo ringrazia e poi si affretta a nascondere il tutto nel portafogli.

«Mh? Akira, si può sapere cos'è quello sguardo?» mi chiede.

«Da quando porti con te quel filo anche nei momenti in cui non sei in missione?»

Kakashi si infila una mano tra i capelli e si pettina a disagio.

«Per una volta volevo essere io ad offrirti la cena. So quanto ti devo e non mi sembrava giusto chiederti di pagare... Di nuovo

«Sono sorpresa. Ultimamente non mi fai mai tirare fuori un soldo. È successo qualcosa? Inizio a preoccuparmi.» lo prendo in giro.

Lui inizia ad arrotolare il filo, tirando di conseguenza la mia mano verso di lui. Lo lascio fare. In fondo, che male c'è a lasciarlo giocare?

«Akira, forse non capisci la situazione.» mormora abbassando improvvisamente l'occhio sulla tavola.

La mia mano legata si ritrova sulla sua gamba, intrecciata alla sua. Lo fisso intensamente. Mi coglie alla sprovvista con tutta questa possessività.

«Cosa non capisco?»

«Tutto questo. Io... Ti devo dire una cosa molto importante.»

«Oh, la famosa domanda di prima. Finalmente ci siamo.» ironizzo con una risatina.

Kakashi mi stringe la mano. Il suo volto è molto serio. Inizio a pensare che non si tratti dell'ennesima presa in giro.

«Vorrei che tu lasciassi la vita da ninja. Non ti chiedo di farlo subito, ma sapere che vivo nel costante rischio di perderti mi distrugge. Akira... Tu sei l'unica persona che mi rimane, capisci? Se perdo anche te...»

Il mio cuore inizia a battere più intensamente.

«Lasciare il mio ruolo da ninja?» ripeto, incapace di intendere il significato di quelle parole.

«No!» esclamo subito dopo. «Non farò mai una cosa del genere. Il mio clan... Io gli renderò onore fino alla fine. Io sono l'ultima rimasta, capisci? Mollare per me significherebbe tradire ciò che sono. Preferisco morire!» scuoto la testa.

Lo sguardo di Kakashi scivola di nuovo a terra e poi si solleva di colpo. La sua pupilla si espande fino a coprire la maggior parte dello spazio riservato all'iride.

«Nemmeno se ti dicessi che ti amo?»

Spalanco gli occhi e le mie labbra si dischiudono. Davanti a me scorrono le immagini della mia intera vita, dalla mia nascita fino al presente.

«Tu...»

Mi porto la mano libera al cuore e sento le lacrime scorrermi lungo le guance. Nascondo il viso tra i capelli e ripenso al bacio di qualche ora fa, a tutte le provocazioni e ai bei momenti trascorsi assieme a lui.

Una profonda tristezza mi invade in ogni mia cellula.

«Io... Non posso... Mi dispiace, Kakashi.»

Con un rapido movimento del braccio trancio il filo che ci unisce, mi alzo e sparisco in una nuvola di fumo.

Devo andarmene subito. Di questo passo il dolore mi ucciderà.

Spazio autrice

Ehilà, buongiorno! Sono di fretta come sempre ma non preoccupatevi, prossimo capitolo in arrivo :3

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