Capitolo 71

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Avvertenze: Questo capitolo contiene scene esplicite con descrizioni dettagliate. Se non volete leggerlo, vi consiglio di passare alla prima stellina che vedete.

Continuiamo a spingere l'uno contro l'altra finché Kakashi non alza di scatto il busto per poi affondare i denti nella mia spalla. A quel punto sento le gambe cedere e il mio corpo viene scosso da una violenta scarica di adrenalina.

Lancio un urlo di piacere che sembra scuotere l'intera tenda per via della sua potenza. Kakashi stringe le mani intorno ai miei fianchi e mi tira ancor più verso di lui.

«A-Akira...» commenta spossato dopo aver attraversato a sua volta il picco dell'orgasmo.

Mi lascio cadere esausta sopra di lui e poso la testa sul suo torace, ascoltando i battiti erratici del suo cuore. Kakashi mi accarezza dolcemente i capelli.

«Ti amo.» sussurro abbracciandolo con la poca forza che mi rimane.

«Nemmeno immagini quanto ho aspettato per sentirtelo dire.» risponde con un tono pieno di gioia.

Mi scuoto lentamente. Gli spasmi stanno scemando.

«E comunque... Non penserai che io sia già stanca.» lo istigo puntando il mento sul suo sterno.

«Bene.» esclama con un lieve sorriso. «Suppongo che ora sia arrivato il mio turno a faticare.»

Annuisco e rotolo sopra il mio sacco a pelo, facendogli cenno di raggiungermi.

«Fammi sognare.» lo provoco con uno sguardo languido.

Lui gattona verso di me senza esitazione e poi mi delizia con uno dei suoi lunghi baci bagnati.

Sarà una nottata molto intensa.

Al mio risveglio ritrovo Kakashi steso al mio fianco con le braccia intorno alla mia vita e il viso accanto al mio. I suoi capelli mi solleticano la guancia. Batto gli occhi un paio di volte e poi mi libero dalla sua presa senza troppa fatica. Mi metto seduta e mi poso una mano sul volto, ripensando a tutto ciò che è accaduto ieri sera. Un sorriso si fa strada sul mio volto.

Afferro i pantaloni che mi ha prestato ieri Kakashi e mi trascino fuori dalla tenda a gattoni. Provo un leggero dolore nella metà inferiore del mio corpo, ma penso che sia del tutto naturale dopo lo sforzo a cui mi sono sottoposta.

Cammino in equilibrio precario fino al ruscello. Immergo le mani poco al di sotto della superficie e mi sciacquo lentamente, lavando via tutti i residui di liquidi che si sono cristallizzati sulla mia pelle.

Dopo aver indossato il cambio "pulito" – sempre che si possa ancora definire tale – di Kakashi lancio un'occhiata ai ceppi consumati dal fuoco, che sembra essersi spento da ore.

Il sole è appena comparso sopra all'orizzonte. Se i miei calcoli sono corretti saranno circa le cinque del mattino. Sospiro. Kakashi è un gran dormiglione. Mi conviene trovarmi qualcosa da fare finché non si sarà svegliato.

Prendo il mio zaino e inizio a sistemare ciò che è rimasto: i kunai, gli shuriken, i pugnali e le lance. Per fortuna non abbiamo avuto bisogno di molte armi. Raccolgo da terra anche il mio libro e lo spingo sul fondo della tasca anteriore. Credo che non lo leggerò per un po', dato che l'esperienza diretta è stata nettamente superiore alle aspettative create dal racconto.

Infilo di nuovo i sandali e poi sciolgo la treccia con cui tenevo raccolti i capelli. Mi chiedo se non sia il caso di tagliarli quando torneremo al villaggio.

Una volta riordinati tutti i nostri averi vado a controllare se i vestiti che Kakashi ha messo vicino al fuoco ieri sera sono effettivamente asciutti. Prendo la maglietta e i pantaloni e li tasto attentamente. Sì, sembra che siano perfetti, forse solo un po' stropicciati.

Mi siedo a terra e cerco di calmare i battiti ancora accelerati del mio cuore. Ieri sera gli ho detto che lo amo. Finalmente mi sono liberata di questo peso.

«Buongiorno.» sento sussurrare una voce.

«Pensavi che fossi scappata?» gli chiedo senza nemmeno voltarmi.

«Mmh... Forse.»

«Hai fatto presto stamattina. Cos'è successo alle tue pessime abitudini di pigrone?»

Lo sento sbadigliare rumorosamente, ma non ricevo nessuna risposta in particolare. Giro la testa per controllare che stia bene e lo ritrovo già completamente vestito, fatta eccezione per la maschera e il coprifronte.

«Come stai?» chiede sedendosi al mio fianco.

«Ho solo i muscoli un po' affaticati. Diciamo che mi fanno male le gambe.»

Lui mi tira un pugno amichevole sul braccio.

«Colpa tua. Hai voluto strafare come sempre.» mormora.

«Mh? Strafare?»

«Cinque. È questo il numero delle volte in cui hai toccato l'orgasmo ieri sera. Nemmeno una ninfomane sarebbe arrivata a tanto. Un livello di libidine davvero impressionante per una principiante.» sospira andandosi a sciacquare il viso nel ruscello.

Sento il cuore battere nel petto con forza. Forse ha ragione, devo aver esagerato un po'.

«Pensavo di tornare al villaggio appena te la senti.» dico per cambiare argomento.

Lo guardo mentre richiude la tenda e la infila a forza nel suo zaino.

«Possiamo partire, allora.» commenta indossando la maschera e il coprifronte.

Anch'io mi lego la fascia e prendo con me lo zaino.

«Andiamo.» confermo seguendolo verso la foresta.

«Ce la fai a correre?»

«Ma che domande sono? Non mi crederai così debole!» lo stuzzico saltando su un ramo.

Kakashi scuote la testa e mi segue a ruota.

«Testarda.»

Spazio autrice

Ehilà! Buona domenica a tutti :3

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