Capitolo 84

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Mi lascio cadere a terra sfinita. Il sole sta per nascondersi completamente dietro alle chiome degli alberi. L'allenamento speciale ha richiesto più energie del previsto.

Kakashi atterra al mio fianco piegando le ginocchia.

«Ehi, Akira... Non è che ci sei andata un po' troppo pesante? Sbaglio o Tsunade ti aveva detto di sforzarti il meno possibile durante la gravidanza?» mi rimprovera passandomi una mano tra i capelli.

«Taci...» mormoro alzando appena il viso dalla polvere. «Devo sfruttare al meglio gli ultimi mesi di libertà motoria. Voglio tenermi in forma per quanto possibile.»

Kakashi sospira e si siede. Lo vedo armeggiare con lo zaino e poi estrarre una borraccia.

«Vuoi bere?» mi domanda svitando lentamente il tappo.

«Sì, grazie.» replico facendo forza sugli avambracci e alzandomi a sedere.

Lui mi sorride e mi porge il piccolo oggetto metallico.

«Sai, pensavo che avresti ceduto molto prima.» commenta con un pizzico di ironia.

Gli scaglio un'occhiata velenosa mentre trangugio l'acqua fresca senza nemmeno respirare.

«Non sono nemmeno al primo mese. Il mio corpo è ancora al massimo delle sue capacità.» lo prendo in giro con una linguaccia.

Mi ruba la borraccia dalle mani e ne finisce il contenuto.

«Direi che possiamo tornare al villaggio.» mormora alzandosi nuovamente in piedi.

Annuisco e mi faccio forza sulle caviglie. Mi tiro su a fatica e lo guardo. Disattivo il mio sharingan ma proprio quando sto per impostare il primo passo sento una fitta pervadermi il corpo a partire dalla regione poco sotto al mio collo. Porto una mano in quella zona e deglutisco. Questo dolore non mi piace per niente.

«Kakashi.» lo richiamo con voce flebile.

Si volta subito con un'espressione preoccupata.

«Che c'è, Akira?» chiede subito.

«Il segno...» mormoro volgendo altrove lo sguardo. «Credo che il segno sia tornato.»

Kakashi mi fa spostare la mano e il suo viso si tinge di nero.

«È lui.» dice con voce roca. «Probabilmente non è mai scomparso. Si era solamente disattivato. Maledizione. Vieni qui.»

Mi afferra il braccio e lo porta dietro alle sue spalle, mentre lui mi stringe di lato per la vita.

«Torniamo al villaggio.»

Non appena Kakashi mi posa sul lettino dell'ambulatorio di Tsunade la donna sospira e mi fissa con gli occhi socchiusi.

«Ti avevo detto di non esagerare.» mormora posandosi una mano sulla fronte.

«È il segno maledetto. È ricomparso.» interviene Kakashi con un'espressione dura.

Tsunade si ridesta e mi si avvicina con uno sguardo preoccupato. Mi prende l'orlo della maglia e lo sposta verso il basso, esponendo alla luce la zona in cui è situato il simbolo di Orochimaru.

«È terribile.» commenta accarezzando la mia pelle con le punte delle dita. «Credo che abbia appena raggiunto il terzo livello.»

Kakashi stringe il pugno e si volta verso di noi.

«C'è nulla che possiamo fare?»

«Sai bene cosa si potrebbe fare. Tuttavia...» dice Tsunade lanciandomi un'occhiata indecisa.

«No.» sbotto liberandomi dalla sua presa. «Non se ne parla. Non voglio nessun sigillo, chiaro?»

Proprio in quell'istante un'altra fitta mi attraversa da capo a piedi. Impreco sottovoce.

Kakashi e Tsunade si scambiano un'occhiata veloce.

«A questo punto, credo che l'unica cosa da fare sia attendere l'arrivo di Orochimaru...» esclama sconsolata Tsunade. «Dopotutto voi due andate ancora piuttosto d'accordo, nonostante tutto.»

Io annuisco insicura.

«Temo che nemmeno io potrò fargli cambiare idea, comunque...» dico io.

Kakashi si pettina una ciocca ribelle di capelli all'indietro e poi sogghigna.

«Non si preoccupi, signorina Tsunade, ci penserò io a tenerla buona in questi giorni.»

«E come avresti intenzione di fare?» gli chiedo battendo gli occhi in maniera seducente.

Kakashi risponde con uno sguardo provocatorio.

«Ad esempio togliendoti quei vestiti fin troppo ingombranti... Spingendoti sotto di me... Baciando quelle bellissime labbra...»

Tsunade si schiarisce la voce scocciata e poi ci indica la porta con un cenno nervoso del braccio.

«Se volete, potete continuare fuori dal mio ospedale. Sono stata chiara?»

Kakashi annuisce rassegnato e mi aiuta a rimettermi in piedi.

«Andiamo.» mi esorta con un breve movimento della testa.

«Grazie, Tsunade.» le dico iniziando a camminare.

«Non è niente. Ma vedi di riposare, d'accordo!? Fra tre giorni ti sposi, non dimenticartelo! Non voglio vedere un lenzuolo stropicciato al tuo posto!»

«Lo prometto.» mormoro. «E poi, non credo che Kakashi mi lascerà stare tanto facilmente.»

Spazio autrice

Non riesco ancora a crederci... Stiamo arrivando alla fine della storia e ho già nostalgia del momento in cui ho pubblicato il primo capitolo!

Ho (finalmente) ripreso a scrivere "Momenti" e sono arrivata al capitolo 22. A dire il vero, credo che non sarà lunga come "Ricordi", ma comunque avrà almeno 50 capitoli.

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Ricordi ‣ Kakashi HatakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora