7: Inizia il week-end

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Dopo una giornata impegnativa come quella di ieri e una nottata trascorsa correndo su e giù per i corridoi in ospedale, una dormita rigenerante ci voleva proprio. Erano le 16:30 quando Valeria si era svegliata e aveva una fame:
<<Ma quanto cazzo ho dormito?! >> pensò fra sé e sé e poi si alzò dal letto. Mentre controllava il cellulare, notò che Diego non le avesse ancora mandato niente, chiaro segnale del fatto che fosse ancora al settimo sonno, così gli scrisse un messaggio, almeno per fargli sapere che lei fosse viva. Telefonò i suoi genitori, nonostante fossero entrambi a lavoro: suo padre faceva l'avvocato e sua mamma invece era una commercialista; quando chiuse la telefonata prima con uno e poi con l'altra, notò che anche Diego si fosse svegliato dato che aveva risposto al messaggio:
<<Sono vivo, tranquilla! Buon giorno anche a te. Preparati che fra un'ora ti passo a prendere e andiamo in centro.>> e Valeria subito andò a prepararsi. Alle 18:00 sarebbe passato Diego da casa sua: era da tanto che Valeria non andava a Napoli, quando era più piccola veniva spesso per le gite scolastiche, poi terminata la scuola non ci mise più piede. Diego arrivò puntuale, come al solito e andarono verso piazza Plebiscito:
<<Be' babbia, oggi con il tuo spasimante non ti vedi? >> disse Diego, prendendo in giro Valeria, che rispose con uno schiaffo dietro la nuca:
<<Sei proprio scemo... E comunque no!>>
<<Allora mo passiamo a trovarlo, così vediamo anche Carlo come sta. >> disse Diego e cambiarono subito direzione per la clinica:
<<Ma davvero lo stai facendo? >> disse Valeria ridendo:
<<Mnè io sono serio.>> disse Diego, poi guardó in faccia Valeria ed esclamò:
<<Ne, ma to statt a vdè, s'è mbrillict la mnenn! (Ma tu stai a vedere, si è acconciata la ragazza)>> e Valeria scoppiò ridere per il modo con cui l'ha detto e poi lo ringraziò. Arrivati alla clinica, andarono direttamente da Carlo, però nella sua stanza non c'era: lo stavano medicando, ma sarebbe arrivato a breve; c'erano solo Angela e Valentino. Entrò prima Diego e poi Valeria:
<<Quand sì bell!>> disse Angela a Valeria mentre si salutavano:
<<Ciao Valentino. >> disse Valeria, sorridendo:
<<Ciao Valè. Dove ve ne andate? >> rispose Valentino:
<<Porto Valeria un po' in giro per Napoli, almeno per svagarci un po'... Poi domani dopo il turno io parto, vado dalla mia ragazza a Torino e domenica sera torno qui. Invece Valeria se non erro resta qua a Napoli, giusto? >> disse Diego:
<<Credo di sì oppure vado a trovare i miei, tanto con il pullman sono un paio d'ore. >> rispose Valeria, poi caló il silenzio. Dopo un po', Diego si accorse di aver lasciato il telefono in macchina e corse a prenderlo, Angela andò a prendere un caffè alle macchinette e rimasero nella stanza solo Valentino e Valeria:
<<Stai davvero bene. >> disse Valentino, sorridendo:
<<Grazie mille...>> rispose Valeria arrossendo:
<<Allora sabato sera non sai cosa fare? >> domandò Valentino:
<<Non so proprio, siete le uniche persone con cui ho socializzato da quando sono arrivata. >>rispose Valeria:
<<Perché non vieni a farti un giro con noi? Qualcosa di tranquillo, possiamo chiamare anche degli altri amici nostri se ti va. >> propose Valentino:
<<Non sarebbe una cattiva idea, tanto la settimana prossima é Pasqua e devo tornare a casa dai miei, anche perché mio cugino si sposa il giorno dopo Pasquetta e devo per forza restare... Si può fare dai. >> rispose Valeria, sorridendo: era sempre stata una ragazza molto socievole e le sarebbe piaciuto conoscere nuova gente e poi...lei adorava i napoletani con i loro modi di fare. Appena Angela rientrò, Valentino le disse la proposta che avesse fatto a Valeria:
<<Che ne pensi se domani sera esce un po' con noi? Facciamo qualcosa di tranquillo e chiamiamo pure agli altri... Almeno non resta da sola.>> e Angela, entusiasta di questa proposta, esclamò:
<<Ma certo! Ma credo che domani sera lavoro... Perché non venite alla pizzeria dove lavoro io?>> e Valeria disse:
<<Per me non ci sono problemi, ragazzi, quello che volete fare, faccio... Fatemi sapere. Vi do il mio numero e mi aggiornate?>> e Angela e Valentino segnarono il numero di Valeria. Rientrarono sia Diego che Carlo:
<<Ehi campione! Allora? Come stai?>> chiese Diego e Carlo rispose:
<<Bene, anche se oggi non c'erano i miei infermieri preferiti...mi avete abbandonato stronzi! >> e iniziò a ridere, poi continuò:
<<Ho visto il dottore e ha detto che da domani posso iniziare ad avere ancor più luce nella stanza. La ferita è quasi guarita. >>
<<Fantastico! Molto meglio così, almeno puoi anche uscire nei corridoi, sul balcone, fai attenzione però. >> disse Valeria:
<<Certamente, basta che domani però ci siete voi due! >> disse Carlo, ma Diego rispose:
<< Domani noi facciamo solo mezza giornata, poi io parto per Torino che vado dalla mia ragazza e Valeria invece resta qui.. >>
<<Esce con noi domani sera...le facciamo vedere un po' Napoli e la presentiamo ai nostri amici. >> disse Angela subito dopo e Carlo:
<<Buono. Tu sei fidanzata Valè? >>
<<No no. >>
<<Ah be', magari ti trovi un bel napoletano!>> rispose Carlo, ridendo:
<<Sto scherzando eh!>>
<<Ma figurati. Rimettiti presto mi raccomando.>> rispose Valeria sorridendo, poi si rivolse a Diego:
<<Hai trovato il telefono? >>
<<Sì sì. Be' andiamo, che ho una fame.>> rispose Diego e poi, dopo aver salutato tutti, uscirono dalla stanza, dirigendosi verso l'uscita. Angela era felice che Valeria uscisse con loro:
<<Ma quella battuta era riferita a Valentino, eh amó? >> disse Angela ridendo e Carlo rispose:
<<Ah bo! Ahahahah! >>
<<Siete due stronzi. >> rispose Valentino, e poi iniziarono a ridere tutti e tre:
<<Vedi che è bella assai, Valentì. >> disse Angela e Valentino rispose:
<<Su questo non c'è dubbio. >>
<<Embe uaglió! >> disse Carlo:
<<Ma tu non sei mai stanco? >> rispose Valentino:
<<Eh! Ti piace! E non lo vuoi dire! >> disse Angela:
<< Forse sì, forse no... Chi lo sa? Andiamo o vuoi restare ancora? >> chiese Valentino ad Angela:
<<Io resto ancora un po', se tu devi andare a casa vai, ti chiamo io. >>
<<Va bene, ti passo a prendere dopo... Ciao Carlù! >> disse Valentino, salutando i suoi amici. Andò in auto e si diresse verso casa sua; nel frattempo, Valeria e Diego erano in centro, a fare una passeggiata:
<<Certo che è davvero bella Napoli, non me la ricordavo così... Ah ma Diè, mi scordo sempre di chiedertelo, ma quando scade il contratto a te? >> domandò Valeria a Diego, che rispose:
<<Eh, sabato prossimo. >>
<<Cosa?! Fra una settimana? >>
<<Eh sì...é da un po' già che sono qui...mi spiace solo lasciarti da sola.>>
<<Mamma mia... E poi? Chi metteranno al posto del collega più rompi palle del mondo? >>
<<Uno ancora più rompi palle! Ahahahah! Nessuno potrà mai sostituirmi. >>
<<No infatti... Comunque a parte gli scherzi, davvero vai via la settimana prossima?? >>
<<Sì Valè, poi inizio il contratto su a Torino e vado a convivere con Monica, abbiamo già tutto pronto. >>
<<Mi mancherai... Davvero.>>
<<Pure tu Valè... Ci vedremo però dai! Non è che vado a fare la guerra. >> disse Diego ridendo, e poi abbracciò Valeria. Ora che si erano ritrovati, non avrebbe voluto che si perdessero di nuovo di vista, anche se era molto felice per lui e Monica.

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