19: Partenze.

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<<Valè sto giù, scendi. >>
<<Sì, Dié. >>. Salita in macchina, Valeria disse a Diego:
<<Be', pronto per il tuo ultimo giorno?>>
<<Eh... Diciamo... Mi sembra strano, dopo mesi che sono stato qui... Poi a chi darò fastidio a lavoro se non ci sarai tu? >>
<<Ahah... Esatto! Dai andiamo... >>. I due arrivarono in ospedale e si misero subito a lavoro. Quel giorno arrivò il nuovo infermiere, Matteo Levante, insieme al chirurgo:
<<Viola, buon giorno. Lui è il suo nuovo collega, Matteo Levante. Sostituirà il suo collega Di Domenico Diego, ora lui trascorrerà la giornata con l'infermiere per un'orientamento, dalla prossima settimana, prenderà il suo posto. >> queste parole gelarono il sangue a Valeria, non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che non avrebbe più visto Diego per un po' di tempo, ora che si erano ritrovati; il ragazzo non esitò a presentarsi:
<<Piacere, Matteo!>>
<<Valeria, felice di conoscerla. >> rispose lei, abbozzando un finto sorriso: era alto quanto lei, apparentemente magro, occhi chiari e capelli rasati, una carnagione scura e un forte accento napoletano; Valeria non dimenticò tutti gli avvertimenti di Diego riguardo lui e si sarebbe ripromessa di avere un rapporto molto distaccato e professionale, non voleva altri intoppi. Dopo le dovute presentazioni, Valeria disse:
<<Bene, ora scusate ma devo iniziare. Buona giornata. >>
<<Ci si vede. >>rispose il ragazzo, la guardava in un modo invadente, Valeria sapeva già cosa le aspettasse con lui. Loro due andarono da Diego, per iniziare l'orientamento e Valeria passava raramente nelle sale dove si trovassero loro due, ma ogni volta che si trovava, Matteo non le staccava gli occhi di dosso. Terminato il turno, era giunto il momento dei saluti con Diego; Valentino aveva chiesto a Valeria di bendarlo e di portarlo nella hall, li avrebbero attesi lì. Avevano preparato un enorme buffet con pizze, rustici e stuzzicherie varie e c'erano tutti: Carlo, Angela, Valentino, tutti gli infermieri, i pazienti... Tutti coloro che avessero avuto a che fare con Diego. Il primo a ringraziarlo fu proprio Carlo:
<<Quando vuoi, sarai sempre il benvenuto! Grazie di tutto, Dié! Buona fortuna, te la meriti! >> e poi, a seguire, Angela, Valentino, i colleghi e gli altri pazienti; Diego non si srebbe mai aspettato tutto questo affetto nei suoi confronti, d'altronde faceva solo il suo lavoro ed era felice di aver scelto quel che ha sempre amato fare, ossia aiutare gli altri. Valeria fu l'ultima a salutarlo, con un abbraccio e una serie di baci alle guance, come fanno due fratelli prima di una partenza:
<<Dié, spacca sempre! Sei il migliore e non sottovalutarti mai! Vali molto più di quel che credi! >>
<<Pure tu eh! Sii la più forte, come hai sempre fatto... E impara, Valé, impegnati, che qua non ti regala niente nessuno! Ce la farai... Ce la faremo! >>
<<Fai buon viaggio, babbione... >>
<<E tu fai la brava, babbia. Ti voglio bene!>>
<<Anch'io... Salutami Monica e dalle un abbraccio da parte mia. Fate i bravi voi due eh! >>
<<Sarai la prima a sapere se dovesse succedere qualcosa. Per qualsiasi cosa, chiamami, scrivimi, vedi tu, ma sappi che sarà sempre come ai vecchi tempi, io dalla tua parte e tu dalla mia. >>
<<Sempre. >>
Dopo che Diego varcò l'uscita, Valentino andò ad abbracciare Valeria, sapeva come fosse giù di morale:
<<Ehi... Stai tranquilla... Ricordati che non sei sola, ok? Andiamo a casa, ti aiuto con le valige. >> lei annuì e basta, non fiatò minimamente. Mentre erano a casa sua, prepararono una valigia media con i cambi di vestiti per due giorni, l'abito del matrimonio era già a casa della sua famiglia. Valentino l'accompagnò alla stazione, la fermata era lì:
<<Valentí... >> disse Valeria avvicinandosi a lui e gli mise le braccia al collo:
<<...grazie...di tutto, davvero! >>
<<Per te è il minimo...>> si sorridevano a vicenda:
<<...ma non cederò! >> riprese Valentino facendole l'occhiolino e dandole un bacio sulla fronte. Il pullman stava arrivando, Valeria:
<<Be'... Io vado... Non dimenticarmi troppo facilmente eh! >>
<<Soprattutto tu! Ahahah... Ciao piccola. Torna presto. >> sussurrò al suo orecchio, Valentino. Nonostante lei fosse sul pullman, lui rimase giù ad aspettare che partisse, poi alle 16:45 in punto, si avviò per Foggia; Valeria gli scrisse un messaggio:
<<Ho il tuo profumo addosso... Sta diventando la mia droga, ahahah! Torno presto, promesso! Salutami tutti. >>

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