L'infermiera.

10: Forcella.

Valentino tornò da Valeria a farle compagnia:
<<Carlo sta meglio, si vede proprio... Fra poco lo medicano e lunedì gli fanno l'ultima medicazione. >> disse il ragazzo:
<<Meno male, é un ragazzo molto forte...e fortunato. >> rispose Valeria, poi, una volta seduti entrambi sul divano, lei gli porse un bicchiere di vino e chiese:
<<Se posso, come ha fatto a farsi colpire da un proiettile?>>, Valentino non sapeva cosa rispondere e subito si incupì:
<<Non lo so, non ero con lui...sai qui purtroppo ci sono molti stronzi in giro.. >> bevve un sorso e riprese:
<<Spesso sparano alla folla per prendere ad uno e poi colpiscono altre persone innocenti...probabilmente é andata così... >>
<<Cavolo, mi spiace... Meno male che però ora sta meglio e che si sta rimettendo. >> rispose lei, poggiando una mano sulla spalla di Valentino:
<<È fortunato ad avere una ragazza come Angela e un amico come te. >> lui le sorrise, bevvero un altro sorso e poi lui le disse:
<<Stasera ti faccio assaggiare la vera pizza napoletana...la pizzeria dove lavora Angela è della sorella di Carlo, lui la gestisce con lei infatti, e la pizza è davvero buona... Solo che trovandosi a Forcella, non vanno moltissime persone... >>
<<Io resto del parere che le persone poco affidabili sono ovunque, non solo in un quartiere... Magari ci sono quartieri in cui sono più concentrate e anche più pericolosi, tipo lo Zen a Palermo, però non è giusto condannare tutti gli abitanti di quei quartieri. >>
<<Sono d'accordo... Poi dopo la pizza che cosa ti piacerebbe fare? >>
<<Tu sei il napoletano, mi affido a te.>> disse ridendo Valeria, poi Valentino, bevendo l'ultimo sorso rispose:
<<Ti piace ballare? >>
<<Sì e no... Non amo molto i locali chiusi e pieni di gente, mi sentirei male, poi troppo caos...>>
<<Perfetto, so io dove andare, tu fidati di me. >> e le fece l'occhiolino:
<<Va bene guida. >> e Valeria finí anche il suo bicchiere, poi chiese:
<<E tu sei impegnato o te ne vieni da una storia particolare come la mia? >>
<<Eh, no, non ho una ragazza e non ho mai avuto storie molto impegnative... Conoscenze e basta... Ho un carattere e dei gusti particolari, anzi diversi. >>
<<Non sei fatto per stare con chiunque... >>
<<Sono molto selettivo, riservato... È molto difficile prendermi, non do molta importanza all'aspetto fisico, anche se ci sono stati dei casi in cui sono rimasto "colpito" da un dettaglio che mi è saltato all'occhio subito...>>
<<Ah sì? Tipo? >>
<<Una sera ero con degli amici in un bar e arrivò una ragazza molto carina, la cosa che mi colpì furono i suoi capelli, erano perfettamente ricci e ben curati, non erano crespi ed erano molto lunghi... Ci sono uscito per un po' ma aveva il cervello di una gallina. >> e si misero a ridere, poi riprese:
<<Oppure... un giorno ho visto una ragazza che non è carina, di più, é proprio bella, non mi viene da dire bona perché è bella davvero, ha un viso molto delicato ed è questa la cosa che mi ha colpito... >>
<<Non ci sei uscito? >>
<<Non ancora... Si vedrà. >> si guardarono e poi Valentino chiese a Valeria:
<<Quando hai detto che è il tuo compleanno? >>
<<Il 5 maggio. >>
<<Ah a breve, fra due settimane.>>
<<Sì, non so cosa fare sinceramente... Sarebbe bello se i miei amici venissero qua e presentarteli... Vedrò... Cazzo é tardi! Sono le sette e mezza e sono a zero! >> esclamò Valeria guardando l'orologio:
<<Va bene, ti lascio ai tuoi preparativi... Io sto sopra, se hai bisogno avvisami.>> rispose Valentino, salutandola e, appena uscì fuori casa sua, Valeria corse a lavarsi.
Giunta poi davanti all'armadio, si pose la fatidica domanda:
<<Che mi metto? >> e, dopo varie prove che sembrava di essere a "Il diavolo veste Prada" optó per un pantalone bianco, una bralette nera, giacca bianca e nera e un paio di décolleté nere a punta. Finì il tutto alle 21:00 precise, infatti Valentino andò a prenderla e si diressero verso la pizzeria. Arrivati lì, iniziarono le presentazioni, ma erano davvero troppi per riuscire a ricordare tutti i nomi. Si sedettero e continuarono le chiacchiere per conoscere meglio la nuova arrivata. Arrivata la pizza, Valeria l'assaggiò:
<<Hai ragione Vale, é davvero la vera pizza napoletana. >>
<<Te l'ho detto io fidati di me. >>. Fra le varie chiacchiere e le risate, si fece l'una e non se ne resero conto:
<<Uagliò c'amma fa? >> disse uno
<<Tropical? >>disse un'altra, ma Valentino propose:
<<Io proporrei un drink al vidaloca, che dite? >> e tutti accettarono, Angela però era stanchissima e non se la sentiva di andare, così salutò Valeria e andò a dormire. Era un locale sul lungomare, largo e dispersivo, perciò non avrebbe dato fastidio a Valeria e poi la vista era spettacolare, perciò tutti stavano sempre fuori. Tutti ordinarono da bere e uscirono a fumare fuori, ma Valeria e Valentino no, non erano due fumatori e rimasero un po' al bancone del bar:
<<Che ne pensi?>> chiese Valentino:
<<Sono troppo forti, ahahahah! Davvero sono molto simpatici! Poi questo posto è davvero bello, per non parlare della vista... Meravigliosa! >>
<<Sapevo che ti avrei stupita. >> e fecero cin cin con le due birre, poi Valentino chiese a Valeria:
<<Vuoi ballare? >> e lei accettò, finite le birre andarono verso la consolle che si trovava fuori e iniziarono a ballare. Valeria si sentiva spensierata, libera, ma allo stesso tempo protetta; era da molto che non si sentiva così per via della rottura con Claudio, ma in quel momento era davvero felice. Verso le 4 Valeria e Valentino si ritirarono; arrivati davanti alla porta di Valeria:
<<Grazie Vale, ne avevo bisogno... Era da un po' che non mi sentivo così. Mi sono divertita. >>
<<Non ringraziarmi, sono felice che tu sia stata bene. Mi sono divertito anch'io. >> si sorridevano a vicenda, poi Valeria disse:
<<Ci vediamo domani Vale. Buona notte! >> e gli diede un bacio alla guancia:
<<Notte Valè, a domani. >> e contraccambiò il bacio:
<<Se vuoi domani pomeriggio ti porto in un bel posto.>>
<<Va bene, sono sicura che mi piacerà. Notte Vale. >> rispose Valeria ed entrò in casa e Valentino salì le scale per il suo appartamento.