52: Conclusione.

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Si riposarono un po', erano abbracciati, speranzosi di poter uscire da questa situazione scomoda. Valeria si svegliò verso le 15:00, quasi un paio di ore dopo avrebbe dovuto prendere il pullman per Foggia.

Si mise a pensare, fra sé e sé:
" Cosa dirò ai miei genitori? Che io e un camorrista ci stiamo per sposare e che aspetto un bambino suo? Impazzirebbero... E Valentino?..." lo guardò, osservando attentamente, dormiva tranquillo e sereno e lei era fra le sue braccia; Valeria pensò a tutti i loro momenti di gioia condivisi, dal primo momento in cui si sono visti alla sera in cui le propose di sposarlo, le scese una lacrima: stava letteralmente impazzendo.

Continuava ad accarezzarsi il grembo, era davvero incredula di aspettare un bambino, ma non sapeva se esserne felice o meno dopo questi avvenimenti.

Rimase a pensare un'altra ora, si fecero le 16:00 e doveva prendere una decisione: partire o no.
Valentino era in pieno sonno, perciò non avrebbe sentito nulla. Valeria prese un foglio e scrisse una lettera, poi prese le sue ultime cose, le mise in valigia, lasciò la lettera sul letto, accanto a Valentino e andò via, il pullman sarebbe partito alle 16:45.
Non sarebbe riuscita a fidarsi ancora di Valentino, era troppo delusa e affranta, le aveva mentito ancora e, si sa, a tutto c'è un limite; Salvatore e Pietro non avrebbero mai accettato l'uscita di Valentino dal clan ed è risaputo che, una volta in questi giri, ci sono due modi per uscirne: in carcere o morto.

Sapeva che privare Valentino del diritto di essere padre era un reato e che lui l'avrebbe cercata ovunque, utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione pur di trovare lei e il loro bambino, ma Valeria aveva bisogno di staccarsi da lui, capire un po' di cose e cambiare aria, ma non aveva la certezza di tornare a Napoli.

Pensò che, per far perdere le speranze a Valentino e lasciarla stare, si sarebbe inventata di aver perso il bambino in un incidente d'auto, si sarebbe arreso?

Verso le 18, Valentino si svegliò e, appena si accorse che Valeria non era nel letto accanto a lui andò in panico. Vide la lettera e iniziò a leggerla:

"Ciao, amore mio.
Quando leggerai questa lettera sarò già lontana, per cambiare aria e capire cosa fare. È una scelta che devo prendere da sola, mi dispiace. Non so se tornerò a Napoli da te.
Ci siamo conosciuti per caso, o forse no, magari il destino ha deciso di essere dalla nostra parte quella sera in ospedale, ti ricordi vero? Era quasi tutta buia la stanza, ma riuscivo a vederti, eri elegantissimo come al solito, taciturno e serio. Quando vidi Carlo e i vostri amici, mi domandai cosa c'entrassi tu lí, e ad oggi mi chiedo cosa possa mai c'entrare tu in un clan. Vale, tu sei un ragazzo meraviglioso, brillante, hai una vita perfetta, perché mandare tutto all'aria per un clan?!
Sai bene che da questi giri ci esci o in carcere o morto e io non voglio ASSOLUTAMENTE vederti in uno di questi due casi.
Ricordi quando stavamo andando a Milano ed eravamo sull'aereo? Non eravamo ancora nulla, concretamente, ma dentro me sapevo che tu eri la mia persona, che tu saresti stato l'amore della mia vita. Hai ragione, non siamo più io e te, ma non voglio far crescere nostro figlio in queste condizioni. Voglio una vita normale, Valentino e, sarai pure l'amore della mia vita, ma non credo che riusciremo a condurre una vita normale se resterai in questo giro.
Salvatore e Pietro non ti lasceranno mai andare via e tu tieni troppo a Carlo per farlo morire... Perciò vado via io. Non ti dimenticherò mai, ti amo.
Valeria. "

A Valentino si gelò il cuore quando terminò la lettera:
" È davvero finita? " pensò.
Si sedette sul letto e, con la lettera tra le mani, tentò invano di mettersi in contatto con Valeria, ma niente.

Andò al garage dove si trovavano sia Pietro che Salvatore:
<< Vi devo parlare. >>
<< Dici pure Valentí, vuoi un po' d'acqua? Non hai un bel aspetto. >> disse Pietro.
<< Tenete e leggetevi questa. >>, gli porse la lettera.
<<... Mi dispiace Valentino... Davvero... >> disse Salvatore.
<< Vuoi che la troviamo? Magari possiamo trovare un compromesso. >>
<< Non so neanche dove si trovi! Ho provato a contattarla, ma niente... Quindi adesso? Dovete rovinarmi ancora di più o mi lascerete in pace?! >>
<< Valentino, ci dispiace per tutto questo che stai passando, non avremmo mai immaginato che Valeria potesse arrivare a tutto questo... >> disse Salvatore, poi subito dopo Pietro scattò in piedi da dietro la scrivania e disse:
<< Chiama Carlo e fallo venire qui. >>
Poco dopo arrivò anche Carlo:
<< Che succede? >> chiese questo.
<< Succede che il tuo migliore amico, per pararti ancora una volta il culo, ha perso sua moglie e suo figlio. >> disse Pietro, era piuttosto serio e arrabbiato.
<< Valentino è sempre stato leale, sincero, rispettoso, l'esatto contrario di te. Tu sei un traditore, sai qual è la fine dei traditori. >> aggiunse, estraendo una pistola. Carlo deglutí e guardò Valentino:
<< Mi dispiace Valentí... Di averti rovinato la vita. Questo è quel che merito io, dí ad Angela che la amo e che l'ho sempre amata... Ti voglio bene, fratello. >> Pietro preparò il proiettile, caricò l'arma e sparò alla fronte di Carlo.
<< No!! >> urlò Valentino e, Pietro sparò anche a lui.
Era morto, un colpo secco al cuore e cadde a terra accanto al suo amico.

I due boss presero i loro corpi e li fecero portare alle rispettive famiglie per concedergli un funerale decoroso.
I genitori di Valentino telefonarono Valeria:
<< Ma tu sapevi? >> domandò sua mamma.
<< Sì... Ha preso in giro tutti quanti... >>
<< Si è condannato a morte lui... >>
<<...A-aspetta...che vuoi dire? >>
<< Valeria, Valentino è morto. >> disse seria sua mamma, lasciando Valeria impietrita.
<< Domani faremo i funerali... >> aggiunse Giovanna e chiuse la chiamata.

Valeria iniziò a piangere, non poteva crederci.
<< È tutta colpa mia! Se non avessi mai lasciato quella casa... Se non avessi mai fatto questo casino, Valentino sarebbe ancora vivo! >> Valeria si toccò la pancia e si rese conto di aver tolto a suo figlio la possibilità di avere un padre, si sentiva un mostro.

L'infermiera. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora