6: Il turno notturno.

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Appena arrivata a casa, Valeria crollò sul letto, era davvero stanca e aveva bisogno di riposare. A mezzanotte in punto si svegliò e iniziò a prepararsi per questa lunga nottata. Alle 00:15 Diego arrivò sotto casa di Valeria e, salita in auto, si recarono a lavoro. Valeria pensava che magari sarebbe stato un turno più tranquillo dato che la maggior parte dei pazienti era in pieno sonno... Peccato che così non fosse: molti pazienti nel loro reparto, avvertivano dolori molto forti mentre dormivano e quindi c'era il bisogno di assistirli più spesso, perché alle volte, nei movimenti, si staccavano le bende o altro. Erano le 00:45 e Valeria aveva già iniziato a fare su e giù per i corridoi come una pazza:
<<Iniziamo bene... >>pensò fra sé e sé. Verso le 5:00 ebbe un attimo di respiro e ne approfittó per prendere un ginseng alle macchinette. Nel momento in cui stava per berlo, le arriva una chiamata dalla stanza di Carlo: la ferita iniziava a prudergli e si era staccata un po' la benda a furia di grattarla. Valeria accorse nella sua stanza e sistemò il tutto da sola: era una parte ancora molto sensibile e non poteva restare scoperta per troppo tempo. Sistemato il tutto, tornò al suo ginseng, ormai freddo, e mentre stava per berne un altro, ecco che arrivò un'altra chiamata da un altro paziente. Questa scena si è ripetuta fino alle 8:00 del mattino. Valeria sembrava uno zombie, che però si ricompose quando vide che Angela e l'amico di Carlo varcarono l'ingresso:
<<Ehilà buon giorno! Mamma mia che faccia! >> disse Angela, sorridendo.
<<Buon giorno ragazzi... Eh, una nottataccia...>> rispose Valeria con un aria stremata.
<<Hai decisamente bisogno di un caffè! >> disse Angela scherzando
<<Veramente é dalle cinque che ci sto provando, ma ci ho rinunciato perché appena avvicinavo la tazza alla bocca, dovevo andare ad aiutare qualche paziente. >> rispose Valeria, ridendoci su
<<Mamma mia, ahahahahah! Io adesso vado a Carlo, cerca di prendere questo benedetto caffè, credo che la situazione sia più stabile e tranquilla. >> rispose Angela
<<Lo spero, guarda! Bene allora ci vediamo domani, per oggi ho finalmente finito, o meglio manca ancora mezz'ora... Mi prendo una camomilla al massimo, almeno come arrivo a casa, crollo sul letto. >> disse Valeria sorridendo
<<Angela io ho bisogno di prendere qualcosa pure, perciò al massimo ti raggiungo da Carlo. >> disse il ragazzo
<<Va bene, ci vediamo su. >> salutò Angela. Valeria e questo ragazzo si diressero ai distributori:
<<Camomilla allora? >> chiese questo ragazzo, sorridendo:
<<Eh mi sa proprio. Ma tranquillo faccio io! >> rispose Valeria, ma non fece in tempo ad inserire il denaro nel distributore che venne anticipata:
<<Sei lenta! Ecco a te. >> esclamò ridendo il ragazzo:
<<Eh è il sonno... Grazie mille, ma non dovevi! >> rispose Valeria:
<<Ma figurati.>> disse questo ragazzo, concludendo con un sorriso. Nonostante gli occhi stanchi di Valeria, riuscì a guardarlo bene: era davvero un bel ragazzo, con un viso molto delicato, occhi castani, sorriso magnetico e l'accento napoletano non molto accentuato, confrontandolo con gli altri compagni:
<<È ora.. Grazie davvero, la prossima volta sarò più veloce però.>> disse Valeria, guardando l'ora, erano le 8:25; poi il ragazzo rispose:
<<Ma figurati! Ah non mi sono presentato... Io sono Valentino. >>
<<Piacere di conoscerti. >> rispose Valeria con un gran sorriso:
<<Allora ci vediamo domani. Riposati bene. >> disse Valentino e, proprio in quel momento arrivò Diego:
<<Giorno... Mbè Valè é ora, finalmente... Sto crepando dal sonno.>> disse Diego, terminando con uno sbadiglio:
<<Buon riposo ragazzi, a domani.>> rispose Valentino e iniziò ad incamminarsi verso la stanza di Carlo. Saliti in auto, Diego disse:
<<Rimorchi persino negli ospedali! >> concludendo con una risata
<<Ma piantala, cretino! >> rispose Valeria, ridendo:
<<Non è un ragazzo brutto eh! >>
<<Diego!! La vu smett? >> rispose Valeria, allentando uno schiaffo alla spalla del suo amico:
<<Ok sto zitto. Allora, babbia, sentimi: mo dormiamo e quando ci alziamo ci sentiamo e decidiamo dove andare, va bene? >> propose Diego e Valeria annuì, era davvero stanca. Arrivati sotto casa di Valeria, lei scese dall'auto e si diresse verso il portone, quando stava per chiuderlo, sentì il suo amico che dall'auto la chiamava e, una volta affacciata:
<<Comunque non è male eh! >> gridò Diego, ridendo:
<<Mo ti tiro una scarpa in fronte!>> rispose Valeria e, subito dopo, Diego scappò con la macchina verso casa sua. Appena salita sopra casa, Valeria si buttò nel letto, crollò in un sonno molto profondo e sorrideva per le battute del suo amico: l'ha sempre presa in giro quando un ragazzo ci provava con lei, ma anche solo quando ne conosceva uno, però guai a chi la facesse soffrire; Diego si era sempre comportato come un fratello maggiore per lei e così avrebbe continuato a fare.

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