L'infermiera.

34: La notte in barca.

Valentino venne svegliato nel pomeriggio dalla forte vibrazione del suo telefono, però vide il numero di Carlo e rispose:
<< Carlú! >>
<< Fratmo! Ma che stai dormendo? >>
<< No no, tranquillo! Dimmi tutto! >>
<< Vuoi venire a prendere un caffè? T'aggia parlá... >>
<< Certo, ti passo a prendere tra venti minuti. >>.
Valentino prese la sua auto e andò a prendere Carlo a casa sua:
<< Fratmo! T'appost? >>
<< Sì sì Carlú... E a te? >>
<< Alla grande fratmo! Andiamo a prendere 'sto caffè, vai da Ruggiero. >>, Ruggiero era il loro bar, dove tanti anni prima si conobbero i due e divennero amici.
Ordinarono i due caffè e Valentino chiese:
<< Che succede? >>
<< Valentí, so che non dovrei nemmeno chiedertelo, ma è un favore da amico, non da collega... >>
<< Io e te siamo fratelli, chiedimi pure. >>
<< I Maestri ci hanno proposto un accordo, passare sotto di loro e ci avrebbero lasciato qualche piazza del centro di Napoli. >>
<< E voi che avete risposto? >>
<< Eh ci stiamo pensando... Non vogliamo lasciare Salvatore, ha fatto tanto per noi e questo sarebbe un colpo basso, lui e i Maestri sono sempre stati nemici... >>
<< Carlo, i Maestri hanno sempre voluto Forcella, vi vogliono fottere... Fossi in voi non accetterei... Ma non so poi le conseguenze... L'avete detto a Salvatore? >>
<< No, non ancora... >>
<< E diteglielo! Magari vedrà lui cosa fare... Salvatore ha diversi clan e regna a Scampia, ha alleati a Secondigliano e ad Aversa, potrebbe vedere lui. >>
<< Va bene Valentí, ti aggiornerò. Grazie per il consiglio. >>, disse Carlo abbracciandolo, poi aggiunse:
<< Noj sim frat, sì? >>
<< E cert! >>, rispose Valentino sorridendogli. Bevvero il caffè e riaccompagnò Carlo a casa sua, poi proseguì per casa di Valeria, sperando che si fosse svegliata. Suonò il campanello e lei lo aprí, si era appena svegliata:
<< Buon giorno bella addormentata. >>, disse Valentino dandole un bacio sulla fronte, lei gli rispose:
<< Buon giorno a te... Anzi buona sera. Hai l'odore di caffè... >>
<< Sì, sono andato al bar con Carlo. >>
<< Tutto bene? >>
<< Sì sì, tranquilla. >>, lei si avvicinò e, seduti sul divano, si appoggiò con la testa sul petto di Valentino:
<< Mica è successo qualcosa? >>, Valentino non sapeva cosa risponderle, se dirle la verità o no, ma vedendo come fossero andate le cose, le rispose:
<< Ma niente di che, abbiamo parlato un po' di tutto, come sta, cose varie... Mi ha chiesto un parere su una cosa sua... E gliel'ho dato... >>
<< Va bene, cose vostre... Basta che non ti tiri di nuovo lì in mezzo... >>
<< No piccola, tranquilla... >>, si diedero un bacio e lei balzò in piedi:
<< Vado a preparare le cose da portarmi in barca. >>, lui annuí e Valeria corse in camera sua a preparare un borsone con un cambio per il giorno dopo, dato che avrebbero dormito in barca e poi andò in bagno a prepararsi.
Dopo un paio d'ore, verso le 18:30, uscirono e si diressero al porto. Valentino mise in moto la barca e si diressero verso Positano. Arrivarono dopo un'ora più o meno, si fermarono in mezzo al mare e osservarono il tramonto, uno spettacolo mozzafiato. Più tardi attraccarono al molo, scesero e andarono a fare un giro. Valentino aveva prenotato in un ristorante per le 21:30, prima avrebbe voluto far fare una passeggiata a Valeria per Positano, fra negozi, bancarelle e vicoli. Qualcuno fermò Valeria chiedendole di fare una foto, avevano assistito alla puntata di Ciao Darwin della sera precedente, Valentino le disse:
<< Ora sei una vip? Fra poco ti chiamerà Barbara D'Urso per andare a pomeriggio cinque. >>, Valeria si mise a ridere e gli rispose:
<< Sono sempre io, tranquillo. >>, dandogli un bacio.
Giunta l'ora, andarono al ristorante e mangiarono tutto a base di pesce. Dopo la cena tornarono a passeggiare per il paese e notarono una festa ad un bar di un lido:
<< Andiamo a prendere qualcosa? >> chiese Valeria e Valentino rispose:
<< Sì, dai, ci sta. >> e si diressero lì.
Era pieno di gente, chi ballava, chi beveva e chi era in disparte a parlare con il drink in mano. Valeria ordinò un invisibile al maracuja e Valentino un Jack e cola e si dissero sulla spiaggia a passeggiare, lei si tolse i tacchi, altrimenti avrebbe arato la sabbia. Finiti i due cocktail ne ordinarono altri due e, sommati al vino bevuto al ristorante, l'alcool iniziò a fare effetto. Valeria reggeva molto bene l'alcool, ma Valentino un po' meno, infatti era più brillo di lei, poi si cullò del fatto che non avrebbe dovuto guidare la macchina, perciò un bicchiere di alcool in più non l'avrebbe ucciso mica. Si fecero le 4:00 e tornarono sulla loro barca. Il tragitto dal bar alla barca fu un po' "instabile" : Valentino barcollava un po' e si reggeva a Valeria, che indossava i tacchi, meno male che la barca non fosse lontanissima dalla loro posizione. Saliti in barca, Valentino scese nella cabina e chiese a Valeria di seguirlo; la iniziò a baciare appassionatamente e a spogliarla. Nel frattempo le diceva:
<< Mi sei mancata lo scorso sabato, piccola, non scappare più. >>
<< Tu non mentirmi più. >>
<< No, piccola, te lo prometto... Vieni qua ora. >>, si buttarono sul letto e continuarono a baciarsi, con i loro corpi attaccati e i loro cuori che battevano a mille. Un bacio dopo l'altro, una carezza dopo l'altra, li portarono a fare l'amore.
Dopo aver finito il tutto, Valeria andò a farsi una doccia e Valentino rimase sul letto, l'effetto dell'alcool stava iniziando a diminuire, ma aveva solo un po' di mal di testa; lei rientrò in camera e si sdraiò accanto a lui, si guardarono un po' negli occhi e lei disse:
<< Stavolta sei tu quello ubriaco. >>
<< No, cara, non sono ubriaco... Mi gira solo un po' la testa. >>
<< Vuoi qualcosa? >>
<< No no, sto benissimo così, però ora vieni più vicina. >>, si avvicinò a lui e poggiò il capo sul suo petto, poi lui le prese il viso e, guardandola, disse:
<< Ti devo dire una cosa... >>
<< Dimmi! >>, fece un lungo respiro, non avrebbe mai pensato di dire questa frase ad una persona, eppure:
<< Ti amo Valè. >>