11: in giro per Napoli.

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La domenica era il giorno libero di Valeria, infatti ne approfittó per riposarsi dalla settimana che era appena finita. Telefonò i suoi genitori, raccontando loro la serata trascorsa e, dopo tutti gli avvertimenti che le hanno dato, si mise a fare un po' di pulizie. Nonostante fosse mezzogiorno e non avesse fatto colazione, non aveva fame, infatti dopo aver finito il tutto, mangiò solo un'insalata; nel frattempo pensava a quanto le mancassero le braciole col sugo che preparava sua mamma la domenica mattina: da leccarsi i baffi! Si stese sul divano e ne approfittò per chiamare un po' le sue amiche; si raccontarono di tutto e Valeria parlò loro di Valentino e di quel che avesse fatto Claudio; proprio in quel momento suonò il campanello, era Valentino, così Valeria salutò le sue amiche e andò ad aprire:
<<Buon giorno principessa! >>
<<Giorno! Caffè? >>
<<No, vestiti, ti porto a berlo in un bar antico, é fra i pochi che fa il vero caffè napoletano secondo tradizione! Ti aspetto qui.>> e Valeria corse a prepararsi: era una bella giornata e ne approfittó per mettere una gonna, un tubino nero, con una blusa rossa e la giacca nera, con delle sneakers nere; finito il tutto, scesero le scale e salirono in auto. Valentino la portò in un bar nella galleria,  molto antico ed elegante, per prendere il caffè. Dopo poi fecero una passeggiata per il centro storico, c'era molta gente, fra turisti ed abitanti. Valentino propose a Valeria di andare a trovare Carlo e lei accettò, così s'incamminarono per la clinica, non distava molto dalla loro posizione. Appena entrarono, videro Angela, Carlo e altri due uomini, li stessi che vide Valeria qualche giorno prima e Valentino, alla loro vista, s'incupí:
<<Buon giorno.>> disse Valeria, sorridendo:
<<Buon giorno...>> rispose uno dei due uomini, fissando Valeria, poi riprese:
<<Ci vediamo Carlú. >> e poi uscirono dalla stanza. Valeria si sentiva di troppo, come se la sua presenza non fosse gradita e disse:
<<Ragazzi se dovete parlare di qualcosa che non mi riguarda posso uscire fuori, non è un problema. >>
<<Ma no Valè, tranquilla! Siamo felici di vederti. >> rispose Angela:
<<Siete sicuri? Non vorrei essere di troppo o invadente... >>
<<Valè, stai tranquilla. >> rispose Valentino, accarezzandole la spalla; Valeria chiese a Carlo come si sentisse e lui:
<<Bene Valè, grazie per essere passata anche tu. Be' com'è andata ieri? Hai visto che banda di matti che siamo?>> disse ridendo e continuarono a parlare della serata trascorsa:
<<La prossima volta però non devi mancare eh! >> si raccomandò Carlo e Valeria:
<<Certamente! Solo che sabato prossimo non ci sarò perché il giorno dopo é Pasqua e devo tornare a casa... Resterò per Pasqua, Pasquetta e anche il giorno dopo perché mio cugino si sposa. Mi aumenteranno il tirocinio per altri due giorni.>>
<<Tirocinio?>> chiese Angela, stupita:
<<Sì, non sono proprio assunta, resterò per tre mesi e poi tornerò in paese... >>
<<Ah... Be' allora godiamoci questi tre mesi! Quando sei arrivata? >> disse Carlo e Valeria rispose:
<<Domenica scorsa, ma il tirocinio l'ho iniziato il lunedì, il giorno prima che arrivassi tu. >>
<<Abbiamo tempo allora dai, fammi rimettere presto in forma. >> disse Carlo e Valeria, sorridendogli, rispose che avrebbe fatto l'impossibile per farlo tornare come nuovo. Rimasero a chiacchierare del più e del meno per un po', poi Carlo venne portato nella sala per medicarlo e, appena rientrò in stanza, rimasero un altro paio d'ore in compagnia. Verso le otto e mezza, Valentino disse:
<<Be' ci vediamo domani fraté. Noi siamo venuti a piedi Angela, il tempo di arrivare in centro a prendere l'auto e vengo. >>
<<Va bene, chiamami quando devo scendere... Ciao Valé e grazie della compagnia! Ci vediamo domani! >> rispose Angela, abbracciando Valeria,che rispose:
<<Ma che grazie, é un piacere! A domani ragazzi. >> uscì dalla stanza prima lei e poi Valentino, che però Carlo e Angela chiamarono di nuovo dentro, ma da solo, e gli chiesero curiosi:
<<Salvatore e Pietro domani sera ti vengono a lasciare un pacco, fatti trovare sotto casa di Carlo per le undici e mezza.>> disse Angela, Valentino annuì, e poi riprese:
<<E invece con Valeria? >>
<<Ciao uagliú, ci vediamo domani. >> Carlo e Angela si misero a ridere, anche Valentino rideva sotto i baffi. Uscito dalla stanza, notò che Valeria stesse parlando con il responsabile del reparto:
<<Sì, so che Diego andrà via sabato prossimo...>>
<<Al suo posto verrà un altro ragazzo, Matteo Levante, sarà il suo nuovo collega e avrete gli stessi turni. >>
<<Va bene, dottore. A domani e buona serata. >>
<<A lei, signorina Viola.>> Valentino la raggiunse e scesero giù per le scale, poi tornarono in centro per prendere la macchina. Mentre Valentino stava accompagnando Valeria, lei disse:
<<Hanno messo un altro ragazzo al posto di Diego.. Andrà via sabato prossimo e verrà un certo Matteo Levante... >>
<<Va via sabato? Allora dobbiamo organizzare una festa per salutarlo. Carlo lo stima molto e gli deve l'occhio.>>
<<Diego non ama molto le cose troppo impegnative, magari qualcosa di semplice? Pure perché io sabato pomeriggio, per le sette, ho il pullman per Foggia.>>
<<Ah...e va bene me la vedo io. Ti accompagno alla stazione poi? >>
<<Grazie Vale. >> disse Valeria, sorridendogli. Giunti sotto casa sua, Valentino disse a Valeria:
<<Aspettami qua, non cambiarti, voglio farti vedere una cosa. Torno subito. >> e sfrecciò via, verso la clinica per andare da Angela. Valeria non sapeva che pensare o cosa dire:
<<Che sarà mai? >> si chiese.

L'infermiera. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora