Le due giornate lavorative di Valeria scorsero velocemente, ma la stancarono in una maniera assurda. Meno male che lei il venerdì facesse solo la notte e che avrebbe avuto tutta la giornata per riposarsi. Arrivato venerdì, Valeria si svegliò per le 15 dopo tutto il turno notturno; telefonò Valentino:
<<Vale... Mo mi sono svegliata. Che dobbiamo fare allora? >>
<<Buon giorno allora! Senti, Valé, gli altri sono impegnati, lavorano oggi, se vuoi usciamo io e te...è una bella giornata, potremmo andare ad Amalfi. >>
<<Sì, mi piacerebbe molto! Non ci sono mai andata. Allora a che ora? >>
<<Io ho già pranzato, mangia qualcosa e poi ti vai a preparare... Io finisco di studiare e poi, quando sei pronta, chiamami. Va bene? >>
<<Va bene, facciamo così allora. >>
<<Va bene, a dopo. >>.
Valeria pensava ancora a quello che le avesse suggerito Diego, forse avrebbe dovuto farlo, ma poi si ricordò che il giorno dopo lui sarebbe andato via. Mentre cucinava, ne approfittó per fare il giro delle telefonate: genitori, nonni, amici e amiche; si stava organizzando con il suo gruppo per la Pasquetta, sui messaggi Valeria scrisse:
<<Quindi, dove si va? >>
<<Andiamo in campagna da Alessandro, ma ho saputo che fanno pure una festa nel pomeriggio a Barletta, di fronte al castello.>>rispose la sua amica:
<<Bell! E andiamo? >>
<<Assolutamente sì! Che domande?? Prepariamo il cambio alle nostre case e poi andiamo! >>
<<Non vedo l'ora! Solo che io arrivo in paese il sabato pomeriggio, per le sette e mezza... Mi anticipi i soldi e te li do dopo? >>
<<Valé, i soldi sono l'ultimo pensiero, basta che ti muovi a tornare... Ci manchi! >>
<<Anche voi... Sabato ci vediamo! >>
<<Sì! A proposito, preparati psicologicamente: sabato sera si va a Trani! Il vecchio e il mare hanno ripreso le serate! >>
<<Sì, ma io vorrei andare alla veglia con mamma prima... >>
<<E dopo la veglia andiamo! Tanto lì iniziano tardi, si sa!>>
<<Eh va bene! Se baila! >>
<<No... Se beve! >>
<<Ahahahah, anche! Amore io ti devo lasciare. Ci sentiamo! Un bacio! Salutami gli altri! >>. Chiuso il telefono, Valeria pranzò e, subito dopo, andò a prepararsi per il pomeriggio con Valentino. Indossò un pantalone bianco con la banda laterale nera, un top con lo scollo dritto nero, una giacca di pelle nera, sneakers nere, borsa rosa e occhiali da sole con le lenti rosa. Chiamò Valentino e, arrivato davanti alla sua porta:
<<Ti sei ripresa? >>
<<Sì, tranquillo. >> rispose Valeria, sorridendogli:
<<Andiamo, mio padre oggi mi ha lasciato il mezzo. >>
<<Cioè? >>
<<Vieni in garage e lo vedrai. >>, Valeria obbedí. Scesi in garage, Valeria spalancò gli occhi: era una Bentley. Valentino iniziò a ridere per la sua faccia:
<<Be'? Ti piace? >> Valeria non riusciva a parlare, non ne aveva mai vista una dal vivo; Valentino riprese:
<<Dai sali! >>.
Una volta partiti, Valeria impostò la playlist del viaggio: ci sarebbe voluta un'ora e mezza, almeno l'avrebbero trascorsa ascoltando buona musica.
Valeria guardava Valentino, era davvero di un'eleganza e di una classe allucinante; la sua voce la rilassava, era una sorta di calmante per lei, il suo profumo la faceva impazzire, era Blu di Bulgari, il suo preferito, poi lei ha sempre avuto un debole per i ragazzi eleganti, anche se il suo ex non lo era, anzi, era l'esatto contrario di Valentino. Lui si accorse che lei lo stesse guardando, girò la testa di scatto e lei abbassò lo sguardo, poi le chiese:
<<Che c'è? >>
<<... Nulla, Vale... Stai bene così. >>
<<È l'effetto della Bentley. >> rispose ridendo, poi le prese la mano e la mise sul cambio, insieme alla sua; si guardavano e sorridevano: si volevano, ma non era ancora il momento giusto.
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L'infermiera.
Чиклит> > e, prendendo il suo viso fra le mani, disse: >, fu così che si lasciarono prendere dalla passione, un vortice di emozioni che pensava di aver perduto per sempre. © ~~~~~~~~~~~~~~~~~ Valeria é una ragazza di 23 anni pugliese che, grazie ad un ti...