26: Compleanno.

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Il sabato mattina Valeria si diresse a lavoro con la circolare, giunta lì il chirurgo le comunicò che avrebbe dovuto fare delle medicazioni affiancata dal collega Matteo Levante; di ciò non ne era molto entusiasta, ma non ci diede più di tanto peso, aveva ancora la testa alla notte appena trascorsa con Valentino. Iniziarono con il primo paziente, Matteo non le staccava gli occhi di dosso, ma lei era molto concentrata sul suo lavoro, perciò ignorò i suoi sguardi. Al termine di tutte le medicazioni, Valeria:
<<Bene, per oggi abbiamo finito. Io ora vado. Buon week-end. >>
<<Valeria, aspetta... >>, lei si voltò verso di lui:
<<Sì? >>
<<Volevo chiederti scusa se sono stato così schietto quel giorno... >>
<<Va bene, scuse accettate... Ora devo andare. >>
<<... Però, se volessi, l'offerta è valida ancora... Sei molto bella e intelligente... Sei una persona interessante e mi piacerebbe conoscerti al di fuori dell'ospedale. >>
<<Grazie per i complimenti, ma io qui vengo per lavorare, non per conoscere nuove persone... E poi, grazie, ma non sono interessata... Ora, se non le dispiace, devo andar via.>>
<<...Prima o poi ti farò cambiare idea.>> disse Matteo, prendendola per il braccio e Valeria:
<<Hai tre secondi per lasciarmi il braccio.>>, continuava a tenerla per il braccio, perciò lei, avendo fatto anche Krav Maga, fece una piccola mossa, spezzandogli il braccio, poi, guardandolo negli occhi:
<<Prova a toccarmi di nuovo e vedi che ti succede. >>; lei andò a riferire il tutto al responsabile di reparto:
<<Dottore, io sono qui per lavorare, non per stare a combattere con dei medici che si comportano come dei ragazzini con gli ormoni a mille. >>
<<Mi spiace molto per l'accaduto, signorina Viola. Ha fatto bene a comunicarmelo, le assicuro che prenderò provvedimenti. Arrivederla.>>
<<Buona giornata, dottore. >>. Arrivò a casa sua, pranzò e telefonò Diego, per raccontargli dell'accaduto, ma non rispondeva al cellulare:
<<Starà lavorando... >> pensò, così si risposò per la sera. Valentino la telefonò verso le 17:30, dicendole:
<<Valè ma che è successo oggi a lavoro? >>
<<Scendi che te lo spiego. >>. Valentino entrò preoccupato in casa, pensando che lei si fosse fatta male:
<<Papà oggi era venuto a prendere delle cose che aveva dimenticato mamma e ha sentito che due infermieri avessero litigato...>>
<<Allora... Ti spiego, però tu cerca di stare calmo, ok? >>, Valentino annuì e Valeria:
<<Matteo e io oggi abbiamo dovuto lavorare insieme, ce l'ha ordinato il chirurgo... Non mi staccava gli occhi di dosso, ma io lo ignoravo, ero concentrata sul mio lavoro... Poi, alla fine della giornata, stavo andando a consegnare le carte al medico e lui mi ha chiesto scusa per come si era posto l'altra volta, io gli ho detto che accettavo le sue scuse e stavo andando via, poi ha ricominciato con la storia di vederci, che mi trova interessante e che vorrebbe conoscermi fuori dall'ambito lavorativo... >>, Valentino stava iniziando ad innervosirsi:
<<...poi io ho detto che non mi interessasse conoscerlo perché io lì lavoro e non faccio altro, poi mi ha afferrata per il braccio e mi ha detto che prima o poi mi avrebbe fatto cambiare idea... Non mi lasciava il braccio e, per levarmelo di dosso, ho usato l'autodifesa e... >>
<<E...? >>
<<... E gli ho spezzato il braccio. >>, Valentino rimase con gli occhi aperti, poi iniziò a ridere, immaginando Valeria che facesse Krav Maga a Matteo, anche Valeria iniziò a ridere:
<<Sono andata dal dottore e ho fatto la segnalazione, ha detto che prenderà provvedimenti... >>, lui si alzò in piedi e si avvicinò a lei:
<<Dovrei aver paura di te, ah piccola ninja? >>
<<Non farmi arrabbiare. >> rispose facendo la ceratura che faceva impazzire Valentino:
<<Che paura... >>
<<Ti faccio male eh... Non provocarmi. >>
<<Mh... E se lo facessi? >>, domandò Valentino mordendosi il labbro inferiore:
<<Andrebbe a finire male.>>
<<Vediamo!>>, iniziarono a baciarsi e... Altro.
Alle 20:00 Valeria andò dalla parrucchiera per farsi un'acconciatura; terminò verso le 20:45 e si fece i capelli raccolti im una coda di cavallo alta e le ciocche dei chiuffi sciolte e lisce. Aprí il regalo di Victoria's Secrets che le aveva regalato Valentino: era un completino della nuova collezione, bianco e in pizzo, con reggiseno push-up con la "V" dorata in mezzo alle coppe e lo slip modello perizoma, anch'esso in pizzo bianco e le "V" dorate ai lati. Valeria indossò il tutto e si guardò allo specchio: le stava molto bene, era sexy ma allo stesso tempo molto elegante. Si truccò e indossò l'abito che Carmela le avesse regalato, con il completo della swarovski. Si fece una foto e la spedì alle sue amiche, a sua madre e a Sara. Quest'ultima la telefonò subito:
<<Valé sei troppo bona! Ma quella collana e quegli orecchini? >>
<<Me li ha regalati Valentino... Sono bellissimi! Mi ha anche regalato un completino di Victoria's Secrets... È meraviglioso! Poi ieri eravamo in giro per Napoli, siamo andati da La Perla e ha fatto mettere la V sullo slip. >>
<<Ahahahah, che pazzo! Mado cessa, non vedo l'ora di vederti! >>
<<Anch'io! Domani è qua! >>
<<Sì! Com'è andata oggi a lavoro? >>
<<Ehm... Bene, però ho spezzato il braccio ad un mio collega. >>
<<Cosa?! Ma sei pazza!? >>
<<Sara mi stava strattonando perché io ho rifiutato di uscire con lui, mi aveva afferrata per il braccio... >>
<<Ma questo è un maniaco! Stai bene? >>
<<Io sì, lui un po' meno...>>,dall'altro capo del telefono, Sara aveva iniziato a ridere come una cretina, poi guardando l'ora, Valeria disse che avrebbe dovuto chiudere, erano quasi le 22:30. Valentino andò alla porta di Valeria con un mazzo di fiori in mano, che fece cadere a terra quando lei aprí la porta:
<<Wow! Fatti vedere! >>, disse lui facendola girare:
<<Sei bellissima... E il mio regalo? >>
<<Ce l'ho addosso... Tu e queste V! Ahahahah! >>
<<Meglio lasciare il mio marchio. >> rispose ridendo e facendole l'occhiolino, poi le disse all'orecchio:
<<Non vedo l'ora di vedertelo addosso... E poi togliertelo... Ora andiamo dai! >>. Arrivarono sulla barca verso le 23:00, era tutto buio e, quando Valeria arrivò sul ponte, riaccesero le luci e vide uno striscione con scritto:
<<Quando avrai bisogno, noi ci saremo! La distanza è relativa, il sentimento no e non esistono kilometri capaci di dividerci. Buon compleanno, Valè! >>, era una scrittura già vista, ma non riuscì a mettere a fuoco poi, quando uscirono tutti allo scoperto, Valeria vide che non c'erano solo il gruppo di Napoli, ma che ci fossero anche tutte le sue amiche e i suoi amici! Iniziarono urla, abbracci, baci, Angelica, che era molto più bassa di Valeria, le saltò in braccio:
<<Amò! >>
<<No, ma io non ci credo... >>, Alfredo da dietro le abbracciò. Valeria era felicissima! Poi vide anche Diego e Monica, Pamela e le altre da Milano... Erano tutti lì, tutti per lei. Il merito era di Valentino, aveva contattato tutti per organizzarle questa sorpresa e riuscì, infatti Valeria:
<<Valentí, io non so come ringraziarti!>> disse abbracciandolo e lui:
<<Piccola, per te questo ed altro. >> e le diede un bacio sulle labbra. Iniziarono le presentazioni e, subito dopo:
<<Be', uagliò... >>, disse Valentino accendendo la musica:
<<... Possiamo iniziare adesso! >>. Iniziarono tutti a ballare e a divertirsi. A mezzanotte Valeria e Alfredo stapparono lo spumante e Angelica e Pamela portarono le torte dei due festeggiati. Iniziarono le foto, prima dei due insieme e poi con tutti gli altri. Valentino fu l'ultimo a fare la foto e sussurrò a Valeria:
<<Dopo, quando finiamo tutta la festa, vieni giù in cabina che c'è un'altra sorpresa per te. >>
<<Ancora? Sei pazzo!>>
<<Di te. >>. Continuarono a ballare fino a quando Alfredo fece mettere una bachata da ballare con Valeria: quando erano più piccoli impararono a ballare i latino-americani. Valentino si divertí a vederli ballare e, soprattutto, era felice di vedere Valeria così contenta. La serata proseguì fino alle 3:30, poi tutti iniziarono ad andar via, salutarono Valeria e Valentino e vennero riaccompagnati al porto e, successivamente, alla stazione. Rimasero da soli e Valentino:
<<Sí bell come Napule. >>, le accarezzò il viso e si baciarono, poi mise alla cassa una canzone da ballare con lei, cioè "Tappeto di fragole". Dopo averla finita, si diedero un bacio e Valentino la prese in braccio, portandola nella cabina. Aveva preparato la stanza con tanti petali e candele, al centro del letto c'era la scatoletta della swarovski che Valeria non aprí la settimana precedente; la prese in mano Valentino e disse:
<<Prima che tu la apra... Vorrei che tu sapessi una cosa... >>
<<Dimmi pure... >>, Valentino avrebbe voluto dirle tutta la verità su di lui, ma non ci riuscì, sapeva che avrebbe rovinato il momento, così decise di dirle altre cose che sentiva:
<<... Ricordi quando ti arrivarono dei fiori in ospedale, che non sapevi chi fosse il mittente? Quello ero io... Oppure, quando, a casa tua stavamo parlando di esperienze passate e io ti dissi che sono rimasto colpito dalla bellezza di una ragazza con cui però non ero uscito? Quella ragazza eri tu Valé... É dal primo momento che ti ho vista in stanza di Carlo in ospedale che sono rimasto colpito da te. Ogni giorno, aspettavo che tu venissi in quella stanza, per vederti, anche solo per poco, ma avevo bisogno di vedere il tuo viso. Ti ho presentato alla mia famiglia, quando nessuna aveva mai varcato la porta di casa mia... Poi siamo stati a Milano insieme, nel camerino, solo io e te, che avevi addosso solo quella vestaglia in seta e da sotto non voglio immaginare, so solo io quello che avrei voluto farti... Quando uscivamo da soli, non puoi immaginare quanto io avessi voglia di baciarti, di sentirti mia... E quando mi hai baciato sabato scorso, io sono rimasto scioccato, anche se un po' mi dispiaceva per il fatto che tu fossi ubriaca... Poi ti sei spogliata... Tu non immagini quanto sia sexy, ma questo già lo sai... Poi qui, esattamente una settimana fa abbiamo scelto insieme di andare oltre e per me è stato bellissimo, ecco... Sappi che per me era qualcosa di più di un semplice rapporto...poi da lì, per me è iniziato tutto...sei diventata una droga per me e sei l'unica sostanza di cui io mi farei.>>, Valeria gli sorrideva e aveva il cuore che gli batteva forte, non avrebbe mai immaginato che provasse tutte queste emozioni per lei:
<<Non so cosa tu mi abbia fatto Valè... Ma mi sto innamorando di te. >>, terminata quella frase, Valentino aprì la scatola, era un anello con un enorme cristallo swarovski sopra e intorno tanti altri piccoli cristalli, placcato in oro da 24K; Valeria spalancò gli occhi e mise una mano davanti alla bocca:
<<Oddio Vale...é bellissimo... >>
<<Dammi la mano... >>, gliela porse,
<<Vuoi essere mia? >>, lei non sapeva cosa rispondere, era senza parole e cercò di dire:
<<S-sì! Sì! >>, gli saltò addosso e iniziarono a baciarsi, poi lui le mise l'anello al dito:
<<Quindi ora sei ufficialmente mia?>>
<<Direi di sì... Ma Vale... Come faremo quando tornerò a casa? >>
<<Una soluzione la troviamo... Magari ti chiedono di restare in clinica e lavorerai lì...ma proviamoci Vale... Dico davvero. >>, lei era ancora incredula di quello che fosse successo, ma decise di volerci provare ugualmente. Dato che erano già le 4, Valentino e Valeria, andarono a casa, ma:
<<Non ti ho ancora vista con il mio regalo... >>
<<Giusto... Allora fai una cosa, vai in camera da letto e aspettami lì.>>, lui obbedí e aspettava che Valeria arrivasse. Dopo circa cinque minuti, lei entrò in camera da letto con indosso solo l'intimo e i tacchi a spillo:
<<Pensavo di fare un ballo solo per te... >>
<<Vediamo allora.>>, lui si mise in piedi e si misero a ballare una bachata molto sensuale, poi non le resistette più, la prese in braccio e si buttarono sul letto:
<<Diciamo che ho scelto bene... >>
<<Molto bene... È bellissimo... >>, Valentino la girò a pancia in giù e, avvicinandosi all'orecchio di Valeria, le sussurrò:
<<Buon compleanno, piccola. >>.

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