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Da quel momento, Valeria e Valentino decisero che avrebbero iniziato una vita da conviventi, d'altronde lui era quasi sempre a casa di lei, per svariate ragioni. La mattina seguente ognuno proseguì per i loro impegni giornalieri, Valeria andò in ospedale per iniziare i suoi turni e Valentino continuò con lo studio della tesi. Verso mezzogiorno, Carlo lo chiamò sul telefono:
<< Valentí, buon giorno! >>
<< Ehi Carlo! Buon giorno! Dimmi. >>
<< Ci possiamo incontrare un attimo? >>
<< Fra dieci minuti sono da te. >>.
Valentino andò a casa di Carlo:
<< Ciao Valentí...Carlo ti aspetta nel salone. >> disse Angela e lui:
<< Ciao Angela... Grazie. >>, proseguí nel salone, dove c'erano Carlo e Salvatore:
<< Buon giorno... Che succede? >>
<< Carlo mi ha detto dei Maestri, della loro proposta, e del tuo pensiero a riguardo... Bravo Valentí, sei stato sveglio... >>
<< Grazie Salvatore. >>
<< Ti ho fatto chiamare perché Carlo mi ha detto di Enzo Esposito... >>, fece una breve pausa, lasciando un silenzio tombale nella stanza, poi Carlo:
<< Salvatò, Valentino è fidato e lo sai. >>
<< Certo, lo so benissimo. Ma ora ditemi, ragazzi, possiamo rischiare di mandare tutto a monte per una ragazza? Siamo rivali, è vero, ma abbiamo un accordo di pace...>>
<< Salvatore, io gli ho detto che non sono un infame, ed è lo stesso che dico ora a te, io terrò la bocca chiusa. Lui mi ha minacciato, dicendo che avrebbe fatto del male a Valeria se mai mi fossi permesso di dire qualcosa, ma avete tutti la mia parola sul mio silenzio. >>
<< Valentí, io me lo auguro per te... Stavo pensando magari di vederlo e di ufficializzare questo accordo. Che ne pensate? >>
<< Non saprei... Io ho detto che sono uscito dal clan, non appartengo più al Sistema, perciò forse potrebbe pensare che io gli abbia mentito. >>
<< Come preferisci, se vuoi andiamo insieme, se no lasciamo le cose così come stanno. >>
<< Lasciamo tutto così. >>
<< Va bene. Ci vediamo al magazzino, per parlare di affari. >>.
Dopo quel colloquio, Salvatore lasciò la casa, lasciando solo Valentino e Carlo nel salone:
<< Io e Valeria abbiamo deciso di iniziare a convivere. >>
<< Eh? >>
<< Hai sentito bene. >>
<< Valentí è fantastico! Questa sì che è una bella notizia! >>, disse Carlo sorridendo e l'abbracciò, poi aggiunse:
<< Sono felicissimo per voi due, credimi! E i vostri che hanno detto? >>
<< Eh, non lo sanno ancora... Stasera io e lei lo diremo ai miei e poi quando andrà a casa sua lo dirà ai suoi, ovviamente non sa che le faremo la sorpresa. >>
<< Speriamo bene... E al matrimonio quanto manca? >>, disse Carlo scherzando, infatti i due iniziarono a ridere, poi Valentino:
<< Con calma! Una cosa alla volta ahahahah! >>.
Dopo aver finito di parlare con Carlo, Angela chiese a Valentino se volesse pranzare con loro e rimasero lì, tutti e tre, dando la bella notizia anche a lei, che ovviamente fece i salti di gioia, adorava Valeria e le voleva molto bene. Avvisò Valeria del pranzo e si diedero appuntamento per la sera a casa di Valentino, per dare la notizia anche ai suoi genitori.
Valeria tornò dal lavoro verso le 20:00 e sarebbe dovuta andare a cena dai genitori di Valentino verso le 21:00; si diede una rinfrescata e si rilassò un po', mentre Valentino stava finendo di studiare la sua tesi. Verso le 20:30, lui salí a lavarsi (i suoi vestiti erano ancora a casa sua), e Valeria continuò a prepararsi per poi raggiungerlo. Lei era molto agitata, aveva paura che qualcosa andasse storto, soprattutto quando avrebbe detto il tutto ai suoi genitori; arrivata a casa di Valentino, fece un respiro profondo e raggiunse la famiglia nella sala da pranzo. Giovanna aveva preparato gli spiedini di gamberoni e seppie arrostiti e l'insalata di polpo. Lei e Valentino si guardarono, erano entrambi agitati ma decisi, sua mamma chiese:
<< Allora? Cosa dovete dirci? >>
<< Dunque... Voi siete stati i primi a notare il mio forte interesse verso Valeria, ad essere stati messi al corrente della nostra storia... Forse è prematuro, però noi vogliamo farlo... >>
<< Non dirmi che volete sposarvi!? >>, disse suo padre scherzando e Valeria:
<< No no, tranquillo! >>
<< Aspettate un bambino? >>, chiese sua madre e Valentino:
<< Ma no, o almeno non ancora! >>
<< E allora diteci, ragazzi. >>, fece un respiro profondo e Valentino buttò fuori:
<< Io e Valeria vogliamo vivere insieme. >>, i suoi genitori si erano ammutoliti, pensarono di aver capito male:
<< Vivere insieme? >>
<<... Sì. >>, rispose Valeria:
<< Ragazzi, sapete che questa è una cosa seria, molto seria vero? Non è un matrimonio, è vero, ma quasi! Poi, Valeria, tu sai che noi ti amiamo come se fossi nostra figlia, ma ti sei accertata di poterlo fare? Nel senso hai chiesto ai tuoi un parere e, soprattutto, ti sei accertata che può venire un'altra persona nel tuo alloggio durante il tirocinio? >>
<< Venerdì sera dovrò andare a casa mia per via della promessa dei miei cugini, perciò glielo riferirò lì, di persona.. Per quanto riguarda il tirocinio, no non mi sono accertata di questo... Nel caso non si potesse, vorrà dire che aspetteremo, però, davvero, vogliamo iniziare una vita insieme. >>, Valentino le sorrideva, era felicissimo di sentirle dire queste parole, anche i suoi genitori erano felici, stupiti, ma comunque felici per loro, così Giovanna disse:
<< Se ne siete sicuri e se realmente siete felici di questa scelta, allora va bene... Siamo felici per voi e avrete tutta la nostra disponibilità per qualsiasi cosa. >> i due ragazzi le sorrisero:
<< Grazie mamma, è molto importante per noi. >>; proseguirono la cena a parlare di come avrebbero voluto la loro casa, come stesse andando il lavoro di Valeria, come se la sarebbero mantenuta e altro. Verso le 23:30 Valeria ricevette una telefonata dal suo datore di lavoro:
<< Pronto, dottore? >>
<< Buona sera, Signorina Viola, l'ho per caso svegliata? >>
<< No no, si figuri. É successo qualcosa? >>
<< Senta, stavo controllando i dati dei pazienti, le carte riguardanti il suo tirocinio e altro, vorrei che domani mattina venisse nel mio studio qui in ospedale, le vorrei parlare. >>
<<  Sono a sua disposizione, dottore. A che ora? >>
<< Per le 11:30? >>
<< Ve benissimo. A domani, dottore. >>, chiuse la chiamata e, rivolgendosi ai genitori di Valentino:
<< Be', grazie di tutto... Ora scusatemi ma devo andare a dormire, il dottore mi ha dato un appuntamento domani mattina e devo alzarmi prima... >>
<< Vai pure, Vale... Grazie a voi della compagnia. >>, rispose Giovanna, poi si alzò e l'abbracciò, il marito fece lo stesso e Valeria continuò a ringraziarli per tutto. Valentino salutò i suoi genitori e scese con Valeria a dormire.
Il mattino seguente, come richiesto dal dottore, Valeria si recò nel suo studio alle 11:30, bussò ed entrò:
<< Buon giorno, dottore. >>
<< Buon giorno, Signorina Viola. Prego si accomodi. >>, Valeria si sedette alla sedia di fronte a lui:
<< Allora... Devo dire che ha fatto molti progressi da quando è qui, signorina, le faccio i miei più sinceri complimenti. >>
<< Grazie, dottore. >>
<< Le vorrei proporre un accordo. >>
<< Dica pure. >>
<< Un mio caro amico, il Dottor Catalano, dirige l'ospedale Santa Rita, sempre qui a Napoli, ma ad Arenaccia, ha bisogno di infermieri e gli ho segnalato lei, sottolineando che sia fra i miei migliori infermieri qui, solo che, non per cattiveria o perché non vi voglia, ma qui ne arriveranno altri per via dei tirocini e concorsi, ma lì c'è molto bisogno di personale dato che stanno ingrandendo l'ospedale. Gli ho lasciato i suoi recapiti, in modo da poterla contattare, dovrebbe telefonarla in questi giorni, perché ha detto che vuole immediatamente conoscerla e offrirle il lavoro. >>
<< Grazie dottore! Davvero! >>
<< Se lo merita, è sveglia, intraprendente e ama il suo lavoro, per questo l'ho segnalata. >>
<< Va bene dottore, non la deluderò. Mi metto subito a lavoro. >>
<< Certo. Buon lavoro signorina. >>, Valeria uscì dal suo studio incredula e felicissima, era proprio quel che ci voleva per il suo futuro con Valentino. Iniziò a lavorare subito, verso le 12:30, in modo da finire un'ora prima, dato che si trovava con più ore per via delle operazioni in cui assistette il chirurgo, facendole finire più tardi il lavoro. Terminò il tutto alle 20:00 anziché le 21:30, Valentino la stava attendendo a casa sua, cercando qualche b&b nel suo paese per farle la sorpresa. Lei rientrò alle 20:30:
<< Amore! >>
<< Amò, sono in cucina... >>, disse Valentino spegnendo il computer:
<< Già qui? >>
<< Esatto... Dobbiamo festeggiare! >>
<< Che cosa? >>
<< Resterò a Napoli dopo il termine del tirocinio! >>
<< Cosa? >>
<< Sì! Un medico di un ospedale qui a Napoli ha contattato il mio datore di lavoro, il dottore con cui ho parlato ieri sera, e ha detto che ha bisogno di personale e gli ha dato il mio nominativo! A breve mi telefonerá. Sono felicissima! >>, disse Valeria abbracciando Valentino:
<< Sono felicissimo, finalmente! >>
<< Sì! Potremo avere il futuro che vogliamo, amore! >>, si diedero un bacio e Valeria aprì una bottiglia di prosecco e brindarono:
<< A noi. >>
<< A noi, piccola. >>.

L'infermiera. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora