Nel caos delle strade di Napoli, nessuno sentí il gran botto che fece quando Claudio venne investito. Il mattino seguente, Valeria si recò a lavoro e rimase scioccata alla vista della notizia nella tv della hall:
<<Bagni di sangue a Napoli, negli ultimi giorni sparatorie ed incidenti, dieci morti fra cui tre cinquantenni e i restanti sono ragazzi con età fra i 19 e i 26 anni. L'ultima morte recentessima risale alla scorsa notte, a Posillipo, un ragazzo è stato investito da un auto ed è morto sul colpo, urtando il retro del capo a terra, non si sa il movente di questo gesto; il ragazzo, Claudio Lapiccirella, residente a Cerignola, aveva 23 anni, attualmente il suo corpo è ancora in obitorio, ma verrà presto trasportato nella sua città natale per i funerali. >>;
"CLAUDIO LAPICCIRELLA", rieccheggiava la voce della telecronista nella mente di Valeria; rimase immobile, incredula. Chiese ai suoi colleghi se il corpo del ragazzo fosse lì e chiese di vederlo. Andò in obitorio e lui era lì, era davvero lui. C'era la sua famiglia, che Valeria salutò e diede le condoglianze. Lei studiava il suo viso, non poteva essere davvero lui, il ragazzo che la sera precedente era stato con lei, dicendosi addio, ma non si aspettava di certo la sua morte. Rimase un po' in obitorio con la famiglia di Claudio, poi tornò a lavorare, ma era ancora molto scioccata.
Nel frattempo, Valentino era a casa sua e anche lui stava ascoltando la notizia, in quell'istante lo telefonò Carlo:
<<Dimmi. >> disse Valentino e Carlo rispose:
<<Vieni a casa, dobbiamo parlare di alcune cose. >>
<<Arrivo. >>;
arrivò da Carlo con lo scooter, avrebbero dovuto parlare delle notizie al telegiornale:
<<Hai visto? >>
<<Sì... Però, Carlo, non mi aspettavo lo ammazzassi... dobbiamo fermarci un attimo...non ci metteranno molto ad arrivare a noi se continuiamo così...fermiamo un po' con gli omicidi e concentriamoci sulle piazze. >>
<<Sì, io sono d'accordo. Troppo movimento non va mai bene... Tu piuttosto, ne hai parlato con Valeria? Guarda che se dovesse uscire la notizia, lei la vedrebbe e non ti perdonerebbe mai di averglielo nascosto... Poi, Valentí, siamo noi a fare il lavoro sporco, tu dirigi con me e gli altri, ci fai da tramite negli accordi, ma non fai nulla di estremamente scandaloso! Perciò stai tranquillo e spiegaglielo con calma. >>
<<Ci provo... Ci sentiamo dopo Carlú. >> e Valentino andò via a prendere Valeria.
Arrivato nel parcheggio, Valeria salì in auto:
<<Ehi Vale... >>
<<Ciao piccola. >>, le diede un bacio sulle labbra, poi chiese:
<<Cosa c'è? >>
<<Hai visto i notiziari? >>
<<Riguardo Claudio? >>
<<Sì, l'hanno investito, dietro casa! >>
<<Sì, ho visto... Ma è stato un incidente o è stato voluto? >>
<<Non si sa ancora... Il suo corpo era qui, in clinica, infatti c'erano i suoi genitori... Io lo sono andata a vedere e, davvero, non ci credo ancora... Ceh Vale, avremmo potuto esserci noi al suo posto ieri! Era appena uscito da casa mia. >>
<<Eh Valè... Oramai è andato, mi spiace...>>.
Pranzarono insieme a casa di Valeria, aveva preparato la pasta col pesto e un po' di salsiccia; Valentino le chiese:
<<Cosa ti va di fare stasera? >>
<<Pizza da Carlo? >>
<<Ci sta, dopo scrivo agli altri e ti faccio sapere cosa dicono. >>
<<Va bene... Vuoi altro? >>, Valeria era in piedi vicino a lui, stava togliendo i piatti, ma Valentino la prese e rispose:
<<Sì, a te. >>, si sorrisero e si diedero un bacio; in quell'istante stava tornando in mente quello che Carlo gli avesse detto, non riusciva più a stare con questo macigno sullo stomaco, allora si decise e glielo disse:
<<Valè... Ti devo dire una cosa. >>
<<E dimmi. >>, Valeria stava lavando i piatti:
<<No Valè... È una cosa seria, quando finisci ci mettiamo uno di fronte all'altra e parliamo. >>
<<Va be', come preferisci tu. >>.
Finito il tutto, Valeria andò sul divano accanto a Valentino:
<<Allora? Cosa succede? >>
<<Dunque... >>, fece un lungo respiro, le prese le mani e cominciò:
<<Questa è una cosa che avrei dovuto dirti già da tempo, ma che non l'ho fatto, per la paura di perderti. Prima che tu pensi che io ti abbia preso un anello o abbia fatto tutte le sorprese solo per "fregarti" o prenderti in giro, sappi che sono cose che sono state fatte con il cuore e per trascorrere del tempo insieme, per conoscerci meglio per poi giungere a quel che siamo ora. >>, fece una pausa, poi riprese:
<<Non ti ho raccontato tutto di me, un dettaglio l'ho preferito tralasciare, ma è giusto che tu lo sappia... Io studio economia, é vero, sto per prendere la seconda laurea, vengo da una buona famiglia, voglio diventare un commercialista... È tutto vero... Ma c'è da aggiungere che faccio anche un "lavoro", o meglio io e tutti i miei compagni facciamo questo lavoro, solo che io sono un po' più fuori, gli altri sono più addentrati... >>
<<Vale, non amo i giri di parole, perciò arriva al punto. >>
<<... Valè, promettimi che questo non cambierà la tua opinione su di me. >>
<<Valentí, mi stai facendo preoccupare... Che succede? >>
<<... Io, Carlo, tutti gli altri del nostro gruppo, non siamo solo una comitiva, siamo un clan, siamo "i ragazzi di Forcella". >>, Valeria spalancò gli occhi, ma non disse una parola, fissava Valentino a bocca aperta, incredula, poi lui riprese:
<<Io non ci sono proprio dentro... Dato che sono istruito e ci so fare con le persone, mi occupo delle trattative con gli altri clan o con i clienti... Il lavoro sporco lo fanno loro, intendo spaccio, estorsioni... Io non faccio nulla di tutto ciò... >>, Valeria non riusciva a spiccicare una mezza parola, allora Valentino le chiese:
<<Piccola, ti prego, dì qualcosa... >>
<<Dunque... Facendo mente locale, sei un "finto camorrista"? >>
<<Diciamo che "aiuto" degli amici che sono nel Sistema... >>
<<Dimmi la verità, e devi essere sincero, ci siete voi dietro la morte di Claudio, dietro la sparatoria della settimana scorsa e dietro tutti gli altri avvenimenti? >>
<<... Vale... >>
<<No, Valentí, devi dirmi la verità... >>, Valeria stava iniziando a piangere dal nervoso e a tremare:
<<Ho bisogno di sapere chi ho al mio fianco. >>
<<... Sì, Valè, siamo stati noi... >>, Valeria si mise una mano in faccia e abbassò la testa, fece un lungo sospiro:
<<Valentino, io non voglio che mi venga a bussare qualcuno con un proiettile con il nome mio sopra!>>
<<No, Valè, questo non accadrà mai! Fidati di me! >>, le prese il viso con le mani, ma lei si tirò indietro:
<<Fidarmi?! FIDARMI?! Come diamine faccio a fidarmi?! Mi hai nascosto questa cosa per tutto questo tempo! Hai ucciso Claudio! E avete ucciso e ferito tutte quelle persone, le stesse che sto curando, che sto cercando di fare l'impossibile per tenerle in vita! >>
<<La morte di Claudio non era prevista! Ho solo detto a Carlo di "dargli una lezione"! >>
<<Ah, dargli una lezione?? Allora quando toccherà a me imparare qualche lezione, cosa farai? Sparerai a raffica? >>
<<Valè, te lo giuro su quanto è vero che mi chiamo Valentino Vitiello, io non ho mai ucciso nessuno! Non sapevo che Carlo lo volesse uccidere! Pensavo che lo picchiasse, gli spezzasse un braccio, non avrei mai pensato che lo uccidesse! >>, Valeria era scioccata, delusa e senza parole, riuscì solo a dirgli:
<<Valentí, tu hai ucciso tutte quelle persone! Non le avrai sparate, é vero, ma ne sei comunque responsabile! Per favore esci, ho bisogno di stare da sola... >>
<<Valè per piacere... >>
<<Valentino, voglio stare da sola! >>, si voltò Valeria arrabbiata e lui uscì da casa sua a capo basso. Dopo aver chiuso la porta, Valeria iniziò a piangere, le era crollato il mondo addosso, non sapeva più cosa pensare e aveva bisogno di aiuto, per capire cosa fare. Erano le 16:15, era da sola e non aveva voglia né di vedere Valentino, né di vedere gli altri, si sentiva presa in giro.
Le venne l'idea di tornare a casa sua, dai suoi genitori, due giorni lontana da Napoli e da tutto l'avrebbero aiutata a pensarci meglio; disse a Valentino, tramite messaggio:
<<Per un po', non voglio vederti. Stasera non ci sono, non venirmi a cercare. Quando avrò preso una decisione, ti dirò. Buona serata. >>, poi preparò un piccolo borsone e prenotò online i biglietti per il pullman che sarebbe partito da Napoli alle 16:45. Arrivò alla stazione alle 16:40, caricò i bagagli e salí, dopo cinque minuti partí per Foggia. Chiamò le sue amiche per farsi venire a prendere alla stazione, dicendo loro che avrebbe voluto fare una sorpresa ai suoi genitori. Mentre era nel pullman, pensava a quanto fosse stato doloroso sentire quelle parole, non si sarebbe mai aspettato questo da Valentino: un camorrista. Valentino le scrisse messaggi su messaggi, la telefonò più e più volte, ma lei non gli rispose, era ancora sotto shock. L'ultimo messaggio che le scrisse fu:
<<Vale, ma dove sei? Mi stai facendo preoccupare. Mi dispiace non avertelo detto prima, capisco che tu ora sia arrabbiata, delusa... Ma avevo paura! Ti prego chiamami o fammi capire che stai bene. Non voglio perderti, piccola. >>, per tranquillizzarlo, rispose:
<<Sono viva e sto bene, tranquillo. Non venirmi a cercare però. Ciao. >>.
Valeria arrivò a Foggia verso le 19:30, era ancora molto sconvolta, incredula... Angelica sta stava attendendo fuori dalla sua auto e quando la vide le saltò addosso, ma subito notò che qualcosa non andava:
<<Valè, che succede? >>, Valeria l'abbracciò, con gli occhi lucidi, poi salirono in macchina, erano solo loro due; Angelica stava iniziando a preoccuparsi:
<<Valè ti prego spiegami, mi stai facendo preoccupare... >>
<<Sono una cogliona, Angé... >>
<<Ma che stai dicendo? >>
<<Valentino, il gruppo... Era tutto fondato su una bugia! >>
<<Valè arriva al punto! >>
<<Sono dei camorristi, Angé! Valentino mi ha nascosto tutto! >>
<<Valè ma stai scherzando? >>
<<Angè...hanno ucciso Claudio ieri notte. >> Angelica frenò di colpo, poi:
<<Non è vero... >>
<<Invece sì, Angè... Ho visto il suo cadavere in ospedale, nell'obitorio... >>, lei iniziò a piangere e Angelica l'abbracciò dopo essersi accostata:
<<Oh mio Dio... >>
<<Angè sono stati loro! Me l'ha detto Valentino! Ieri Claudio è venuto di nuovo a cercarmi, lasciandomi prima scatole con dei regali fuori alla porta e poi si è presentato lui... Valentino l'ha picchiato, poi dopo che io e lui ci siamo chiariti, Carlo l'ha investito, uccidendolo... La settimana scorsa hanno fatto una sparatoria assurda! Hanno ucciso tante persone e molte sono ferite e sono tutti miei pazienti, per i quali io mi sto ammazzando per salvarli! >>, Angelica era scioccata, non riusciva a crederci. Poi, fece bere un po' d'acqua a Valeria per farla calmare:
<<Valè, ascoltami... Calmati un attimo, ti porto a casa mia e poi andiamo dai tuoi, ok? Mica lui sa che sei venuta qui? >>
<<No, gli ho detto di non venirmi a cercare. Pensa che io sia a Napoli... >>
<<Bene, allora facciamo una cosa, andiamo prima a casa mia, ti calmi, andiamo dai tuoi e andiamo a mangiare una pizza solo io e te, ok? >>
<<Va bene, grazie Angè. >>, le due amiche si abbracciarono e ripartirono.
Giunte a casa di Angelica, Valeria si diede una rinfrescata e si riprese, solo esternamente.
Andarono a casa dei suoi genitori, ma nel videocitofono si fece inquadrare solo Angelica; entrate, Sara e Paolo saltarono addosso a Valeria, poi all'abbraccio si aggiunsero anche i suoi genitori:
<<Ma tu che cosa ci fai qui? >>, chiese suo padre :
<<Sono venuta a farvi una sorpresa! >>.
Stettero un po' insieme, chiacchierarono del lavoro e poi le due amiche uscirono.
Andarono in pizzeria e chiacchierarono un po':
<<Angè, io non ci credo ancora... Dopo tutto quello che abbiamo condiviso... Ecco perché alle volte spariva e non si avevano più sue notizie! >>
<<Valè, aveva paura di una tua reazione... Non voglio giustificarlo, eh! Ma lui ti ha detto di cosa si occupa, più precisamente? >>
<< Ha detto che, siccome è istruito e ci sa fare, si occupa delle contrattazioni con gli altri clan e con i clienti... Ha detto che non ha mai ucciso nessuno e che gestisce gli affari con gli altri... >>
<< Ho capito... Diciamo che non è proprio addentrato... Solo che giustamente hai paura che qualcuno venga a bussare alla tua porta... >>
<<Esatto, io non voglio vivere con il timore di morire! >>
<< Valè, ma cosa provi per lui? >>
<< In questo momento non lo so... >>, bevve un sorso dalla sua birra e riprese:
<< Lui mi aveva regalato un anello, ha detto ai suoi genitori che stiamo insieme, è sempre stato con me, mi ha sempre dato forza e anche io ho fatto altrettanto con lui... Non dico di essermi innamorata... Ma qualcosa c'è... Ed è questo qualcosa il motivo per cui io ci sono rimasta così male... >>, mise le mani nei capelli e continuò:
<< Oh, Dio mio... Angè io non so cosa fare! Abitiamo nello stesso palazzo, il mio appartamento è di proprietà di suo padre, è un ragazzo con cui mi stavo riaprendo... Non posso far finta che non ci sia niente e andare avanti!>>
<<Valè, io sono la tua migliore amica, ti conosco meglio di chiunque altro... Tu sai che la paura di perdere una persona ci porta a fare cose folli, no? Tu guarda me! Mollai tutto e andai a Milano da Francesco, che mi tradiva con un'altra... Tu lo vuoi, si vede! Ci tieni moltissimo a lui e lui tiene molto anche a te, altrimenti non avrebbe fatto tanta fatica per dirtelo, inoltre avete trascorso dei bei momenti insieme... Al massimo, prova a fargli capire che a te questa cosa che fa non va a genio, che quindi dovrebbe farsi un pochino da parte e lasciare semplicemente che il suo, e il vostro, rapporto con Carlo e gli altri sia una semplice amicizia o conoscenza, come la vuoi intendere... E sottolinea che deve essere sempre sincero, altrimenti a che serve stare insieme? >>
<< Hai ragione... >> arrivarono le pizze e Angelica:
<< Mo mangiamo, che se no si freddano! >>.
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L'infermiera.
ChickLit> > e, prendendo il suo viso fra le mani, disse: >, fu così che si lasciarono prendere dalla passione, un vortice di emozioni che pensava di aver perduto per sempre. © ~~~~~~~~~~~~~~~~~ Valeria é una ragazza di 23 anni pugliese che, grazie ad un ti...