49: "Ci siamo... "

34 3 2
                                    

Dimisero Carlo dopo alcuni giorni, ma era ancora molto debole, non poteva fare sforzi e doveva stare a riposo; non poteva più svolgere le mansioni nel clan, pertanto questo significava solo una cosa: Valentino avrebbe dovuto prendere il suo posto.  Più o meno un mese dopo, Salvatore convocò tutti al garage di
Pietro per la riunione, stavano già organizzando un nuovo attacco ad un blindato, ma ovviamente Valentino era contrario:
<< Non ti basta quel che è successo a Carlo? Chi sarà il prossimo? Io non ci sto. >>
<< Tu ci sei e basta. Hai dato la tua parola per questa pace. >>
<< Appunto, questa pace, non per queste operazioni! >>
<< Sai le conseguenze Valentì. >>, Carlo non era presente alla riunione.
<< Salvatore, ci prenderanno! >>
<< Non se seguiremo il piano alla perfezione. >>, si misero intorno ad un tavolo con una grande cartina raffigurante Napoli e i due capi mostrarono la tratta del carico, indicando il punto di attacco; fecero l'inventario dell'equipaggiamento necessario, fra armi, auto e altre apparecchiature: doveva essere assolutamente tutto perfetto questa volta, era vietato sbagliare. Questo attacco era previsto per Novembre.
Il giorno successivo, Valeria e Valentino sarebbero dovuti andare a cena dalla famiglia di Valentino, per parlare dei preparativi del matrimonio e verso Ottobre sarebbero andati in Puglia dalla famiglia di Valeria, però quella mattina la ragazza si svegliò con un forte mal di pancia e la nausea, infatti non andò a lavoro, e l'incontro con la famiglia venne rimandato, ma lui andò comunque.
Valeria aveva già vomitato quattro volte da quando aveva messo piede a terra, ed erano ancora le 10:00, pensò di aver mangiato qualcosa che non avesse digerito o di essere intollerante al lattosio, la sera precedente aveva mangiato una mozzarella di bufala.
Verso le 12:30 la nausea le aveva dato tregua e ne approfittó per controllare se le dovessero arrivare le mestruazioni, così prese in calendario e fece due conti, ma lì rimase immobile: aveva un ritardo di più di tre settimane! Si cambiò e corse in farmacia a prendere un test di gravidanza e appena arrivò a casa sua lo nascose, avrebbe dovuto farlo il mattino successivo e avrebbe voluto dire il tutto a Valentino solo a conclusioni tratte. Pranzó poco, cercò di mangiare cose asciutte, ma ne approfittó per parlare della questione "Figli" e, senza farlo a posta, in TV uscì la pubblicità della Chicco:
<< Che bel bambino... >> disse lei e lui annuí.
<< Sai, Vale...Hai mai pensato all'argomento "figli"? >>
<< Be'... A volte ci penso e un po' me lo immagino... Tu col pancione e poi io con un marmocchio in braccio... Che strilla la notte. >> risero i due, poi riprese.
<< Però, sì, ci ho pensato... >>
<< E che cosa pensi? >>
<<... Che vorrei tanto che somigli a te. >> Valeria si morse il labbro e gli sorrise, poi domandò.
<< Maschio o femmina? >>
<< Meglio un maschio, sarei gelosissimo della femminuccia...>> rispose lui, ridendo, poi aggiunse.
<< Sto scherzando... É indifferente, li amerei entrambi allo stesso modo... Farei l'impossibile per vederli felici. >> prese la mano di Valeria e le sorrise, subito dopo domandó lei.
<< E che nomi ti piacerebbero? >>
<< Be' se maschio, mi piacerebbe dargli il nome di mio padre, Sergio, per rispettare questa tradizione... Se femmina, mi piacerebbe Alessandra. >>
<< Sì, oppure Daniela... >>
<< Anche... >> ci fu un po' di silenzio nella stanza, ma erano i loro sguardi a parlare, poi Valentino:
<< Amore ora devo tornare a lavoro, ho delle cose da fare... Ti aiuto io, stai ferma... Vai a riposare. >>, Valeria andò a stendersi, si sentiva meglio però era ancora debole.
Valentino pensava ancora a quel che si erano appena detti i due, però non se la sentiva di avere un figlio in quel momento, doveva prima riuscire a nascondere Carlo da Pietro e Salvatore, in modo da poter uscire dal clan e avere una vita normale.
Nel pomeriggio, ricevette una chiamata da Pietro, aveva bisogno di vedere tutti la sera successiva per parlare  dell'attacco.
Valeria si alzò di nuovo nel cuore della notte per via della nausea, ma cercò di fare meno rumori possibili per non svegliare Valentino; il mattino si alzò prima e fece il test di gravidanza, dopo 10 minuti ebbe l'esito:
<< Ci siamo... >> pensò fra sé e sé e poi lesse il test: incinta da 3-4 settimane.

L'infermiera. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora