35: Sincerità.

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Valeria rimase a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettata che Valentino dicesse di amarla, non sapeva cosa rispondere e, soprattutto, non sapeva se lei ricambiasse lo stesso sentimento: non avrebbe potuto dirgli di certo che contraccambiasse il sentimento senza averne la certezza. Nel dubbio, gli sorrise, anche se Valentino notò il suo stupore ma non ci fece molto caso perché era ancora sotto gli effetti dell'alcool nonostante lo negasse, e gli diede un bacio sulle labbra molto passionale. Appena si girò per controllare il cellulare per vedere l'ora, Valentino si addormentò, cadendo in un sonno molto profondo e russando:
<< Buona notte anche a te! >> disse Valeria sottovoce e si addormentò anche lei.
La mattina seguente, si svegliarono verso l'ora di pranzo:
<< Ma buon giorno, piccola! >>
<< Buon giorno a te, russo. >>
<< Russo? >>
<< Hai russato tutta la notte! Ahahah, eri molto stanco ieri... Come ti senti? >>
<< Un po' meglio, solo un lieve mal di testa... >>
<< Eh certo, con tutto quello che ti sei bevuto! >>
<< Eh è vero... Hai ragione... >>
<< Però ricordi tutto, vero? >>
<< Sì sì, tutto dalla prima all'ultima frase... >>
<< Quindi ricordi quello che mi hai detto prima di addormentarti? >>
<< Ehm... Aiutami? >>
<< Mi hai detto una frase che non mi sarei mai aspettata di sentire da te... >>
<< Una frase che non ti saresti mai aspettata di sentire a me? Mmm... Ah! Sì... Ora ricordo... >>, disse Valentino sorridendole, poi Valeria:
<< E qual era? >>
<< Eh... Che ti amo? >>, lei annuí e lui:
<< É vero... Anzi verissimo... >>, lei non rispose, non sapeva cosa dirgli, riuscì solo a sorridergli e ad andargli vicino per stare accanto a lui. Valentino notò che Valeria non gli avesse dato una risposta, non aveva né contraccambiato il suo sentimento né il contrario, ma poi Valeria:
<< Ma sai cosa significhi questa parola? >>
<< Che vuoi dire? >>
<< Che secondo me questo "ti amo", non che non sia vero, anzi... Solo che magari, non avendo mai provato sentimenti forti per una ragazza, questa nuova sensazione ti sembra amore, quando potrebbe non essere così... >>
<< Ma tu pensi che io non ti ami e che ti stia dicendo che ti amo, così, tanto per dirtelo, perché "penso" che sia amore? >>
<< No no, Vale! Semplicemente mi è sorto questo pensiero per quel motivo... >>
<< Posso chiederti una cosa? >>
<< Certo! >>
<< Ma tu cosa provi per me Valè? >>, Valeria fece una breve pausa e poi rispose:
<< Valentí, non ti so dire se anch'io ti ami o no, ma su una cosa sono sicura, che tu sei  importante per me, che sei una persona che non vorrei perdere, perché appunto mi sto legando sempre più a te, provo qualcosa in più... Ma che non so se sia amore o no. >>, i loro visi erano molto vicini e si guardavano fisso negli occhi, poi Valentino le disse:
<< Andiamo sul ponte a prendere un po' di sole? >>
<< Sì, approfittiamone che siamo due mozzarelle! >>, si sorrisero e Valeria prese il suo viso e gli diede un bacio sulle labbra, aveva paura di aver rovinato tutto, ma lei non amava mentire, prendere in giro una persona é la cosa più sbagliata che si possa fare: meglio una brutta verità che una bella bugia.
Si misero i costumi e andarono sui lettini sul ponte, Valentino preparò due piña colada e li sorseggiarono vicini. Il telefono di Valentino suonò, era sua madre, e si allontanò per parlare con lei, mentre Valeria rimase stesa sotto il sole, osservando il panorama e Valentino: non aveva un fisico scultoreo, non aveva gli addominali di marmo; era giusto secondo lei, nessuna V agli addominali, quadricipiti non eccessivamente grossi, polpacci sodi ma non troppo grandi e notò una cosa, aveva un bel sedere e spalle larghe e grosse. Mentre lo guardava pensava a quel che provasse per lui, pensando a come stesse senza lui e a come si sentisse con la sua presenza, si accorse che si stesse innamorando, che non avrebbe voluto perderlo, poi si guardò la mano sinistra, guardava il suo anello e il significato che avesse; dopo l'esperienza passata con Claudio, aveva deciso che sarebbe andata con i piedi di piombo se mai avesse dovuto iniziare  una nuova relazione, però pensò che questi piedi di piombo che si fosse prefissata, gli stessero portando via il tempo con Valentino, non riuscendo a vivere completamente i suoi momenti con lui, provando tutte le emozioni che avrebbe dovuto sentire.
Quando chiuse il telefono, Valentino tornò accanto a lei, dicendole:
<< Mi ha chiesto dove fossimo e cose varie, poi mi ha domandato se ci andasse di cenare a casa mia stasera con loro e zia Carmela, che ne pensi? >>
<< Sì sì, va benissimo. >> rispose Valeria sorridendo, lui contraccambiò il sorriso e le diede un bacio sulla fronte. Tirava un vento leggero, si stava davvero bene. Aspettarono il tramonto e si avviarono per rientrare a Napoli. Verso le 21:30 arrivarono al porto e dopo una mezz'ora rientrarono a casa, il tempo di una doccia veloce e cenarono. Parlarono della giornata trascorsa, del più e del meno; Valentino sembrava un po' giù di morale, forse per quello che si erano detti lui e Valeria la sera precedente, perciò lei decise di parlargli dopo cena. Verso mezzanotte andarono giù a casa di Valeria e gli chiese:
<< Vale...posso parlarti? >>
<< Dimmi pure.>> entrarono in casa di Valeria e lei:
<< Valè ascolta, ho notato che sei diventato un po' più freddo nei miei confronti... Prima ci stavo pensando, riguardo quello che mi hai detto e ho analizzato quel che provo per te, l'effetto che mi fai... >>, fece una breve pausa e poi:
<< Vale, tu per me sei speciale, sei importante... Senza te mi sento strana, incompleta... Ma non voglio che tu pensi che io non ci tenga a te, non mi piace quando hai il muso appeso per colpa mia... Non sono una che ama esprimersi a parole sui propri sentimenti, preferisco i fatti, le dimostrazioni... >>
<< Valè, io non ho mai messo in dubbio il fatto che tu ci tenga a me, a noi... Semplicemente è normale restare un po' "così" quando ci si dichiara e non si riesca a capire se il sentimento sia ricambiato o no... Non voglio che ti senta costretta a dirmi che mi ami o cose simili solo per non farmi rimanere male, perché capisco i tuoi precedenti... Anzi, anche se non sembra, ho apprezzato la tua sincerità. Questa è una delle tue migliori qualità, forse quella che amo di più. >>, i due si baciarono, Valeria si sentiva meglio, come se si fosse tolta un macigno dallo stomaco e sentire che Valentino la comprendesse e che apprezzasse la sua sincerità, la fece sentire meglio; lei gli chiese:
<< Vuoi dormire qui? >>
<< Vorrei tanto, piccola. Ma devo finire di studiare la tesi... La laurea è vicina! >>
<< Giusto... Che regalo vuoi per la laurea? >>
<< Niente! Non permetterti a prendere nulla! >>
<< Mmm... Vedremo! Buona notte, tesoro. >>
<< Buona notte... Amore. >>

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