40: "Che guaio!"

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Il mattino del mercoledì, Valentino finí di studiare la tesi e andò in ateneo per incontrare il professore, poi nel pomeriggio sarebbe dovuto andare alla rosticceria per stabilire il catering per la laurea e il menù per il suo compleanno, mentre Valeria andò a lavoro; si recò in ospedale in anticipo per via di una telefonata del chirurgo, per assisterlo ad un'operazione molto urgente. Arrivata lì, trovò anche Matteo Levante, avrebbe terminato il suo turno prima che Valeria iniziasse il suo; era imbarazzato:
<< Buon giorno. Dov'è il dottore? >>
<< Buon giorno... Sta arrivando... Pensavo non dovessimo vederci più. >>
<< Mi ha telefonata chiedendomi di venire prima e sono corsa qui. >>
<< Ho capito... Saremo in due ad assisterlo. >>
<< Va bene. >>, in quel momento arrivò il dottore ed entrarono tutti e tre in sala operatoria. Il paziente era un bambino di dieci anni, da operare urgentemente per appendicite. Terminato il tutto, Matteo andò via e Valeria iniziò a lavorare, con il suo giro di controlli e medicazioni, terminando poi alle 19:30.
Valentino andò a prenderla all'ospedale e rientrarono, cenarono e poi Valeria si addormentò, lui, invece, ricevette un'altra telefonata da Carlo, che gli chiese:
<< Valentí, puoi venire un attimo qui alla saletta? >>
<< Arrivo subito. >> ; lei dormiva profondamente, lui prese le chiavi di casa e raggiunse Carlo alla saletta. Arrivato lì:
<< Ciao ragazzi... Che succede? >>
<< Succede che c'è un problema. Ci servono più soldi, abbiamo pensato di iniziare con i blindati, con le rapine in banca... Ma ci serve un'opinione tua Valentí... Tu sei quello più furbo qua in mezzo... Che ne dici? >>
<< Ne avete parlato con Pietro e Salvatore? >>
<< Non ancora... Dovremmo dirglielo? Se poi ci vogliono mangiare pure loro? A noi non sta rimanendo niente, vogliono tutto loro due. >>
<< Fate un accordo con loro due, non potete agire senza dirgli niente! Chiedete di vedervi e di rivedere le percentuali di guadagno... Magari potreste fare una cosa... >>
<< E cosa? >>
<< Riunitevi e proponete un accordo: riduzione delle percentuali, non dico tutte uguali ma almeno tali da farvi guadagnare qualcosa in più e un investimento, in comune. >>
<< E in cosa sarebbe questo investimento? >>
<< Magari in edilizia, sai alberghi o costruzioni di case o ancora fabbriche! Qualcosa che vi faccia fruttare ancor più denaro. >>
<< Io sono d'accordo... Voi? >>, tutti i membri del clan acconsentirono; dopo di che, Carlo e Valentino andarono a farsi un giro con la macchina:
<< Be', Enzo ha dato ancora fastidio? >>, domandò Carlo:
<< Sembra che abbia smesso... Speriamo... Se osa minimamente torcere un capello a Valeria lo ammazzo. >>
<< Lo ammazziamo... Non ti lascerò fare tutto da solo, lo sai. >>
<< Grazie Carlo... Dove stiamo andando? >>
<< In un posto, il nostro nuovo punto di ritrovo per lavorare la coca. >>. Dopo un po', arrivarono davanti ad una vecchia chiesa abbandonata, isolata dal resto del mondo. Erano le due di notte, quando arrivarono lì, Carlo preparò uno spinello, per sé e per Valentino, continuando a chiacchierare:
<< Io voglio lasciare Pietro e Salvatore, si stanno prendendo gioco di noi... So che anche gli altri clan non li vogliono più. >>
<< E che intendi fare? >>, chiese Valentino passando lo spinello al suo amico:
<< Credo che l'unico modo sia farli fuori e fare un accordo con gli altri... Per pace e comune convivenza... Noi non andiamo a dare fastidio a loro e loro fanno altrettanto. >>
<< Pensateci bene, sono due uomini potenti, non dimenticarlo. >>
<< Certamente... Sai, si sente la tua mancanza nel gruppo... Il nostro consigliere... Il mio migliore amico... >>
<< Saremo sempre migliori amici...>>
<< Lo so... Ora andiamo, sono le tre e mezza e domani devo andare a parlare con quei due. >>, Valentino puzzava di marijuana e sarebbe dovuto andare nello stesso letto con Valeria, perciò cercò di togliersi la puzza di dosso in tutti i modi, avendo poi esito positivo. Il mattino seguente Valeria fece prima i servizi, Valentino rimase a dormire fino alle 11:30, poi:
<< Buon giorno, amore.. >>
<< Buon giorno... Ma dove sei stato ieri? >>
<< Ieri? >>
<< Sì, stanotte... Ti ho sentito che sei uscito. >>
<< Ah, no niente amore! Ero da Carlo... >>
<< A mezzanotte? >>
<< Sì, stava da solo che Angela faceva la notte e mi ha chiesto di andare da lui, che stavano pure gli altri. >>
<< Valentí... Dimmi la verità. >>
<< Ma amore è la verità! >>, lei lo guardò negli occhi, lo fissava attentamente, ma non riuscí a capire se stesse mentendo o no e allora, per cambiare discorso:
<< Domani il pullman è alle 16:45, mi ci porti tu alla fermata? >>
<< Certo amore... Ora mi dai un bacio? >>, gli diede un bacio con una freddezza assurda e Valentino ovviamente ci rimase male, ma non riusciva a dirle la verità, se poi le avesse detto che si fosse fumato uno spinello con Carlo, avrebbe dato di matto.
L'accompagnò in ospedale e ritornò a casa loro, ripetendo ancora la tesi.
Valeria iniziò a lavorare alle 13:30 e terminò alle 21:30; appena arrivò a casa sua, mangiò un piatto di parmigiana di melanzane con Valentino e durante la cena:
<< Come sta andando oggi a lavoro? >>
<< Senti nulla di eccessivamente stancante... Il problema sarà stanotte. >>
<< Se vuoi ci penso io qui, a lavare i piatti, tu vai a farti un paio d'ore, poi a mezzanotte e un quarto ti ci porto io in clinica. >>
<< Ma no, amore... >>
<< Sì, devi dormire, hai una faccia che urla pietà. Finisci e vai a riposare, prepara le cose per stanotte e poi ti vengo a svegliare io. >>, lei gli diede un bacio e, appena finí il tutto, andò a riposare. Nel frattempo, Valentino finí di sparecchiare e di lavare i piatti, poi si poggiò sul divano a guardare la televisione. A mezzanotte andò a svegliare Valeria e, dopo un quarto d'ora, la portò in ospedale; a mezzanotte e mezza lei iniziò il turno e lui andò a dormire.
Si svegliò alle 8:00 per andarla a riprendere e, una volta giunti a casa, si misero a dormire insieme, svegliandosi nel pomeriggio. Valeria aiutò Valentino con la ripetizione della tesi e con i preparativi del suo compleanno. Alle 16:45 aveva il pullman per tornare a Foggia, meno male che avesse già preparato il tutto prima. Valentino l'accompagnò alla stazione per prendere il pullman:
<< Scrivimi quando arrivi, va bene? >>
<< Certo amore. >> si diedero un bacio e lei salì sul pullman. Una volta partito, Valentino telefonò Carlo:
<< É partita. Fra mezz'ora passo a prendervi! >>
<< Ottimo, abbiamo preparato tutto... Il tempo che ci laviamo e siamo pronti. >>.
Valentino corse a casa sua a preparare la valigia e, appena fu pronto, raggiunse Carlo e Angela, caricarono i bagagli in auto e si diressero per il paese di Valeria: Stornara. Mise il navigatore e partirono. Nel frattempo contattò Angelica:
<< Angelica, sono Valentino. Senti, vedi che io, Carlo e Angela stiamo venendo a Stornara per fare una sorpresa a Valeria... >>
<< Davvero? Fantastico! Ne sarà felicissima! Come ci organizziamo? >>
<< Non saprei, dimmi... Ti sei sentita con lei? >>
<< Sì, verso le 19:30 vado alla stazione di Foggia, arriverà lì con il pullman e arriviamo in paese verso le 20:00. Mi ha chiesto di fare un po' di palestra, tipo verso le 20:15...al massimo ti mando la posizione della palestra e vi fate trovare lì, se volete, ne approfittate anche voi! Ahahahah! >>
<< Male non sarebbe! Ahahah! Va bene, allora ci vediamo lì! Noi per le 19:15 arriviamo in paese, abbiamo prenotato delle camere ad un b&b in centro. >>
<< Ah sì, ho capito quale! A posto, non dista molto dalla palestra, potete venire pure a piedi! >>
<< Ottimo! Ci vediamo dopo e grazie per la collaborazione! >>
<< E di che! Ah sentite, stasera c'è una festa qui, si inaugura la stagione estiva alla piscina Copacabana, venite anche voi con noi? >>
<< Senz'altro! >>
<< Perfetto, a più tardi. >>.
Tutto andò come previsto: loro tre arrivarono al b&b, lasciarono le valige e si diedero una rinfrescata, mentre Angelica si avviò per Foggia.
Valeria alle 19:30 scese dal pullman e scrisse a Valentino di essere arrivata e che sarebbe andata a fare un po' di palestra.
Angelica era felice di vedere Valeria e non stava più nella pelle di vedere la sua faccia appena avesse visto che Valentino fosse lì!
Andarono in palestra e Angelica scrisse a Valentino:
<<Noi due siamo qui, venite fra dieci minuti, per le 20:30, che iniziamo. >> e così fecero; Angelica vide Valentino fuori alla palestra e inventò una scusa con Valeria:
<< Amò, aspettami qui, ho dimenticato l'acqua nello spogliatoio. >>, spense la luce e fece entrare Valentino nella sala aerobica, poi riaccese la luce e Valeria:
<< Valentino? >>
<< Esatto! >>, si abbracciarono e poi vide anche Carlo e Angela:
<< Ma che ci fate qui? Siete matti? >>, iniziarono a ridere e poi Valentino:
<< Volevamo farti una sorpresa. >>
<< Amore... Grazie! >>, rientrò Angelica:
<< Su! Bando alle ciance! Voi due, a fare attrezzi, c'è Francesco, il personal trainer, Che vi seguirà con gli esercizi, e tu qui, a fare trx con noi due. >>.
Fecero un'ora di trx senza pause, finirono stremate, ma si diedero comunque appuntamento per andare alla festa tutti insieme. Valeria, per quanto potesse essere felice di avere Valentino con sé, non sapeva come dire ai suoi genitori che sarebbe andata a convivere con lui, che nemmeno sapessero della sua esistenza! Pensò:
" Che guaio! E mo?".

L'infermiera. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora