41: Vieni a ballare in Puglia.

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Prima di rientrare, telefonò sua madre:
<< Mamma, vedi che dei miei amici di Napoli mi hanno fatto la sorpresa... Sono venuti qui. >>
<< E falli venire a casa, ceniamo tutti insieme! >>, lo disse a Carlo, Angela e Valentino e:
<< Valè, grazie! Allora il tempo di lavarci e veniamo da te? >>
<< Va benissimo! Vi faccio vedere dov'è casa mia. >>.
Appena rientrò a casa:
<< Sara! Vieni un attimo in bagno! >>
<< Che è successo? >> chiese sua sorella, chiudendo la porta dietro:
<< É successo un casino! Valentino è qui! >>
<< Cosa??? >>
<< Hai capito bene! >>
<< E mo? >>
<< Non è finita qua! Stasera lui e due nostri amici vengono a cenare qui a casa! >>
<< Merda... Mamma e papà non sanno nulla di Valentino, vero? >>
<< No! Tanto meno che sia il mio ragazzo e che abbiamo deciso di andare a convivere! >>
<< Andare cosa? >>
<< Sì, a convivere. >>
<< Tu oggi a papà gli fai prendere un infarto... >>
<< Glielo dirò con calma e quando ci saremo io e Valentino con lui e mamma. >>
<< Speriamo che vada tutto bene... >>, si abbracciarono e fecero un respiro profondo. Carlo, Angela e Valentino arrivarono verso le 22:00, Valeria aveva appena finito di prepararsi, indossava un tubino azzurro con borsa e scarpe bianche; andò ad aprire la porta e li fece entrare in casa, Valentino le sussurrò:
<< Quindi non posso darti nemmeno un bacio? >>
<< Eh... Direi di no. >>
<< Peccato, è difficile resisterti vestita così. >>, senza farsi vedere, gli diede un leggero bacio sulle labbra, poi andarono tutti e quattro sulla veranda, dove c'era tutta la famiglia di Valeria ad attenderli:
<< Be', loro sono Carlo, Angela e Valentino... Ragazzi loro sono i miei, mia sorella Sara e mio fratello Paolo. >>
<< Piacere di conoscervi! Venite, sedetevi! >>, disse sua mamma e i ragazzi, dopo averli ringraziati, si sedettero. Il papà di Valeria non distoglieva lo sguardo da Valentino, si era messo di fronte a Valeria e ogni tanto si guardavano. Durante la cena, sia Alessia sia Saverio, chiesero cosa facessero, di dove fossero e cose così, poi Sara chiese:
<< Scusa, ma che cos'hai fatto all'occhio? >>
<< Eh, per sbaglio sono stato sparato all'occhio... Sarei morto se Valeria e Diego non mi avessero curato in tempo... Gli devo molto. >>, sua mamma e suo padre rimasero a bocca aperta e poi si complimentarono con Valeria:
<< Brava, Valè. Continua così. >>. Alessia aveva preparato la focaccia, la carne arrostita, l'insalata e la macedonia, insomma una cena leggera, così leggera che la pancia di Valentino si arrotondò tanto da sembrare che fosse incinta, quando invece lui aveva un fisico piuttosto asciutto. Terminata la cena, i quattro ragazzi uscirono, ringraziando per l'ospitalità, poi il padre di Valeria:
<< Ricordati che domani mattina c'è la promessa di tuo cugino! >>
<< Sì papà, tranquillo! >>.
Andarono per il corso, in piazza, passeggiando un po', nell'attesa che gli amici di Valeria uscissero. Verso le 23:00, Alfredo, Angelica, Alessandro, Serena e Giulia li raggiunsero nel corso, poi si diressero verso la piscina, dove c'erano gli altri ad aspettarli. C'era molta gente, meno male che fosse all'aperto e molto dispersivo. Raggiunsero gli altri sotto il gazebo, dove ad attenderli c'erano cinque bottiglie di Santero e un cestello di mojito freschi; dopo le presentazioni, andarono a prendere gli altri cocktail al bancone e tornarono lì, verso mezzanotte e mezza iniziarono a ballare. Finirono verso le cinque e mezza, dato che alle 11:00 Valeria sarebbe dovuta andare dalla parrucchiera; Carlo e Angela rimasero ancora un po', Valeria e Valentino andarono via prima, poi lui sarebbe andato a riprenderli:
<< Ora che siamo da soli, puoi darmi un bacio? >>, lei gli sorrise e glielo diede, le labbra di lui le mancavano, poi:
<< Secondo te, cosa ne pensa tuo padre di me? >>
<< Secondo me gli piaci... Sei molto più tranquillo di Carlo e studi economia come fece lui! Stai tranquillo... >>
<< Domani glielo diremo insieme? >>
<<... Credo di sì. >>
<< Come "credo"? >>
<< Cioè, sì... É che ho un po' d'ansia. >>, lui le prese la mano e le disse:
<< Ce la faremo, insieme. >>, e si sorrisero.
Arrivati sotto casa di Valeria, si diedero appuntamento per il giorno dopo, poi lui tornò da Carlo e Angela e lei andò a dormire. Valeria vide che suo padre fosse sveglio:
<< Già sveglio? >>
<< Ma tu e quel ragazzo? >>
<< Che vuoi dire? >>
<< Dimmi tu! C'è qualcosa che mi devi dire? >>
<< Non ho nemmeno capito chi intendi! >>
<< Valentino...quello che va all'università, che si deve laureare mo. >>
<< Mbe? >>
<< Valè... Mi piace quel ragazzo, già che studia e viene da una buona famiglia, come ha raccontato, mi sta bene... Ma fammi capire, state insieme? >>
<< Ne possiamo parlare domani? >>
<< E va bene... Vai a dormire... Notte. >>, le diede un bacio sulla fronte e andarono a dormire tutti e due.
Il mattino seguente, alle 10:30 Valeria si svegliò, in controvoglia; scrisse un messaggio a Valentino, ma molto probabilmente stava ancora dormendo. La promessa in comune era alle 12:00, poi la sera sarebbero andati al Palazzo Coccia a Cerignola per un rinfresco. A pranzo, Carlo, Angela e Valentino andarono di nuovo a mangiare a casa di Valeria, poi sua madre:
<< Ma perché non venite anche voi al rinfresco stasera? Se state da soli, fatevi un giro. >>
<< Ma no! Non possiamo accettare...>> disse Angela, però non fece in tempo a rispondere ad Alessia, che stava già scrivendo un messaggio a sua sorella Sabrina di contare i tre amici di Valeria:
<< Eh scusate... Perché dovete stare da soli? Siete venuti fin qua per stare con Valeria, perciò venite pure voi, no? >>
<< Eh... Come preferite voi! Grazie, davvero! Siamo senza parole. >> disse Valentino. Dopo pranzo, Angela e Carlo andarono a riposare e rimase solo Valentino: era il momento di dare la notizia ai genitori di Valeria; li prese in disparte e li fece sedere al tavolo; iniziò lei:
<< Dunque...mamma, papà, devo darvi una notizia... Lui non è solo il mio amico, è il mio ragazzo. >>, mostrò l'anello che le aveva regalato Valentino, poi continuò:
<< Tranquilli, non ci dobbiamo sposare! >>, suo padre fece un respiro di sollievo, poi Valentino:
<< Gliel'ho voluto regalare per il compleanno, non per chiederle di sposarmi... O almeno, non ancora. >>
<< Vorremmo dirvi un'altra cosa... Forse è presto o prematuro, ma ci vogliamo davvero bene... Ci stiamo vivendo ogni giorno e vorremmo continuare a farlo... >>
<< Quindi, hai deciso di restare a Napoli? >> chiese sua madre e Valeria:
<< Un amico del mio datore di lavoro sta cercando altri infermieri in un ospedale a Napoli e gli è stato fatto il nome mio, raccomandando la mia preparazione... >>
<< Mi fa piacere sentire che stai crescendo professionalmente, tesoro... >>
<< Grazie papà... Ecco, noi vorremmo iniziare una vita insieme, la nostra... >>
<< Vorremmo iniziare una convivenza... >> aggiunse Valentino, lasciando senza parole i genitori di Valeria. Calò il silenzio, si guardavano negli occhi e basta, nessuno fiatava; poi Alessia:
<< Valè, sei grande ormai... Valentino, mi sembri un ragazzo in gamba, ma potremmo capire come farete a mantenerla? >>
<< Be', io lavoro già con mio padre, che è commercialista e lei continuerà il suo lavoro... Capisco la vostra titubanza, mi avete appena conosciuto, ma vi posso assicurare, sulla mia parola, che io a vostra figlia ci tengo e che farei l'impossibile per vederla felice. >>, Saverio guardò sua figlia e fece un respiro profondo, poi:
<< Va bene, ragazzi... Avete la nostra disponibilità per qualsiasi cosa... Ma, Valentino, guardami e ascoltami bene, lei è mia figlia e guai a chi me la tocca. Claudio è stato una grandissima delusione, una lacrima deve versare mia figlia e vedete. Non è per minacciarti, ma è per proteggere lei... Anche a 80 anni, sarà comunque mia figlia. >>
<< Ha ragione, Signore. Non la deluderò. >>
<< Va bene. Allora, benvenuto, Valentino. >>.
La sera, verso le 21:00, Valeria, Valentino, Carlo e Angela, si avviarono per il rinfresco di suo cugino, erano tutti e quattro molto eleganti. Valentino e Valeria erano molto tesi dato che ci fosse tutta la famiglia di lei alla festa. Come prima cosa, andarono a fare gli auguri a Davide e Silvana, i tre ragazzi avevano preso un regalo per i due futuri sposi, per non andare a mani vuote. Il palazzo era molto grande ed elegante, essendo giugno, fecero preparare il tutto nel cortile, il buffet sotto il porticato e al centro c'era il dj. Stettero sempre tutti e quattro insieme, cercando di essere il più tranquilli possibile; verso mezzanotte, il dj mise un lento per gli sposi, invitando tutte le coppie a ballare e Valentino e Valeria si buttarono nella pista, avendo gli occhi di tutti i suoi parenti addosso; Valentino le disse:
<< Ti sei rilassata un po'? >>
<< Per niente! Ahahaha... Tu? >>
<< Nemmeno io... Però dai sono calmo... Come ti senti? >>
<< Strana... Ma sto bene. >>, i due si sorridevano e si guardavano negli occhi, poi Valeria:
<< Grazie per la sorpresa... Non me l'aspettavo, davvero! Siete tre pazzi! >>
<< Amore, prima o poi sarei dovuto venire qui in Puglia per conoscere la tua famiglia, o no? >>
<< Sì, assolutamente sì. >>
<< Solo che, questo fatto che non possiamo baciarci mi sta facendo impazzire... >>, lei rise e poi rispose:
<< Non solo a te... Quant'è buono questo profumo... Fino alla fine te lo ruberò. >>
<< Tanto vivremo insieme, lo sentirai praticamente tutti i giorni. >>
<< Non vedo l'ora, allora. >>, continuarono a sorridersi e poi Valentino:
<< Ti amo, Valè. >>
<< Anch'io, Valentí. >>

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