54. Promesso.

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|ℭ𝔥𝔞𝔭𝔱𝔢𝔯 Տկ|

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𝕮𝖆𝖘𝖕𝖊𝖗'𝖘 𝖕𝖔𝖎𝖓𝖙 𝖔𝖋 𝖛𝖎𝖊𝖜

Era una sensazione così strana, che ti bruciava il fegato e faceva mancare il fiato.
Faceva male.
La testa mi pulsava e quando aprii gli occhi tutto divenne sfocato e li chiusi di nuovo a causa della luce. Feci per alzarmi, ma dei fili me lo impedirono e Damien mi fece ristendere spingendomi dalle spalle.

«Cass...» mugolò, io mi portai una mano sulla fronte nascondendo la luce e feci una smorfia, troppo debole anche solo per parlare: «hey...» gli sorrisi e quando tutto si focalizzò davanti a me notai gli occhi di Damien coperti dalle lacrime, e dietro di lui c'era Gigi e anche Niall.

«Cass» ripeté lui prima di tuffarsi dolcemente con la testa sul mio petto e piangere, gli carezzai i capelli dolcemente lasciandogli un bacio sulla fronte «Damien sto bene, non piangere ti prego» lo supplicai e lui si asciugò le lacrime sorridendo: «mi sono spaventato così tanto. Ero convinto che non ti saresti più svegliata, hai dormito due settimane!» esclamò incredulo ed io ridacchiai strabuzzando gli occhi «sul serio? Non riesco a ricordare quasi nulla...» mentii, tante cose le ricordavo eccome.

«Mi sei mancata tanto» mi abbracciò anche Gigi imponendosi di non piangere e Niall mi strinse una guancia con le dita per non disturbarmi.
«I medici stanno arrivando» indicò Damien dalla porta, «chiamo gli altri» affermò prendendo il cellulare, e uscì dalla stanza.

Un dottore sulla quarantina si abbassò gli occhiali rettangolari squadrandomi e poi mi sorrise mentre lesse alcune carte.
«Come ti senti?» mi chiese ed io annuii: «bene, solo stanca» ammisi portandomi una mano sulla fronte massaggiandola con i polpastrelli.

Ridacchiò scrivendo qualcosa: «faremo alcuni controlli oggi pomeriggio, va tutto bene, essere stanchi è normale. Sei stata davvero fortunata, domani sul tardo pomeriggio ti dimetteremo, d'accordo?» annuii e lui sorrise uscendo dalla stanza.

Louis si precipitò in stanza come una furia e mi abbracciò più forte possibile, incurante di alcuni fili a cui ero collegata e mi cosparse il viso di baci e ridacchiai soltanto, era così carino.

Liam e Zayn mi portarono dei palloncini colorati e dei fiori festeggiando la mia guarigione. Harry però non c'era, e forse era meglio così. Certo, ne ero intristita, ma per lui ero quasi morta e mi aveva lasciata da sola su un marciapiede dopo che gli avevo confessato esplicitamente cosa provavo per lui.
Almeno non avrei dovuto dirgli addio, che era la cosa che mi avrebbe fatto più male. Guardarlo l'ultima volta negli occhi e allontanarmi, realizzare che non sarei valsa mai così tanto per lui.

Niall aveva detto che potevamo usare il loro jet privato per tornare a casa, lunedì sera. Avevano ufficializzato a noi la loro relazione, e sinceramente un po' me l'aspettavo, stavano sempre insieme e si vedeva che si volevano proprio un gran bene. Avevo promesso a Gigi che quando potevo sarei tornata a trovarla, e lei il contrario, e poi, alla fine del contratto, ne sarebbero arrivati altri, Malcolm me li aveva fatti vedere ma li aveva messi in attesa.

𝐔𝐍𝐊𝐍𝐎𝐖𝐍 | [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora