43. Lo ami?

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|ℭ𝔥𝔞𝔭𝔱𝔢𝔯 կՅ|

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𝕮𝖆𝖘𝖕𝖊𝖗'𝖘 𝖕𝖔𝖎𝖓𝖙 𝖔𝖋 𝖛𝖎𝖊𝖜

Mi rotolai tra le coperte tirando ogni tanto qualche sospiro; non riuscivo a dormire, quindi mi era toccato rimanere a guardare la Luna fuori dalla finestra.

Quando eravamo piccoli Edward ed io dormivamo in questa stanza insieme, ma ormai c'eravamo fatti grandi e dormivo qui da sola, mentre lui faceva compagnia a Celine in quella accanto.

Faceva veramente freddo, eppure non mi andava di chiudere la finestra, avendola aperta mi sentivo in compagnia.
Quella sera Nathan ed io eravamo andati a fare una passeggiata e mi aveva spiegato che aveva un fratello più piccolo, Hunter.
Sì, Hunter Blite.

Era rimasto sorpreso nel vedermi, io indecisa in quale dei due occhi sputargli.
Mi ero stupita di non aver visto Cheryl, no, davvero, loro due stavano sempre insieme, o almeno da quanto ricordavo.

Mi sentivo così confusa, ora nella mia vita era riapparso anche Hunter. Non che mi piacesse ancora, trovavo Nathan molto più carino e maturo di lui, però comunque lui aveva fatto parte del mio cuore e della mia vita più di qualsiasi altro ragazzo.
Avevo pianto, riso e il mio cuore aveva battuto forte per lui, e rivederlo dopo che la mia vita si era completamente stravolta mi aveva lasciata un po' allibita.

Per non parlare di Harry, poi:
Mi aveva lasciato un messaggio in segreteria, ma non avevo avuto il coraggio di ascoltarlo, più che altro non volevo perché sapevo che mi avrebbe fatto male.

Diamine, ora avevo una voglia matta di sentirlo.

Sbuffai allontanandomi le coperte da dosso e mi legai una vestaglia in vita per restare un po' più al caldo. Mi sedetti alla scrivania sotto la finestra e il mio viso venne abbagliato dalla luce della Luna, l'unica cosa a darmi conforto in una serata così distruttiva.

Accesi il mio cellulare notando che fossero le tre del mattino e andai sul contatto di Harry; presi un bel respiro e premetti il suo messaggio lasciando a sé il telefono sulla scrivania, mentre io rimasi fremente seduta sulla sedia ad ascoltare:

"Cass- Casper. Oh bene, posso. Mmh, mi dici dove sei? Sei più felice senza di me? Intendo con quel ragazzo. Vorrei sinceramente che tu dicessi di no eh, merda sì sono ubriaco, forse dopo vomito. L'ho sentita la canzone, comunque, tutta, da cima a fondo e per due volte di seguito. Perché quando te ne vai mi lasci sempre la collana? Ora ce l'ho in mano; io il bracciale non lo tolgo mai. Ti prego quando ascolti questo messaggio chiamami, mi manchi".

Mi manchi.

Quando la sua voce roca smise di echeggiare tra le mura della stanza io rimasi in mobile a pensare, mentre l'unica cosa che distinguevo in quel silenzio tombale era il mio respiro regolare.

𝐔𝐍𝐊𝐍𝐎𝐖𝐍 | [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora