CAPITOLO 3

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6 anni prima

"E naturalmente, il voto più alto del
corso..." -non lo dica non lo dica- continuavo a ripetermi "Signorina Brooks" e il signor Williams mi consegnò il compito con soltanto un errore barrato dalla penna rossa. "Ma va professore, chi l'avrebbe mai detto!" La voce dei soliti rimbombó dal fondo dell'aula. "Basta, tacete! E imparate a studiare!" Li zittì il professor Williams. Già, poi quando dovevo fargli copiare nelle verifiche io c'ero sempre.
***
Un'ora dopo ero in piedi davanti al mio armadietto aperto, pronta per prendere i libri di fisica, la mia materia preferita, ma mi fermai un attimo a sfogliare il mio diario segreto, tappezzato letteralmente e completamente con le foto di Martin Barrett, quel ragazzo bellissimo di quinta, un tipo solare e che era sempre gentile con me, nonostante fossi reputata la feccia della scuola, per non dimenticare sfigata. Oh, lui si che mi piaceva, era carino, e ovviamente un mucchio di ragazze già gli andavano dietro, compresa me, ma io tenevo nascosti i miei sentimenti, tanto sapevo già come sarebbe potuta finire, per non aggiungere il fatto che ovviamente non potevo piacergli, e lui si comportava gentilmente con me solo perché gli facevo pena. Se non fosse stato per una mano abile e dalle unghie perfettamente laccate di rosso che afferrò il mio diario mentre lo stavo sfogliando fantasticando su Martin Barret. Ottimo. Era Juliette.
Quanto la odiavo. Era la ragazza di Harry ma era la mascotte di tutto il suo gruppo, cheerleader numero uno della Providence High school e più stronza in assoluto. Assurdo come facesse finta di non conoscermi. "Ma guarda guarda cosa abbiamo qui... Mmm Quindi qui qualcuno ha una cotta per Martin Barret?!" Esclamò Juliette a voce più alta del previsto per farsi sentire da quest'ultimo, che, imbarazzato iniziò a guardare in questa direzione. Mano a mano che Juliette leggeva ogni singola parola scritta da me sventolando il mio diario, la folla aumentava sempre di più. "Ehi Juls, che succede?" OH NO.
Harry e tutti gli altri stronzi stavano facendo il loro ingresso nel corridoio "Guardate ragazzi, la nostra piccola e sprovveduta Payton potrebbe pubblicare un romanzo sul nostro Martin Barret! Tu che dici Martin?" La sua voce acuta mi stava facendo venire il mal di testa. Intorno a me si alzó un coro di risate, e intanto Martin se ne andò imbarazzato, e ovviamente l'avevo perso per sempre. Harry prese il mio diario dalle mani della sua ragazza e cominciò a leggerlo e con quel ghigno odioso che gli spuntava sempre in queste occasioni pronunciò quella frase che mi portai dentro per sempre: "Povera Payton, ma non capisci che nessuno vorrebbe mai poter stare con te? Sei inguardabile, rivoltante, la feccia dell'umanità, perché non ti ammazzi subito?" E lì lo guardai negli occhi: e lì lui incrociò i miei, ed erano pieni di astio e di derisione, e intanto la sua fossetta si intensificava sempre di più sul suo bel viso, guardai le facce degli altri, mentre mi deridevano, e io, volevo reagire ma... Cosa avrei potuto fare io..Lo avrei picchiato a sangue, ma Juliette mi precedette "Tesoro, stasera c'è pure la festa in maschera per il compleanno di Harry, perché non vieni? Magari puoi chiedere a Martin di accompagnarti sai.." ma io stessa mi stupii della mia reazione: in un attimo l'avevo presa per il colletto  della sua giacchetta rossa e dopo due minuti le avevo già dato due schiaffi, mentre lei continuava ad urlare con quella voce isterica. "Ma che cazzo fai brutta idiota!" In un attimo Harry ci aveva allontanate ed esclamò "La pagherai presto per questo" incenerendomi con lo sguardo, poi si girò e se ne andò a consolare la sua ragazza frignante. Io me ne andai subito verso casa con un dolore al petto che si intensificava sempre di più, ad ogni passo. E come al solito, volevo scomparire per sempre.

Spazio autrice:
Buongiorno, come vaaaa?? Qua tutto bene, quanto amo l'estate🧡🧡

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