CAPITOLO 46

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Payton's pov

Erano ormai tre settimane che io ed Harry ci frequentavamo. Nessuno dei due era ancora riuscito ad ammettere cosa provavamo l'uno per l'altro, ma mi andava bene così, perché me lo dimostrava quando mi lasciava teneri baci sulle labbra, quando durante le riprese mi guardava di sfuggita e dopo festeggiavamo nel suo camerino o a casa sua, oppure quando Heather mi stuzzicava dicendomi: "Tesoro, quel ragazzo ha occhi solo per te", e anche quello mi mandava in tilt.

Eravamo comunque stati molto attenti a non farci scoprire, grazie all'aiuto di Drew, Heather e della sicurezza al servizio di Harry. La parte più divertente era quando volevamo uscire per fare un breve giro all'aperto, e dovevamo travestirci in tutti i modi possibili. Ricordo che la prima volta che Harry me lo aveva proposto ero scoppiata a ridere, ma avevo accettato subito.
Dio, ci facevamo certe risate mentre camminavano mano nella mano con delle orribili parrucche addosso e dei ridicoli occhiali da sole...
Melory aveva tenuto la bocca chiusa e la cosa mi rallegrava non poco viste le circostanze; la domenica non c'erano riprese, per cui avevamo tutta la giornata libera, ed io non aspettavo altro.

"Buongiorno" salutai la guardia che mi fece entrare nella villa di Harry, ormai mi conosceva.
Salii le scale ed entrai in camera sua, trovandolo intento nell'imparare a memoria il copione;
"Ti serve una mano?" Chiesi con un sorriso appoggiando la mia borsa sul letto.
Harry alzò il viso assumendo un'espressione sollevata nel vedermi: "Guarda chi si rivede. No comunque ho finito qui, lo concluderò più tardi. Ora ho di meglio da fare..." Disse cingendomi in vita e posandomi un bacio sulla fronte.
"Anch'io ho di meglio da fare, comunque, non sono certo venuta qui per te Styles" scherzai accarezzandogli il viso.

Lui scosse la testa stringendosi nelle spalle, poi sbuffò piano guardandosi intorno: "Senti, ti va di uscire? Mi sono rotto di stare sempre nascosti, andiamo da qualche parte. Sulla spiaggia!" Quelle parole mi fecero provare una sensazione di terrore indescrivibile, sarei uscita volentieri con lui, non ne potevo più dei sotterfugi, ma allo stesso tempo ricordai il pericolo che avremmo corso, e ricordai la mia fobia più grande: l'acqua "Harry...  ma se ci vedessero? Insomma volevamo aspettare prima di rendere pubblica la cosa e poi... Non credo sia il caso di fare il bagno e..." risposi a malincuore staccandomi dal suo abbraccio, sedendomi sul letto sentendomi le mani tremare. No no no non in quel momento, sicuramente avremmo dovuto riaffrontare il discorso della mia fobia ed era l'ultima cosa che volevo, ma era più forte di me, ogni cosa mi riportò a quel giorno maledetto.
Harry diventò paonazzo e sbarrò gli occhi, prima di venirmi in contro e di inginocchiarsi di fronte a me:

"Cazzo... Payton non ci avevo pensato. Però devo rimediare a quello che ho fatto, anche se non ero stato io quel giorno.  È ora che superi questa fobia, non puoi continuare a vivere così per colpa di quei bastardi. Comunque sarebbe ora di affrontare la cosa. Ci sarò io lì con te. E in ogni caso non ci vedranno: andremo in quella spiaggia dove abbiamo girato l'altra volta, lì non ci sarà nessuno. Due o tre surfisti al massimo..."
"H...Harry sai non credo di volerlo fare, ci sono tanti altri posti, non sono pronta ad affrontarlo ti prego" La mia voce si incrinò e la testa cominciò a farmi male.
"Tranquilla, Payton guardami. Io sarò lì con te, sarò sempre al tuo fianco, non ti lascerò, è una promessa" mi spiegò accarezzandomi le guance.
Finalmente incontrai il suo sguardo e qualcosa mi fece rispondere prima ancora di pensarci:
"D'accordo" annuii prendendo un respiro profondo e guadagnandomi un'espressione di felicità da parte di Harry. Ma mi sarei presa a calci per aver accettato.

Rimediai un costume bianco, non so nemmeno da quant'era che non ne indossavo uno. Mi infilai il vestito celeste e con passo indeciso raggiunsi Harry all'auto di sotto.
"Ehi, oggi prendiamo l'auto di servizio perché abbiamo bisogno della sicurezza, altrimenti saremmo andati con la mia" disse Harry non appena mi sedetti al suo fianco.
In risposta gli sorrisi e mi appoggiai allo schienale cercando di rilassarmi, ma mi riuscì impossibile. Il pensiero di essere avvolta dall'acqua e da tutto il resto mi continuava a ronzare in testa.

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