"Ecco a lei signorina. Non sarà una delle nostre stanze migliori ma è molto bella e confortevole. Il signor Reese ci ha detto che lei ama le cose semplici ma sofisticate" mi sorrise la ragazza della reception. La guardai confusa ma poi mi resi conto che probabilmente Brett doveva aver parlato molto di me a William, per cui lasciai correre e afferrai la chiave numero 511.
"Se ha bisogno di qualsiasi informazione io e tutto lo staff siamo al suo servizio; verso destra dove vedrà le indicazioni si trova la nostra piscina dotata anche di un angolo bar e un angolo tisane, e può andarci quando vuole. Il nostro addetto le porterà i suoi bagagli di sopra. Oh e, io mi chiamo Lydia" mi sorrise la ragazza castana. Io ricambiai il sorriso gentilmente e mi voltai per andarmene nella mia stanza. Non ero brava a stringere amicizie.
E soprattutto, non avrei mai messo piede in quella piscina: dio quanto odiavo quella situazione."Ecco a lei" mi sorrise l'addetto. "Grazie" risposi cordialmente ed entrai. "Beh niente male" dissi fra me e me una volta che chiusi la porta. Non era di certo una suit ma era grande abbastanza e sarebbe stata casa mia per sette lunghi mesi. Un letto matrimoniale ma che sarebbe stato tutto mio era posizionato al centro. Le pareti erano dipinte di bianco e un color crema che dava un tocco di classe alla stanza. Nell'angolo a sinistra c'era una cucina dotata di un piccolo bancone con sopra un cesto di frutta esotica. Il pavimento era in parquet scuro e di fianco al letto vi era un morbido e largo tappeto bianco.
Il bagno era grande il giusto per me, semplice e in esso erano presenti sia una vasca che una doccia. Nell'angolo c'era la lavatrice.
Osservai la mia stanza-casa per bene girando su me stessa: non era tanto grande, era la metà del mio appartamento a New York, ma mi piaceva. Nell'angolo c'era un tavolo rotondo di vetro con accanto posizionato un divanetto. Sarebbe stato il mio rifugio per lavorare per i mesi a seguire. Non mi dispiaceva affatto come posto.
Mi spogliai e mi misi in abiti più comodi e leggeri; per fortuna Lisa mi aveva obbligata a mettere soltanto tutti i vestiti estivi del mio guardaroba in valigia. Mi ero portata giusto tre felpe. A casa avevo lasciato solo gli abiti invernali che qui non avrei mai usato. Mi sedetti con calma sul mio comodo letto leggendo la mail di William nella quale mi spiegava dettagli in più e c'era come allegato il copione.
Non ci pensai due volte a mettermi al lavoro, e dopo tre ore avevo già revisionato metà della seconda parte, appuntandomi qua e là dettagli e attaccando delicatamente dei Post-it colorati ai margini dei fogli. E per quelle ore non pensai mai ad Harry Styles, e al fatto che entro poche ore l'avrei rivisto.
Quel pensiero però mi ossessionò tanto che dovetti interrompere il mio lavoro per darmi una calmata. 'Non mi riconoscerà, non succederà. E se invece lo facesse? Gli dovrei dire in faccia ciò che avrei voluto dirgli da anni?' pensai. Fantastico, ero andata nel pallone prima ancora che fosse successo qualcosa.
Quando il mio telefono inizió a squillare a tutto volume feci un salto sul posto per lo spavento e lo andai a recuperare dove lo avevo lasciato. "Mamma, che piacere sentirti" dissi sollevata. "Ehi tesoro, come va? È simpatico Reese? Hai già incontrato gli attori?" Chiese preoccupata. Nemmeno lei era felice che fossi a Los Angeles, ma non potevo farci nulla, era il mio lavoro. "Bene, sì, e no. Incontrerò domani gli altri. Per oggi William mi ha dato un giorno di riposo per sistemarmi e riguardare il copione. Sono abbastanza agitata a dire il vero" "Tesoro non preoccuparti, noi siamo fieri di te. Com'è il tempo laggiù?" Chiese curiosa. "Beh... Estate. Letteralmente, fa caldissimo. E laggiù?" Chiesi conoscendo già la risposta. "Qui minaccia tempo brutto, hanno perfino previsto che nevicherà nel weekend" mi rispose mia madre.
"Non ci credo!" Sbuffai affranta. Era davvero strano e surreale come potessero esserci sia l'estate che l'inverno contemporaneamente: davvero strano. "Mamma, devo rimanere qui per sette mesi. Come farò?" La mia voce era triste e poco convinta mentre mi lamentavo."Payton ricordati che questo è il tuo lavoro, se vuoi quella promozione devi sopportare. Non ricordi? Prima il dovere e poi il piacere. E poi non è da tutti stare su un set cinematografico accanto a William Reese!" Esclamò mia madre. Ma che le era preso? Fino a due giorni prima sembrava essere più triste di me. "Sembra di sentire parlare Lisa" replicai seccata. "Beh ora la penso anch'io così. Tesoro devi affrontare questo capitolo, e so che puoi farcela, da sola. Succederà tutto piano piano. Se è il destino che vuole farvi incontrare, allora vai e buttati" disse con voce calma e orgogliosa mia madre. Ma dove le aveva prese quelle frasi? Da internet?
"D'accordo. Ora devo riattaccare. Ti voglio bene mamma" sospirai. Lanciai il telefono sul letto e mi decisi ad ordinare la cena. "Due involtini primavera e un'insalata, stanza 511, grazie" e riattaccai la cornetta. Dovevo solo calmarmi. Sarebbe andato tutto bene.
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MEMORIES LAST FOREVER
ФанфикProvidence, 6 anni prima: Payton è derisa da tutti a scuola, ma ormai ci ha fatto l'abitudine a piangere e soffrire. Ma il peggiore di tutti loro è Harry Styles, già, lui ce l'ha proprio con lei, e Payton lo odia con tutta se stessa. Poi un giorno u...