CAPITOLO 35

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Harry's pov

"Cosa vuoi sapere? Dimmi Harry" mi disse Melory con la sua voce soave e sensuale, spegnendo la sigaretta nel porta cenere poggiato sul muretto.
Mi guardai intorno per verificare che nessuno ci stesse ascoltando, ma c'erano soltanto gli uomini della sicurezza a sorvegliare la zona.
Mi voltai verso di lei, incontrando i suoi occhi ammalianti.
"So che sei stata tu a spingere Payton in acqua, non sono uno stupido"
Cominciai a parlare.

"E cosa te lo fa pensare? Te lo ha detto la tua amica per caso?" Mi chiese sfilando un'altra sigaretta dal pacchetto.
"Mi preoccupo semplicemente della tua immagine. Se questa cosa si venisse a sapere non faresti bella figura con i giornali" mentii spudoratamente.
In realtà ero preoccupato per Payton, per la paura e il dolore che le avevo visto nello sguardo, ed ero incazzato più che mai con Melory per averla messa in imbarazzo. E ancor di più ero incazzato con me stesso per avere così tanto interesse in quella ragazza bionda.

"Bugiardo. Non te ne frega un cazzo della mia immagine. E poi era una festa privata, non lo avrebbe saputo nessuno. Ti interessa per caso quella ragazza, Harry? Stai dicendo che non ti importa più chi sono io? Chi siamo noi?" La sua voce calma e sensuale risuonó come il verso di un serpente alle mie orecchie. Si alzò tranquillamente dal muretto al quale era appoggiata e facendo pochi passi si ritrovò di fronte a me, guardandomi con quegli occhi scuri e ricoperti di trucco di scena e sorridendo maliziosamente.

La osservai abbassando la testa, era abbastanza alta, ma non troppo dal raggiungermi. Separai le mie labbra e chiusi gli occhi, ricordando scene di uno o due anni prima.
"È... È successo tempo fa, Melory, non credi che dovresti dimenticarlo?"
Dissi stordito dal suo forte profumo.
Ricordare quelle scene non mi entusiasmava più come un tempo, e la mia coscienza sapeva il perché.

"E cosa importa? Ai giornali piaceva abbastanza la cosa" rispose portandosi una ciocca dietro all'orecchio.
Mi scostai appena e le spiegai "Quello che è successo fra noi due, diverse volte, non deve influire sul presente e sulle riprese del film. Siamo i due protagonisti, siamo colleghi, per cui pensa solo a questo, non cercare di rovinare il lavoro di altri per soddisfazioni personali" la mia voce era chiara e dura mentre la guardavo dritto negli occhi.
Sapevo che mi voleva, che mi desiderava, ma non riuscivo a pensare ad altro se non a quanto fosse stata stronza.

"Wow, sei sempre stato piuttosto abile a parole Styles. Peccato che non ti creda. Io non dimentico..." Disse Melory passando la sua bella e curata mano fra i miei ricci.
"Melory, lasciala in pace, te lo dico chiaramente. Sai come sono andate le cose fra noi, lei non c'entra niente, per cui smettila con i tuoi giochetti. Siamo tutti qui per girare un film che incasserà milioni, siamo attori di fama mondiale, e non dovremmo farci condizionare da altro. Lascia fuori quello che c'è stato fra noi da questa storia.
Mi conosci: per me non c'è un dopo, non c'è mai stato" la mia voce era calma e ferma mentre Melory mi osservava come se volesse uccidermi.

Ma era così. Io non avevo un seguito. Io e lei ce la eravamo spassata un anno prima, tutti ne parlavano, ma entrambi sapevamo che non sarebbe sfociato in nulla, per la gioia della stampa.
"Dico sul serio, Melory" aggiunsi, ma in neanche qualche secondo la sua voce mi colse di sorpresa alle spalle. La sua bellissima voce.
"Davvero Harry? Sei serio?" Mi voltai di scatto incontrando i suoi deliziosi occhi blu. Aveva un'espressione infastidita e quasi disperata, che non volevo vedere. Avrei voluto cancellargliela immediatamente.
Per un attimo rimasi senza parole, e guardai Melory sorridere come una scema, mentre si accendeva una sigaretta.

"Stavo giusto venendo qui per dare una lezione a quell'arpia della tua ragazza e sento tu che provi a rimediare a quello che ha fatto ieri sera? Non avresti dovuto metterti in mezzo, potevo vedermela da sola" fece due passi verso di me con uno sguardo assassino. Dio era così bella anche da arrabbiata, e non potevo credere di essere stato io la causa.
"Pensavo di fare la cosa giusta, visto che conosco Melory e so come trattarla. Tu non la conosci" spiegai facendo un respiro profondo.
"Beh si dà il caso che mi abbia spinto lei in quella maledetta piscina per cui volevo parlarci io. Con quale diritto ti immischi in queste situazioni?" La sua voce stava salendo di troppi gradi, tant'è che anche la sicurezza si voltò nella nostra direzione.

"Ti prego, lasciami spiegare, solo non qui. Non è il luogo adatto, fidati, e poi dobbiamo riprendere le riprese. Ti prego Payton" bisbigliai puntando i miei occhi nei suoi.
"Ho tempo ora, e basta" mi rispose infastidita.
"Tesoro, dovresti sapere che non ti è permesso parlare con il cast, tu sei qui per seguire William e nient'altro" disse Melory affiancandosi a me e guardando Payton con aria di sfida.
Poi si voltò e se ne tornò dentro agli Studios, dopo aver visto la mia espressione inferocita.
Feci un profondo respiro tentando di spiegare alla ragazza davanti a me come stavano le cose. Mi i portava di quello che pensava di me, e non sapevo neanche il perché.

"Senti, Payton, non volevo mettermi in mezzo, ma io so che giochetti fa Melory, tu non sapresti gestirla. Io la conosco, fidati" faceva davvero caldo quel giorno, notai. "Non avevi il diritto di prendere la mia posizione. Harry forse non conosco lei, ma so come gestire le persone stronze, ci sono abituata. Non mi conosci nemmeno bene, come fai a pretendere che io mi fidi di te?" Mise una mano sul fianco scuotendo la testa.

"Credimi, non so perché, ma non voglio che tu ti faccia l'idea sbagliata di me. Sono un pessimo partner e odio le relazioni, ma posso essere un ottimo amico. Puoi fidarti, non sono dalla sua parte" le spiegai con tutta la sincerità che avevo dentro.
"Perché dovremmo essere amici?" Mi chiese con quella voce magnifica.
"Non lo so. Ma mi importa. Senti siamo partiti con il piede sbagliato, ma propongo una tregua. Certo mi fai impazzire di nervoso, ma non voglio guerra. Allora? Tregua?" Le porsi la mia mano.

Payton's pov

"Tregua?" Mi chiese tendendomi la sua mano. Non riuscivo a crederci. Harry Styles che mi chiedeva una tregua? Ma se io lo odiavo, come potevo accettare? Prima o poi avrei dovuto dirgli chi ero, ma qualcosa dentro di me mi spinse ad accettare.
"Tregua" sospirai afferrando il suo palmo.
Sorrise in un modo talmente magnifico che le mie ginocchia iniziarono a cedere.
"Harry, perché ti interessa tanto essere in pace con me?" Chiesi curiosa. Ero eccitata dal fatto di essere una sua "amica". Di Harry Styles. Mi andava bene per il momento.
"Non lo so. Ma sono cambiato. Non mi conosci ma ora sono diverso da prima, cioè sono comunque uno stronzo ma sono una persona migliore" sorrise infilando le mani nelle tasche dei jeans.
"Melory non è la mia ragazza, ma ci siamo frequentati in passato. Non sono un tipo da relazioni" "Ah no?" Chiesi in risposta alla sua affermazione.
"No" disse semplicemente.
"Styles! Dentro! Ora! E lei chi è? Non può stare a contatto con gli attori, deve stare con la troupe, se ne vada" un uomo, credo il manager di Harry si avvicinò a noi a passo svelto. Annuii semplicemente incamminandomi al fianco di Harry.

"Non gasarti troppo per essere amica di Harry Styles. Sai com'è,sono poche le persone che mi stanno simpatiche" mi sussurrò sarcastico mentre entravamo dal retro degli Studios.
"Ma io non sono gasata, Styles" dissi sorridendo, poi ci dividemmo, ciascuno andando verso la propria postazione. Mi sentivo in pace, almeno per un po'

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