Erano le 5.46 di sabato mattina ed ero in aeroporto ad aspettare che il mio volo venisse chiamato. Dire che stavo morendo di agitazione era ben poco.
Continuavo a grattarmi nervosamente il dorso della mia mano e a controllare l'ora sul display del telefono. 10 minuti e sarei stata su quel volo diretto a Los Angeles e avrei incontrato Reese, ed Harry Styles. Le mie emozioni erano un mix di eccitazione, paura, rabbia e fastidio. Non avevo per niente voglia di allontanarmi dalla mia famiglia, dal mio ufficio e dalla mia New York per un tempo non ancora definito. Mi sarebbe mancato soprattutto il freddo clima di New York e il cielo grigio. Ad Hollywood sarebbe stato tutto l'opposto: maniche corte, frappè congelati, caldo afoso, sole accecante.. Tutta roba che mi avrebbe ricordato l'estate, e io odiavo l'estate.
"Si pregano i gentili signori di incamminarsi verso l'area dell'aereo numero 45 direzione Los Angeles", ascoltai l'altoparlante guardando in alto verso il soffitto. Mi girai per salutare i miei familiari. "Ci siamo" sospirai. Abbracciai prima mia madre, sentendo una strana fitta al petto. Era preoccupata per me, come tutti del resto. "Ricordati tesoro, che noi ci saremo sempre. So di non esserci stata in passato ma voglio rimediare. Chiamami tutti i giorni, e se c'è qualcosa che non va, fallo sapere immediatamente. Vedrai che non ti riconoscerà" disse guardandomi con aria orgogliosa ma con un pizzico di tristezza. "Lo farò, promesso" risposi.
"Miraccomando scema, fatti valere laggiù. E portami l'autografo di tutto il cast" mi salutò mio fratello Ethan dandomi un abbraccio. Era il più piccolo, aveva 18 anni, ma era molto più alto di me. "Sei in debito con me!" Gli feci la linguaccia. Poi toccò a Lisa: "Per favore, Payton, ricordati ciò che ti ho detto. Sei forte, e invincibile. Non farti abbattere e sii te stessa, non sei più quella di una volta. E per favore, uccidi quello stronzo da parte mia" disse mia sorella con un sorriso attento e allontanandosi di poco da me per guardarmi meglio negli occhi. "Hai intenzione di dirglielo se ti riconoscerà?" Proseguì. "Non lo so ancora, deciderò una volta arrivata. Ti voglio bene" la abbracciai.Dopo averli salutati un'ultima volta, con il cuore in gola attraversai la pista e sorrisi alla hostess in piedi sulla scala del mezzo alato. Sospirando, mi voltai un'ultima volta a guardare la fredda Alba in un gelido mattino di New York, poi mi girai e salii su quel maledetto aereo. Non volevo andarci, ma dovevo. Era così frustrante. Già mi mancavano il mio appartamento e tutto il resto.
"Si pregano tutti i passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza, e grazie per aver scelto la nostra compagnia aerea per il vostro viaggio"
"Fantastico. Buon viaggio a me"dissi disperata, ricevendo un'occhiata preoccupata dalla vecchietta seduta al mio fianco. Le sorrisi cercando di rimediare.Poco dopo l'aereo cominciò a correre su quella pista e nel mentre trattenni il fiato, poi prese il volo sollevandosi da terra e lì buttai fuori tutta l'aria accumulata, e dal finestrino diedi un ultimo sguardo alla mia città che diventava sempre più piccola e lontana, man mano che l'aereo saliva.
STAI LEGGENDO
MEMORIES LAST FOREVER
Fiksi PenggemarProvidence, 6 anni prima: Payton è derisa da tutti a scuola, ma ormai ci ha fatto l'abitudine a piangere e soffrire. Ma il peggiore di tutti loro è Harry Styles, già, lui ce l'ha proprio con lei, e Payton lo odia con tutta se stessa. Poi un giorno u...