CAPITOLO 6

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6 anni prima

Gli posai immediatamente una mano sulla spalla, senza ragionare, e lui non si scostò. Stavo veramente consolando il mio nemico peggiore? Ma non potevo lasciarlo lì, nonostante se lo meritasse. "Ti capisco eccome invece.. I miei genitori non volevano neanche che io nascessi, è stato un errore.. E improvvisamente diventi soltanto uno stupido oggetto fastidioso da appoggiare da qualche parte purché non intralci la loro vita. Ti senti uno schifo, senti che non vuoi fare niente della tua vita. Ma in quel momento devi capire  che devi essere migliore, devi rialzarti anche se fa male, e andare avanti, per sbattergli in faccia chi e cosa sei diventato senza il loro aiuto, e capiranno che cosa hanno perso. Io ho già perso mio padre, e mia madre è come se non ci fosse, ma voglio diventare qualcuno e farle capire  che conta la mia persona, e lo faccio per me stesso" dissi tutto d'un fiato.

Wow, non mi ero nemmeno resa conto di ciò che avevo appena detto. E soprattutto non mi capacitavo di come Harry Styles, dio del sesso e ragazzo incredibilmente popolare stesse piangendo sul pavimento della sua stanza nel bel mezzo di una festa stratosferica. Lui si girò di scatto verso di me, e mi guardò con quei suoi occhi verdi smeraldo penetrandomi. Io ero troppo vicina a lui. Lui era troppo vicino a me. E io lo odiavo. Ma successe tutto talmente in fretta che le sue labbra si avventarono sulle mie.

Io non avevo mai baciato un ragazzo in vita mia, mentre lui aveva perso la verginità a 14 anni con Savannah Insomma, sullo stesso piano.
D'istinto schiusi le labbra, permettendo alla sua lingua di esplorare ogni centimetro della mia bocca, e.. Harry Styles baciava incredibilmente bene. Le sue labbra morbide iniziarono ad accelerare il ritmo con foga e io, non consapevole delle mie azioni continuai, provando a buttarmi in quello che avrei definito l'errore più grande della mia vita.

Lui era ubriaco, e probabilmente il giorno dopo si sarebbe dimenticato di tutto. Io ero una povera scema che veniva presa in giro da lui ogni giorno, e nonostante ciò, lo stavo baciando, e prima l'avevo anche consolato. Probabilmente avrà pensato che fossi una frana, data la mia inesperienza. Ma dio, era così piacevole che avrei continuato nonostante il giorno dopo mi sarei presa a calci.

Lui era così esperto. E Poco dopo la sua mano provo a sfilarmi la maschera, e d'un tratto il mio cervello si azionó. Allarme. Lo spinsi via premendo sulle sue braccia muscolose e tatuate, scuotendo la testa. "Io.. non posso farlo" provai a dire "Cosa? Perché ne stai andando?" La sua voce da ubriaco sembrava quasi più sexy. "Non sarei mai dovuta venire, è stato un grave errore che non si ripeterà" spiegai presa dal panico "Dimmi almeno chi sei!" Provò a fare un passo barcollando. "Fidati, se sapessi chi sono, non vorresti più vedermi. Noi ci odiamo". Replicai.

Dopo un istante aprii la porta e mi precipitai al piano di sotto ancora incredula per quanto era accaduto poco prima. Inciampai su almeno 6 persone ubriache quando udii la sua voce. "Ehi aspetta! Tu! Chi cavolo sei?" Oh no. Quel pazzo mi stava seguendo e per poco non sarebbe caduto dalle scale. Fortunatamente riuscii ad andarmene immediatamente da quella casa, senza parole, con il viso in fiamme, le labbra gonfie e un'incredibile sensazione piacevole allo stomaco. Dovevo mantenere la calma. Ma era impossibile: non riuscivo a pensare ad altro che a quel bacio stratosferico e all'errore che avevo fatto.

E Harry? Ci stava pensando anche lui? Ci avrebbe pensato anche lui? Probabilmente no. Sarebbe stato nel suo letto con un'aspirina in mano e un terribile post sbornia. Il mio primo bacio l'avevo dato a uno stronzo egoista che non faceva altro che prendersi gioco di me da tre anni, e la cosa peggiore fu che mi era piaciuto, più di quanto immaginassi.
Bel casino.

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