Scesi dalla Range Rover nera salutando Drew, e mi avviai all'entrata.
"Ehi tesoro!" Mi salutò Heather venendomi in contro.
"Ti avviso. Will è impazzito, le riprese sono iniziate da soli due giorni e lui è già all'apice dello stress" mi disse incamminandosi con me verso la sala riprese.
"Farò del mio meglio" risposi sorridendo.
"Ehi ragazze ciao tutto ok? Cazzo non ce la farò mai!" Ci sorpassó Ivy con due tazze di caffè e dei documenti sotto braccio, correndo verso la sala.
"Ecco lei è quella che subisce di più il nervosismo di Will. È dura fare la sua assistente!" Disse Heather con un sorriso smagliante.Entrammo anche noi in sala, ma non c'era ancora nessuno, però l'adrenalina del giorno precedente stava iniziando a risalirmi dallo stomaco.
Mi avvicinai a William che stava urlando qualcosa ad Ivy, che avvilita annuiva e digitava qualcosa sul suo Smartphone.
"Ehi William. Ti ho portato gli appunti di ieri. Scusa il ritardo" esordii passandoglieli
"Ho apportato qualche modifica alla settima battuta del personaggio di Edward, ho scritto tutto chiaramente, spero che tu riesca a leggere", proseguii.***Mi posizionai in un angolo a sorseggiare il mio caffè caldo, sorpresa dal fatto che William non mi avesse sbranata come con tutti gli altri dipendenti. "Ehi, William è ancora nervoso come un leone impazzito o si è dato una calmata?" Mi girai verso la direzione da cui proveniva quella voce, che già conoscevo.
Louis Tomlinson stava parlando con me. Al mio fianco. Mi stava parlando.Gli sorrisi cercando di mostrami il più calma possibile, anche se in realtà volevo saltargli addosso per chiedergli un autografo. Era davvero difficile.
"Sì beh, sembra si sia calmato, ma non ci metterei la mano sul fuoco" scherzai. Lui mi sorrise, cosa che mi fece fare salti fino alle stelle.
"Sono Louis, ma penso che tu mi conosca già" mi disse porgendomi la mano.
"Mmm non sono sicura di averti già visto da qualche parte... Forse il tuo viso mi è familiare..." Dissi guardando in alto e picchiettandomi le dita sul mento. "Ma sì che ti conosco!" Risi porgendogli la mano.
Okay, il piano "mostrati calma e tranquilla di fronte ad un attore di fama mondiale" stava riuscendo bene.
"Io sono Payton, non so se ti ricordi"
Gli sorrisi.
"Certo che sì, sei qui per aiutare Will non è vero?" Mi chiese. "Sì, sì, starò qui fino alla fine delle riprese, anche se mi mancano terribilmente la mia città e il tempo freddo di New York" risposi malinconica.
"Beh ti capisco, Los Angeles non è una città che piace a tutti, me compreso, ma quando è lavoro è lavoro" disse stringendo le spalle."Louis, ciao. Dorotha ti aspetta di là per il trucco. È il tuo turno" quella voce bellissima risuonò alle nostre spalle mentre stavamo ridendo. Ci girammo entrambi. Lui stava guardando Louis, ma poi spostò il suo sguardo di me, scaricandomi un'elettricità potentissima addosso.
I suoi ricci erano perfettamente spettinati, e i suoi muscoli erano tesi sotto alla maglietta bianca."Oh, grazie Harry. È stato un piacere conoscerti, Payton, ci vediamo dopo" la voce di Louis riscosse entrambi dai nostri pensieri. Diede una pacca sulla spalla all'amico, nonché collega, e se ne andò verso la stanza del trucco e parrucco.
Harry lo seguì con lo sguardo andarsene, poi riportò l'attenzione su di me. "Non solo pensavo di essere stato chiaro sul fatto di non invadere i camerini degli attori, ma ora ti metti anche ad importunarli. Sei qui per fare il tuo lavoro, non per conoscere nuove persone" la sua voce tuonò alle mie spalle, carica di sfida e di saccenza.
Per un attimo rimasi imbambolata a guardarlo e ad ammirare ogni suo lineamento perfetto, ma poi decisi di rispondergli, sentendo la rabbia ribollirmi nel sangue.
"Non che debba giustificarmi con te, ma per tua informazione è Louis che si è venuto a presentare, visto che lavoro anch'io qui, quindi prima di parlare ti suggerisco di aspettare un pochino" ribattei infastidita dal suo tono sprezzante.Era incredibile come solo in quel momento avessi trovato la forza per trattarlo come meritava, quando solo sei anni prima solo a sentire la sua voce volevo scomparire dalla faccia della terra e disintegrarmi.
La terapia dopotutto aveva funzionato."Bene, visto che Louis è un mio collega, ed è anche mio amico, credo di potermi intromettere in ciò che fa. Dovresti seriamente pensare a fare il tuo lavoro" mi rispose, in tono più tranquillo, ma comunque gelido.
Non doveva avere molti amici a parer mio, visto quel carattere.
"Bene." Dissi a denti stretti.
"Bene" ribatté lui senza mai spostare lo sguardo dai miei occhi.
"Bene" dissi io a mia volta, per poi voltarmi e andarmene in direzione del mio capo.
Volevo dimostrarmi matura.Le riprese iniziarono, e io lo guardavo, prendevo appunti e poi lo guardavo di nuovo negli occhi.
Era come un gioco quello fra noi:
ognuno cercava lo sguardo dell'altro cercando di mantenerlo il più a lungo possibile.Non sapevo come descrivere quella situazione. Lui recitava e ogni tanto puntava gli occhi nei miei, sapendo che io sicuramente avrei ricambiato;
non ero abituata a quel tipo di situazione, non ero abituata ad essere guardata, né tantomeno da Harry Styles.Scusatemi scusatemi tantissimo, ma sono stata davvero davvero impegnata in questi giorni, non so come fare, ma fra tre giorni torno a casa, e avrò tutto il tempo! Intanto ecco il capitolo!
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MEMORIES LAST FOREVER
FanficProvidence, 6 anni prima: Payton è derisa da tutti a scuola, ma ormai ci ha fatto l'abitudine a piangere e soffrire. Ma il peggiore di tutti loro è Harry Styles, già, lui ce l'ha proprio con lei, e Payton lo odia con tutta se stessa. Poi un giorno u...