CAPITOLO 12

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Beh... Ci devo prima.. penso di poterlo fare.. e giusto per curiosità, quali sono i nomi del cast? Se devo andare su un set cinematografico almeno devo sapere chi incontrerò" replicai con non chalance smistando qualche foglio sulla scrivania di Brett.

In fondo, non ci sarebbe stato nulla di male, forse sarebbe stata un'opportunità incredibile. "Ma certo, Reese mi ha inviato proprio oggi la lista con tutti i dettagli" rispose Brett, pronto a soddisfare la mia richiesta.

Ascoltavo disinvolta i nomi degli attori, alcuni li conoscevo bene, ed ero elettrizzata di poterli incontrare dal vivo, altri non li avevo mai sentiti nominare; appoggiai disinvolta il viso sulla mia mano mentre Brett continuava "....Harry Styles, che beh, è addirittura un attore più famoso di Brad Pitt.."commentó Brett, " Julia Avalon's..." Frenai di scatto i pensieri. Il panico e l'ansia mi invasero.

Iniziai a sudare freddo, iniziò a mancarmi il respiro. Sentivo una fitta allo stomaco, al petto, nausea, e tutto al solo udire il nome di... HARRY STYLES? Ma come? Possible che fosse ancora in circolazione dopo quanto era accaduto? Certo, non avevo avuto più notizie sue come di nessuno di loro, ma non pensavo che fosse diventato un attore di successo e per di più così tanto famoso. Più di Brad Pitt?
Ma scherzavano?

"Ehilà, Payton?" Mi riscossi immediatamente dai miei pensieri, e mi accorsi che non stavo più ascoltando il mio capo da un bel pezzo. "Mm?" Feci, provando a nascondere inutilmente l'agitazione sorridendo, ma le mie mani tremavano come quelle di un bambino che deve salire su un palco per la prima volta. "Stavo dicendo che le riprese saranno a Los Angeles, inizieranno la prossima settimana, quindi dovrai partire un po'prima, non so quando termineranno ma pagherà tutto la compagnia ovviamente e.. Payton? Tutto ok?" Sollevai lo sguardo su di lui e vidi la preoccupazione nei suoi occhi "Si.. io perché?"  Chiesi con lo stomaco in subbuglio, non ero nemmeno sicura che le parole mi fossero uscite del tutto comprensibili.

"Sei pallida e sembra che tu abbia visto un fantasma, non è che hai la febbre per caso? In questo periodo c'è un'epidemia, pensa che mia figlia Abby è ammalata da una settimana e.." "Scusa, Brett" farfugliai interrompendolo. "Non .. non credo di stare bene ti farò sapere domani se accetterò ma devo proprio andare" iniziavo a vedere strane macchie, appannato, stavo per svenire? Seriamente? "Wow, Payton, andarsene dal lavoro per infermità non è da te ma.. D'accordo, sembra che tu stia malissimo a guardarti, ma entro domani massimo voglio una conferma, o non avrai quella promozione" proseguì Brett piuttosto scocciato.

Non potevo farci niente, non controllavo più le mie azioni. "Ma certo, ora io.. vado"mi alzai immediatamente dalla sedia e nel mentre cadde il portapenne della scrivania che urtai con il gomito, la cartelletta che tenevo in mano cadde sul pavimento sparpagliando tutti i documenti racchiusi al suo interno, mi inginocchiai sul pavimento freddo e iniziai a balbettare qualcosa per scusarmi con Brett, che mi stava osservando piuttosto preoccupato dalla sua postazione. "Ehm Payton, SEI sicura di stare bene?" Domandò. "Certamente, s..si ovvio, ho solo bisogno di una pausa!" Esclamai con una risata isterica. Accidenti, dovevo sembrare pazza.

Dieci minuti dopo stavo infilando la chiave nella serratura di casa mia, e non appena entrai buttai tutto ciò che tenevo in mano a terra, forse lo calpestai anche, e corsi velocemente in bagno, dove vomitai la colazione del giorno. Mi sedetti sul pavimento del mio piccolo bagno appoggiando la testa e la schiena alle fredde piastrelle azzurre e bianche facendo respiri profondi per placare il nervosismo, ma fu tutto inutile.

Cavolo, mi sembrava di tornare ai tempi del liceo, e non mi mancava affatto.

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