Con passo deciso entrai agli Universal Studios respirando già aria di spettacolo e film.
Mi avvicinai alla scrivania di vetro dove una donna era intenta a scrivere qualcosa al computer. "Salve mi scusi, stavo cercando il regista William Reese, sa come posso trovarlo?" Chiesi con tono autoritario. La donna alzò finalmente lo sguardo su di me e mi guardò con aria divertita: "Lei è?" Chiese incalzando la voce, mostrandomi una fila di denti bianchi. "Devo sapere la sua identità, non tutti possono entrare qui, è uno studio privato, questo" proseguì sarcastica. La guardai storta e aprii bocca per risponderle: "Io sono-" "Payton! Che piacere!" Mi precedette Reese. "William! Eccomi" esclamai con tono un po'troppo alto, ma abbastanza da farmi sentire dalla donna di fronte a me, che mi guardò storta e seccata. "Non preoccuparti, Martha, lei è con me. Mi accompagnerà per i prossimi sette mesi!" Esclamò William cingendomi con un braccio in vita e continuando a camminare, portandomi via da lì.
Quell'uomo sprizzava davvero energia da tutti i pori, mi chiesi come facesse. Sorpassammo le guardie di sicurezza senza difficoltà, vista la presenza di William, e cominciammo ad attraversare i corridoi: c'era un viavai assurdo fra costumisti, staff, attori e tutto il resto del personale. Osservai tutti in modo incuriosito: chi urlava qualcosa, chi correva per la fretta, chi spostava oggetti di scena, persone con un microfono legato in volto parlavano animatamente fra loro, probabilmente discutevano come organizzarsi per le riprese.
Riportai l'attenzione su William: "Questo è il mio mondo, signorina Payton. È davvero strabiliante e divertente, ma bisogna fare attenzione a non cascarci troppo dentro, o non se ne uscirà." Mi sorrise. Per me era davvero un sogno incontrare tutte quelle persone.
"Ora ci avviamo verso una delle sale più importanti, dove si svolgeranno la maggior parte delle riprese, e soprattutto, dove tutti l'aspettano. Ho parlato molto di lei ai miei ragazzi, scusi, io li chiamo così gli attori che recitano per me" rise stringendo gli occhi. A quelle parole il mio cuore cominciò ad accelerare ogni battito. Stavo per incontrarlo.
"Sono molto emozionata, allora" risposi prendendo un profondo respiro. William continuava a tenermi vicina finché non arrivammo di fronte due porte enormi blu con scritto il cartello: 'Sala riprese. Vietato l'accesso ai non autorizzati' "Tranquilla cara, avrai anche tu un pass" e dopo averlo detto spalancò li grandi porte ed entrammo.
Un odore forte di profumo da donna, trucchi e caffè avvolse le mie narici. C'era ancora confusione per l'enorme sala: tutti gli addetti erano intenti a sistemare qualcosa, parlare fra loro o con gli attori, qualcuno prendeva una tazza di caffè... Al centro c'erano il grande set già allestito per le riprese, posto davanti alla famosa sedia del regista, con scritto 'Reese' .
Portai il mio sguardo dappertutto, ma ero talmente distratta e agitata che non feci attenzione a dove potesse essere il mio nemico.
Ascoltai William parlare a qualche addetto nella confusione, probabilmente gli stava dando istruzioni, quando la mia attenzione venne catturata da una voce. Quella voce.
Non la sentivo da sei anni ormai, ma potevo ancora benissimo riconoscerla fra cento, e mi faceva ancora raggelare il sangue.
Voltai la faccia di scatto verso quella zona, con il cuore che mi batteva all'impazzata. E lì lo vidi.Harry Styles era in piedi con la sua figura alta e slanciata, in tutta la sua bellezza, e stava camminando al fianco di un ragazzo, uno dello staff probabilmente. "Non me ne frega un cazzo, io non voglio fare questo cambio!" Sbraitó passandosi furiosamente una mano nei capelli folti e ricci, proprio nel momento in cui stava per passarmi davanti. Pregai in silenzio che non mi riconoscesse.
E per mia fortuna, non lo fece. Anzi non mi degnó proprio di uno sguardo, credo che non si fosse neanche accorto della mia presenza, proprio come al liceo. Tirai un sospiro di sollievo. A quanto pareva non aveva cambiato di molto il suo carattere.
Lo seguii con lo sguardo e con il cuore in gola mentre si allontanava per andare a parlare con una donna sempre dello staff. Era di una bellezza mozzafiato, e non mi aveva neanche notata. Se fosse stato sempre così, sarebbe stato facile.
"Scusami, Harry è un po'troppo esagerato a volte, ma è il protagonista del mio film, e ho bisogno di lui" mi spiegò William con tono pacato.Dunque, Harry Styles era il protagonista. Ottimo.
Finalmente questi due si sono incontrati, o meglio Payton ha visto Harry, ma lui non l'ha nemmeno calcolata. Che dite, sarà ora che anche lui la guardi? La riconoscerà?
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MEMORIES LAST FOREVER
FanfictionProvidence, 6 anni prima: Payton è derisa da tutti a scuola, ma ormai ci ha fatto l'abitudine a piangere e soffrire. Ma il peggiore di tutti loro è Harry Styles, già, lui ce l'ha proprio con lei, e Payton lo odia con tutta se stessa. Poi un giorno u...