Era Domenica mattina e io non avevo chiuso occhio tutta la notte con il pensiero costante che avrei rivisto a breve Harry. Mi alzai dal mio comodo letto e scelsi come vestiti per il primo giorno un paio di pantaloni neri eleganti, ma dal tessuto fino per far passare l'aria attraverso. Ci abbinai una canotta elegante di un tessuto lucido e poco elastico, color perla.
Decisi di legarmi i capelli in una coda di cavallo, dato che non mi piaceva farmi vedere al lavoro con i capelli sciolti. Trovavo che mi dessero un'aria poco professionale per i miei gusti.
Come ultimo tocco applicai delicatamente alle mie orecchie un paio di orecchini a cerchio, non troppo grandi.Mi gustai la colazione in camera, anche se feci fatica a masticare per l'agitazione. Lavai i denti e controllai l'orologio. Le 8.15. Un quarto d'ora e... E io non mi ero ancora truccata! Corsi velocemente in bagno e applicai un po'di mascara e matita, poi aggiunsi l'ombretto chiaro sulle mie palpebre. Bastava così, per quel giorno.
Raccolsi in fretta tutte le mie cose dal tavolo e le misi nella mia borsa, mantenendo sotto braccio la mia solita cartelletta, ed uscii dalla stanza.
Alle 8.30 precise il suono di un clacson attirò la mia attenzione: Salutai calorosamente Drew, che mi fece salire nel sedile posteriore della Range Rover nera; immaginai che la limousine l'avrei usata soltanto in occasioni in cui erano presenti Reese o altri personaggi importanti, ma mi andava bene così.
Durante il tragitto verso gli Universal Studios di Hollywood il mio panico aumentò, e nemmeno guardare fuori dal finestrino riuscì a placare la mia ansia. "Senta, Drew, ci saranno molte persone famose lì agli Studios?" Ruppi l'assordante silenzio presente in auto. Potei vedere un sorriso spuntare sul suo volto, quando mi rispose: "Beh signorina Brooks, è Hollywood, è naturale che ci saranno. Vedrà che sarà entusiasta, è un'occasione unica poter incontrare registi e attori, il suo posto è molto invidiato" e pensare che io invidiavo chiunque non avesse il mio posto, in quel momento.
Avevo fatto una domanda davvero stupida, per di più ora Drew mi aveva fatto lo stesso identico discorso di Reese, mia madre e mia sorella.
All'improvviso lo sportello alla mia destra venne aperto. Guardai Drew confusa: come aveva fatto ad arrivare dall'altro lato dell'auto? E soprattutto, quando si era fermato? Dovevo proprio avere la testa altrove per non accorgermene. "Siamo arrivati, signorina Brooks. William la sta aspettando" esordì l'autista.
Scesi mostrandomi calma anche se era davvero difficile, poi guardai di fronte a me. Gli Universal Studios letteralmente ai miei occhi. Era un sogno. Sorrisi e guardai Drew "Non mi accompagna lei, Drew?" Chiesi. "No signorina. Reese l'aspetta all'entrata, ed è meglio fare presto, io starò qui a guardarla" sorrise divertito l'autista.
Deglutii e mi avviai verso l'entrata.
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MEMORIES LAST FOREVER
FanfictionProvidence, 6 anni prima: Payton è derisa da tutti a scuola, ma ormai ci ha fatto l'abitudine a piangere e soffrire. Ma il peggiore di tutti loro è Harry Styles, già, lui ce l'ha proprio con lei, e Payton lo odia con tutta se stessa. Poi un giorno u...