Quarantotto

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Giorno 119
11 febbraio

ALEC

Ci appoggiamo ai motorini in attesa del tramonto, io mi aggiusto la camicia assicurandomi di non averla spiegazzata, controllo che le scarpe non si siano sporcate nel tragitto in motorino e mi aggiusto il braccialetto d'oro attorno al polso. Cartier. L'ho comprato qualche ora fa, insieme ad un paio di orecchini che porta addosso Nicole. Sono due diamanti enormi per quello che lei vale davvero, sarebbe bastato anche qualcosa di meno scintillante, ma so che per farla felice servono oggetti costosi che brillano esageratamente.

A qualche passo da me Nicole fa una giravolta, la gonna del vestito si apre a campana e svolazza, è felice. Siamo felici.

Avvicinandosi di nuovo a me sorride.
«L'omm chiù bell' 'e Napoli lo teng' ij» ride accarezzandomi una guancia. Le sue unghie sfiorano il collo e una delle sue mani scivola sulla mia schiena, pericolosamente vicino al nuovo tatuaggio.

«Fa piano però, teng' 'o tatuagg' là» e con una mano appoggiata sul suo fianco la allontano leggermente.

«Eh vabbuò scusa. Ma quando te lo sei fatto sto tatuaggio scusa?»

«Ieri, Nicole»

«E nun me l'avevi detto»

«T'agg 'a ricere sempre tutt' cos'? Una madre già ce l'ho»

«Dai fa niente» dice voltandosi verso il panorama «Guardiamoci sto tramonto e ringraziamo Nostro Signore che ha creato Posillipo per poterlo ammirare»

Tocco la scatolina di velluto nella tasca dei pantaloni. Mio padre, prima di uscire di casa, mi ha dato l'anello di fidanzamento di sua madre, mia nonna. Oro bianco e una pietra di acquamarina grossa quasi quanto il polpastrello di un pollice.

«Nicole è quella giusta, l'ho capito subito, quando ce l'hai portata a casa per la prima volta. Portala a vedere il tramonto e dalle questo. Velocizziamo le cose, fai capire a tutti che quella ragazza può essere solo tua, e che hai intenzione di portarla all'altare. Un ragazzo giovane che sa quello che vuole e lo dimostra con maturità fa un ottimo effetto» mi aveva detto poco prima di uscire di casa, e io avevo cominciato a sentire il colletto della camicia troppo stretto, le mani troppo umide dall'ansia.

È quella giusta per me? No, o forse sì, non lo so. Ci sa fare con le persone, è brava coi bambini, sa parlare bene e non mi sta troppo fra i piedi. Dopotutto la moglie la saprebbe fare pure bene.

Non ti amo, e non è che io non voglia amarti, anzi, se solo provassi davvero qualcosa di più questo anello te lo metterei al dito, anche senza Posillipo, anche senza mare o tramonto.

Mi tocca i capelli e mi sento schiacciato. Ricomincio davvero a respirare solo quando altre parole di mio padre mi risuonano nella testa.

«L'amore è una scelta. Solo la passione capita, Alec, l'amore si sceglie»

«Non la posso amare a comando»

«Non puoi provare qualcosa per lei a comando, ok. Ma tu qualcosa provi no? Ti piace Nicole o no?»

«Sì sì» annuisco a testa bassa.

«Sei innamorato di lei?»

Non lo so.

«Sì»

«E lo sai come si fa a trovare l'amore vero?»

Rimango in silenzio, aspetto che lui esponga la sua magica lezione di vita, che mi dica come, dove, quando e se riuscirò mai ad amare Nicole come lui ama mia madre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 18, 2019 ⏰

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