Act 7

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Ci fermiamo in un'area camping nell' Humboldt Redwoods State Park, dopo aver viaggiato per ben 7 ore, passate con la costate paura di essere intercettati per aver rubato una moto.

Passeggiamo tra le grandi sequoie sommersi dall'oscurità, poiché il sole è del tutto tramontato.

Sal:"Wow..."
Esclama a bassa voce, guardando i grandi tronchi degli alberi.

Trovato il punto per accamparci, lascio cadere lo zaino a terra.
Una piccola radura tra gli alberi, con un tavolo da picnic, un posto per accendere il fuoco e un rubinetto d'acqua potabile.

Stacco la tenda dallo zaino, Salvatore mi affianca.

"Guarda come la monto, domani sera toccherà a te"
Gli suggerisco.

Sal:"Pensavo che la donna dovesse occuparsi della casa e l'uomo del cibo"
Replica con un sorrido furbo.

"Vuoi uccidere un alce con le mani o con le pietre?"

Sal:"Pensavo di prendere un coniglio"
Risponde, ricevendo in cambio una mia occhiataccia.

Sal:"Sono buoni, magari bollito in pentola..."
Aggiunge ridendo.

"Ha ha ha, molto divertente!"
Sal:"Dai su, monto io la tenda, tu va a preparare la cena"

Gli sorrido e vado a spacchettare le verdure che avevo comprato, insieme a del pane.

In meno di un'ora, ci troviamo seduti attorno al fuoco con degli spiedini di verdura tra le mani.

Sal:"Potlesti fale la cuoca"
Dice con la bocca piena di cibo.

"E questo non è nulla"
Rispondo con tanto di occhiolino.

Un fruscio di foglie attira la nostra attenzione.

"Cos'è stato?!"
Chiedo terrorizzata.

Sal:"Boh, forse un orso"

Lo guardo spaventata, e una piccola ombra scura sbuca fuori da un cespuglio.

Mi avvicino a Salvatore, lasciando cadere la mia cena a terra.
Lo abbraccio istintivamente, mentre il mio sguardo vaga per capire che animale si tratti.
La piccola ombra si avvicina, e Salvatore scoppia a ridere alla vista di uno scoiattolo che afferra tra le zampine un pezzo di verdura.

Sal:"Non posso credere che hai avuto paura di un piccolo scoiattolino"

Gli do un pugno sulla spalla.

"Poteva essere veramente un orso!"
Mi giustifico.

Sal:"Qui non ci sono orsi, Axi"

Il suo sguardo è fermo nel mio, e mi sento nervosa nell'averlo così vicino.

Sal:"Comunque, hai perso la tua cena... prendi la mia"

Mi porge gli ultimi pezzi della sua cena.

"Tranquillo, non ho più fame"
Sussurro, poggiandomi alla sua spalla e osservare il piccolo animale mangiare il cibo a terra.

Finita la cena, ci ritroviamo stesi uno accanto all'altra nella tenda.
Lo spazio è veramente poco, a dividerci solo pochi centimetri.

Mi sento così nervosa e goffa.
Eppure abbiamo dormito più volte insieme, perché tutto d'un tratto mi sento così?

Si muove nel sacco a pelo accanto a me, guardandomi come non aveva mai fatto prima.

Studia ogni parte del mio viso, come se volesse imprimerlo per sempre nella sua mente.

Allunga la mano verso il mio viso, scostandomi un capello dalla fronte, per poi fermarsi sulla mia guancia.
Mi accarezza delicatamente, e la pelle brucia sotto quel tocco.

Trattengo un respiro quando accarezza fugacemente le mie labbra.
Ritira la mano e avvicina il suo volto al mio.
Il mio cuore batte sempre più forte, sempre più veloce.

Sal:"Buonanotte Axi"
Sussurra, lasciandomi un lento bacio casto sulle labbra.

Torna alla posizione iniziale, girandosi al lato opposto al mio.

E vorrei nel profondo che avesse fatto scivolare la sua lingua sulla mia, che avrebbe fuso il suo sapore col mio.
Un piccolo dolorino al petto mi agita.

Cosa mi sta succedendo?

Gaia5grana  AMAMAMI HAHAHHA

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Con te sarà per sempre||Salvatore Cinquegrana (surry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora