Act 10

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Sal:"Sto calpestando Tom Cruise!"
Grida, facendomi ridere.

Hollywood, la città del cinema.
Ho sempre sognato visitarla, e ora che ci sono dentro mi sembra di essere una star del cinema.

Sal:"Che posto assurdo"
Dice, raggiungendomi sulla stella di Biancaneve.

Sal:"Guarda, ora sto calpestando una fiaba!"

La sua gioia è alle stelle, lo si legge dai suoi occhi.

Mi soffermo a guardare i suoi tratti, e ammetto che ha il viso di una star del cinema.

Le labbra fini, la barba ispida, potrebbe fare la parte di un bad boy.

Ci avviamo insieme lungo Highland Avenue, verso le dorate colline hollywoodiane e la gigantesca e famosissima scritta bianca.
Destinazione: l'Hollywood Hotel.

Voglio sorprenderlo, renderlo felice, ma soprattutto cacciare via la sua malinconia.
Durante il viaggio ho notato un forte turbamento in lui.

Quando mi dirigo verso l'addetto alle prenotazioni, Salvatore mi ferma per un braccio.

Sal:"Abbiamo abbastanza soldi per una stanza?"

Non ne sono così sicura, ma non ha importanza.

"La mia schiena non reggerebbe un'altra notte in macchina"

Annuisce e mi lascia andare.

Preso l'ascensore foderato di specchi, saliamo in silenzio fino al quindicesimo piano.

Un minuto dopo, apriamo la porta di una spaziosa stanza color panna, con un gigantesco televisore e un letto grande come una nave.

Mi dirigo nel bagno, sciacquando la faccia.
Nello specchio il riflesso di una ragazza che appena riconosco.
Per cominciare, ho un disperato bisogno di una doccia.
Poi, bè... sembro selvatica.

Quando esco dal bagno, sono appena le otto, ma Salvatore è già nel letto con addosso una vecchia maglia nera. Preme ripetutamente i tasti del telecomando.
La tv è accesa, ma il volume a zero.

Rivolge il suo sguardo su di me.

Sal:"Axi Morrison"
Dice, sorridendomi.

Sul suo viso bellissimo guizza la luce azzurrina dello schermo.

"Salvatore"
Rispondo col medesimo sorriso.

Sal:"Cosa ti va di fare adesso?"
Mi chiede.

Quasi crollo a terra a questa domanda.
Resto paralizzata tra il corridoio e il letto, il timore e il desiderio.

La gran parte di me vuole affondare in Salvatore, intrecciare le dita tra i suoi morbidi capelli, sentire la sue labbra sfiorare il mio collo, la mia pelle a contatto con la sua, così liscia.

Sal:"Ehi, guarda!"
Esclama tutto contento.

Sal:"C'è Il gatto con gli stivali"

La tensione nell'aria si allenta di colpo.

Era il mio film preferito da bambina, lo guardavo praticamente sempre.

Mi infilo sotto le lenzuola bianche e lisce, profumate leggermente di rosa.

Prendo un bel respiro e mi rannicchio contro di lui, la testa sulla sua spalla.

Lo sento irrigidirsi al contatto.
Mi irrigidisco anche io.

Forse ho sbagliato qualcosa?
Forse dovevo semplicemente lasciare che fosse lui a prendermi tra le sue braccia, come ha sempre fatto?

Sul punto di rifugiarmi dall'altro lato del letto, lo sento muoversi e piegarsi verso di me.
Le sue labbra si posano fugacemente sulla mia fronte, in un bacio affettuoso.
La sua mano trova la mia sotto le coperte.
Le nostre dita si intrecciano.

Basta così.
Non mi occorre altro.
Per il momento.

Sto capitolo mi fa schifo :D

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Con te sarà per sempre||Salvatore Cinquegrana (surry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora