Act 16

59 6 2
                                    

Basta dire che io non volevo andare.
E se Chrissy fosse una serial killer?

Ma secondo Salvatore le probabilità che lo fosse sono bassissime, e inoltre essere ammazzati è molto più apprezzabile che dormire col freno a mano conficcato nel fianco.

Così seguiamo Chrissy verso lo Strip e in un moderno amplesso di appartamenti.

Ch:"Ecco qua"
Dice indicando un divano rosso sfondato in mezzo a uno squallido salotto.

Ch:"Tu dormirai qua, il tuo ragazzo può stare sul pavimento in camera dei bambini. C'è la moquette"

"Non è il mio ragazzo"
Specifico.

Ma Salvatore è già pronto a sfoderare una delle sue squallide battute.

Sal:"Mi ha chiesto di uscire, ma mi sono rifiutato"

E in fretta e furia aggiungo:"Non è il mio tipo"

Chrissy inarca le sottili sopracciglia disegnate con la matita.

Ch:"Davvero? Perché a me sembra il tipo un po' di tutte"

Salvatore, che sembra stia sul punto di addormentarsi in piedi per la stanchezza, le sorride appena divertito e mi posa una mano sul fianco.

Ch:"Ma davvero, siete così carini! Se non state insieme, allora non so proprio quale sia il problema"

Poi consegna a Salvatore una pila di coperte e lo spinge verso la porta di una stanza da letto.

Ch:"Il bambino a sinistra russa. Io ti ho avvisato"

Mi rivolge un sorriso vagamente materno e sparisce in camera sua.

Mi sdraio sul divano troppo morbido e ripenso a quanto aveva detto: se io e Salvatore non stiamo insieme, allora lei non sapeva proprio quale fosse il problema.

Non lo so nemmeno io. Di problemi ne abbiamo un sacco. Ma forse questo crea qualche crepa tra di noi?

Presa a rimunginare su quelle parole, il sonno si allontana sempre di più.

Verso l'alba entro in punta di piedi nella stanza dei bambini.
Salvatore è sdraiato sul fianco, la mano sotto la guancia.

Rimango a osservarlo per un bel pezzo, contando i suoi lenti respiri e immaginando di poter sentire il suo cuore che batte forte.

Sembra ridicolo anche per me, ma non sopporto non stargli vicino.

E senza rendermi conto di quello che faccio, mi sdraio accanto a lui e prendo a respirare al suo stesso ritmo.

Che lui mi vuole o no quanto lo voglio io, ci siamo dentro insieme, in questa cosa, era stato lui a dirlo.

E solo ora mi rendo conto di quanto complicata sia la parola insieme.

E prima che sprofondassi nel sonno, giuro di aver sentito un suo braccio avvolgermi la vita, e il peso della sua testa sulla mia spalla.

Commentate voi questo capitolo :)

Social
Instagram: surrycutevids
Twitter: CaciottaGialla
Wattpad: CaciottaGialla

Con te sarà per sempre||Salvatore Cinquegrana (surry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora