Apro gli occhi sentendo gli uccellini che fanno un baccano assordante e assai poco melodioso nelle vecchie querce del giardino.
Mi accoccolo più vicino a Salvatore, contenta che non hanno svegliato anche lui.
Quando sento un fruscio di coperte Leafy, che aveva preso l'abitudine di dormire fuori la nostra porta, entra in camera e si siede ai piedi del letto.
Comincia subito a uggiolare, perché sa che non posso resistere a quei suoi occhioni scuri.
In questi quattro giorni, le ho già allungato un'intera scatola di croccantini."Buona, Leafy"
Le dico.
"Devi avere pazienza"Lei dimena la coda e uggiola più forte, e quando non vado subito in ricerca dei suoi biscotti si mette ad abbaiare.
"Zitta!"
Sussurro.
"Salvatore dorme"Ma nonostante il baccano dietro di me non sento nessun movimento, e mi prende un incredibile panico.
Mi volto a guardare il petto di Salvatore, e vedo che non si alza e si abbassa.
Lui non respira.
Poi mi sveglio di soprassalto, respirando affannosamente.
Mi volto terrorizzata verso Salvatore, che si gira lentamente verso di me.
Sal:"Axi, va tutto bene?"
Sussurra con voce bassa e roca.Per poco non svengo. È lui. È vivo.
"Ho l'aria di una che sta bene?"
Grido.In vita mia non avevo mai provato tanto sollievo.
"Dimmelo tu: ho l'aria di una che sta bene?"
Sal:"Hai gli occhi un tantino arrossati"
Dice lui, la voce impastata ma scherzosa.Sal:"Sei allergica a Leafy o cosa?"
"Adesso ti ammazzo"
Ansimo.Ero a un passo dal perderlo.
Sal:"Non ce ne sarà bisogno. Ci sta già pensando qualcos'altro. Ma non ti preoccupare, per adesso sono ancora qui a torturarti"
"Non smettere mai"
Sal:"Farò del mio meglio"
Sbadiglia, poi si rigira tra le lenzuola, irrequieto e a disagio, perché svegliarsi vuol dire ripiombare nella sua malattia e nel dolore che gli causa.
Gli accarezzo una guancia.
"Vuoi qualcosa?"
Non mi risponde.
Ha già gli occhi chiusi.Dorme molto, ultimamente.
Quando il suo respiro diventa regolare, scivolo giù dal letto e vado verso la porta, pronta a ragguagliare la mia "nuova famiglia".
Sal:"Sì"
Gli sento dire alle mie spalle."Cosa?"
Sal:"Voglio più tempo"
Dice.Le sue ciglia sono scure contro la pelle pallida.
Mi mordo il labbro e sento salire le lacrime."D'accordo. Torno subito"
Sono già in corridoio, ma lui mi richiama.
Sal:"Axi"
Dice, tirandosi un po' su.Sal:"Stammi a sentire, okay? Primo: non credo che a Leafy facciano bene tutti quei biscotti. Secondo: ci sono tanti modi per morire"
Alzo una mano.
"Salvatore..."Lui mi ignora.
Sal:"Non ha importanza che aspetto ha la fine. Conta solo che sia arrivata. Bam, e sei finito. Ma la vita, Axi? Ci sono tante gradazioni di vita. La puoi vivere bene, oppure mezzo addormentato. Puoi scendere in slitta da una duna di sabbia o passare il tempo davanti al televisore. E non voglio assomigliare a uno stupido programma pomeridiano, ma tu devi cominciare a vivere come in queste ultime settimane. Rischia, Axi. È questo il segreto. Giocati tutto."
Faccio di sì con la testa, cercando di non piangere di nuovo.
"Okay, ma potrei decidere di non rubare più macchine"
Sal:"D'accordo"
"Come farò...?"
Domando, senza il coraggio di pronunciare le ultime tre parole: senza di te.Salvatore sorride.
Sal:"Intanto devi cercare di prendere la sufficienza in matematica"
Torno da lui e gli poso la testa sul petto.
Sal:"Sarò sempre con te, sempre."
Guardo le nostra dita intrecciate.
Per cosa sono fatte le mani se non per questo?
Per tenersi strette.
Per tenersi aggrappate.Vado a raggomitolarmi in un angolino :')
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Con te sarà per sempre||Salvatore Cinquegrana (surry)
FanfictionAxi Morrison è una "brava ragazza": studiosa e riservata, che non ama essere al centro dell'attenzione. Salvatore è il suo unico amico, di cui è follemente innamorata, e l'unica persona a conoscenza del suo desiderio più grande. Riuscirà a esaudirlo...