Act 15

67 6 2
                                    

Viaggiamo per tutta la notte.
Le sagome scure delle colline di Los Angeles cedono il passo a un nulla pianeggiante, finché nel cielo fiorisce un bagliore color arancio che diventa sempre più vivido.
L'autostrada scende dolcemente, tutto a un tratto si allarga davanti a noi un vasto oceano di luci scintillanti.

Salvatore guida fino allo Strip, acceso come se lì fosse sempre Natale.

Benché sia mezzanotte passata, la strada è illuminata come se fosse giorno.

Superiamo le insegne del Bellagio, di Bally's, dell'MGM Grand...

Sal:"Così dobbiamo giocare, eh?"
Domanda.

Annuisco decisa.

"Credo sia un obbligo"

Mi ripulisco nel bagno di un 7-Eleven, poi andiamo al Luxor, soprattutto per la sua forma a piramide.
Davanti si erge anche una Sfinge, un'assurdità alla quale non si può resistere.

Appena entriamo, ci ritroviamo in un altro mondo.
Il tintinnio delle slot-machine, l'odore di aria condizionata e sudore, le luci lampeggianti sopra le varie stazioni di gioco.
Un totale sovraccarico sensoriale.

Salvatore mi cinge le spalle con un braccio.

Sal:"Vuoi vincere un mucchio di soldi?"

"Sì. Abbiamo venti dollari da buttare"

Sal:"Questo è il nostro budget? Bene, sono due puntate a blackjack"

"Venti dollari ci dureranno di più alle slot-machine"
Dico, perché stare seduta a semicerchio con degli sconosciuti non mi alletta molto.

Ma mentre stavamo andando alle slot-machine, un omaccione vestito di nero ci ferma.
Vuole vedere i nostri documenti.

Sal:"Bè, deve sapere..."

Il tipo lo interrompe.

?:"Se hai il documento puoi giocare, altrimenti smamma."

"Tu vai"
Dico a Salvatore.
"Puoi giocare una mano di carte. Io ti aspetto fuori."

Lui scuote la testa.

Sal:"Non se ne parla, Axi. Ci siamo dentro insieme, in questa cosa"

Usciamo insieme dal locale.

"Come vuoi che ci regoliamo adesso?"

Salvatore fa uno sbaglio così grande che decido di non aspettare la sua risposta.

"Andiamo trovarci un posto per dormire"

Entriamo nel parcheggio di Treasures.

Mi allungo sul sedile posteriore, e mi copro la testa con la felpa.
Salvatore mi allunga la mano dal sedile di fronte e io la prendo.
Di nuovo in macchina, tra noi un metro d'aria e venti centimetri di imbottitura.

"Vorrei tanto un letto"
Sussurro.

Sal:"Per abbracciarmi o per la tua schiena?"
Chiede ridendo lievemente.

"Per la mia schiena, scemo!"
Rispondo allo stesso tono.

E in realtà vorrei essere abbracciata da lui, sentire il calore del suo corpo e le sue braccia avvolgermi.

Alle quattro un suono di risate mi sveglia.

Un gruppetto di ballerine, che ha finito il turno, sta lasciando il locale.
Una passa accanto alla macchina e mi vede sul sedile posteriore.

?:"Ehi, ragazzina"
Dice, avvicinandosi così tanto che sento il suo profumo misto al sudore.
?:"Non potete dormire qui. Vi porteranno via la macchina con il carro attrezzi, lo sai?"

Salvatore si mette a sedere, sfregandosi gli occhi da sotto gli occhiali.

Sal:"Cosa?"

?:"Dovete andare a casa, ovunque essa sia"
Dice un altra, masticando rumorosamente la gomma.

Sal:"Grazie del consiglio, anche se purtroppo al momento non possiamo seguirlo"

Quelle scoppiano a ridere.
Una da un colpo d'anca a quella che le sta vicino.

?:"Guardali! Sono così graziosi come gattini. Chrissy, perché non te li porti a casa tu?"

La bionda di nome Chrissy ci esamina.
Soprattutto Salvatore, devo dire... le caverei gli occhi.

Ch:"Io ho la Chevy bianca laggiù, venitemi dietro"

Che ne pensate, belle caprettine? :)

Social
Instagram: surrycutevids
Twitter: CaciottaGialla
Wattpad: CaciottaGialla

Con te sarà per sempre||Salvatore Cinquegrana (surry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora